Addio, allora.

di Ginny
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Addio, allora...

Mi ero ripromesso migliaia di volte di non voler più rivedere quello…sguardo.

[Se ancora si può chiamare sguardo, il tuo…]

Ormai i tuoi occhi non sono più vivi, non hanno più la lucentezza di un tempo.

[Sono vuoti e impassibili…]

Sei cambiato. Non sei più quel Sasuke che conoscevo.

[Che una volta era il mio migliore amico.]

E perché sei tornato? Perché vuoi farmi soffrire di nuovo per qualcosa che non ho fatto?

[Perchè non è colpa mia se te ne sei andato...non è colpa mia...]

Hai fatto scontrare ancora una volta i nostri sguardi differenti.

[Sarà che non mi sono mai andati a genio i tuoi occhi neri…]

E di nuovo mi vuoi parlare come se niente fosse successo.

[Perché per te niente è successo vero?]

“Sono qui per finire il lavoro che ho iniziato tre anni fa. Ucciderti.”

[Ora fai pure il duro. Però. mentre io mi disperavo perché non ti avevo fermato, tu non c’eri!]

Continuo a fissare il tuo sguardo vuoto. E poi continuo a pensare che tu sia molto cresciuto.

[Ma la divisa che porti addosso mi da solo disgusto…]

“Coraggio, fai il tuo lavoro…”

[Tanto ormai non servirebbe a nulla tentare di farti ragionare…]

Da lontano ti avvicini in pochi attimi. Ti ho di fronte a me. Di nuovo vicino.

[Troppo vicino…]

“Addio, allora…”

[Che stupido che sono stato quando credetti di farcela…]

Ti prendo il viso tra le mani e poso le mie labbra sulle tue come ultimo desiderio.

[…a starti accanto.]

Un colpo solo. Secco. Indolore.

[Addio…allora…]





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