Algida serenitā

di Watashiwa
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Algida serenità
 

Pelle fredda,
non avverti più sensazione alcuna,
resti inerte e vuota in attesa di un gesto caloroso,
perché non osi e desideri più agire
per illuderti, per crederci un po' di più.

Sguardo gelido,
non guizza più un lampo di speranza in te,
scruti il mondo a te circostante senza viverlo,
non reagisci nemmeno agli schermi con le lacrime,
per ripeterti che tutto presto andrà meglio,
che tutto vivrai con meno timore.

Cuore di pietra e di ghiaccio,
non vuoi più saperne di battere e mostrare la tua spontanea grandezza,
vivi un ultimo istante tra la gente, sempre e solo insofferente,
che preferisci assecondare che sfidare ambiziosamente.

Poi cessi il tuo glorioso percorso di vita,
tagliando un traguardo senz'altro poco ammirevole,
abbattendo giù ciò che era dei tuoi sogni più veri,
ciò che restava dei tanti acclamati legami.

Corpo ed anima ormai sereni,
il dolce invito della morte è sicuramente affascinante,
date entrambi una possibilità in più al cielo immenso
che vi comprende, facendovi sentire per la prima volta a casa.

 

E non ve ne andrete più, mai più.

(C) Watashiwa, 2012





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