Questa
One-shot l'ho scritta dopo aver letto l'ultimo numero del manga di
FMA, ci sono rimasta così male quando ho saputo che Havoc
aveva perso l'uso delle gambe che sono stata triste per quasi una
settimana ç_ç*sob*...
Ma poi mi è venuto di scrivere questo capitolo per augurargli
una guarigione completa.Adesso vi lascio alla lettura, ma prima vi
voglio informare che questo è il mio primo testo di genere
romantico, quindi magari non è tutta questa grandiosità,
ma mi aspetto mooooolte recensioni per sapere com'è. Grazie
(^_^)
-Ne
sei proprio sicuro?-
-Sicurissimo
colonnello-
-Ripensaci,Havoc,
almeno aspetta che riusciamo a rintracciare il dottor Marcoh-
-No,
ormai ho deciso, rinuncerò alla carriera militare, in queste
condizioni non posso proprio andare avanti, lei prosegua e non pensi
a me.- c'era rassegnazione nelle sue parole, quello non era l'
ottimista sottotenente Havoc che tutti conoscevano.
Era
passato quasi un mese da quando era stato portato in quell'ospedale e
ancora non riusciva a muovere le gambe, in quelle condizioni non
avrebbe potuto continuare a fare il militare.
-Se
è questo che vuoi fa' come ti pare, ma quando arriverò
in cima aspetterò il tuo arrivo-
Il
colonnello Mustang uscì dalla stanza; il sottotenente Breda si
avvicinò ad Havoc e gli mise una mano sulla spalla
-Sei
proprio sicuro?- Havoc annuì -È una tua decisione, ma
sappi che ci sei utile e che quando riuscirai a rimetterti sarai
sempre il benvenuto-
Breda
salutò ed uscì, pochi secondi dopo rientrò
-Mi
stavo quasi per dimenticare: sembra che gli homunculus siano ancora
in giro, non sappiamo quali siano le loro intenzioni, ma per il
momento è meglio che ti venga assegnata una guardia del corpo-
-Ma...-
-Non
puoi discutere, sono ordini del colonnello. La tua guardia arriverà
domani mattina, ciao!-
Il
sottotenente Breda uscì dalla stanza e lasciò Havoc da
solo.
“Perchè?
Perché proprio a me doveva capitare?” intanto si toccava
le gambe sperando di avvertire, anche per un attimo, il fruscio delle
coperte, ma non sentì niente e tristemente si addormentò.
La
mattina successiva si svegliò che gli avevano già
portato la colazione, la solita roba, latte e biscotti; poco prima di
mezzogiorno bussarono alla porta della sua stanza
-Avanti!-
Entrarono
prima i sottotenenti Breda e Hawkeye, poi entrò il colonnello;
il primo a parlare fu Mustang
-Il
sottotenente Breda ieri ti ha detto che da ora fino a quando non
avremo eliminato gli homunculus avrai una guardia del corpo, ti
presento il sottotenente Aster, che oltre a farti da guardia del
corpo prenderà il tuo posto nella mia squadra-
Solo
in quel momento Havoc si accorse della figura che stava dietro al
colonnello
-Bene,
ora vi lasciamo soli, sottotenente Aster, sai cosa devi fare.-
La
figura scattò sull'attenti e vi rimase fino a quando il
colonnello non fu uscito, allora si distese e si avvicinò ad
Havoc.
L'ex-
sottotenente poté finalmente vedere bene quella figura, era
una ragazza più o meno della sua età, aveva occhi
nocciola e capelli ricci dello stesso colore legati in una coda, non
portava l'uniforme, ma indossava dei jeans un po' scoloriti e una
maglietta nera, al fianco portava una spada e una pistola.
-E
così tu sei l'ex-sottotenente Havoc- anche lei lo aveva
osservato per un po' prima di parlare -piacere, io sono la tua
sostituta, mi chiamo Marion Aster-
-Salve-
non aveva molta voglia di parlare, non gli andava giù che gli
avessero assegnato una ragazza come guardia del corpo, non dopo il
modo in cui l'ultima lo aveva ridotto.
Aster
si avvicinò alla finestra della stanza e l'aprì, poi,
vedendo che il suo protetto non accennava intenzione di parlare, si
mise a guardare fuori.
-Perchè
hai deciso di lasciare l'esercito?-chiese Aster dopo molto tempo di
silenzio
Havoc
rimase zitto, non voleva parlare, tirò fuori dal cassetto un
pacchetto e ne estrasse una sigaretta, se la mise in bocca e la
accese, senza spiccicare parola.
Passarono
così il pranzo e la cena, Aster aveva sistemato le sue cose in
un armadietto della stanza e si era preparata il letto accanto ad
Havoc per la notte; quando fu il momento di andare a dormire Aster
augurò buonanotte al suo protetto
-Aspetta!Ma
tu non dovresti proteggermi?-
-Certo
che ti devo proteggere.-
-E
allora perchè dormi?-
-Perchè
se anche qualche nemico fosse nelle vicinanze non sarebbe così
stupido da attaccarti mentre ci sono io; probabilmente non si
aspettavano che ti mettessero sotto sorveglianza e se ti volessero
attaccare ora dovrebbero correre il rischio di affrontare
un'alchimista-
-Perchè?
Sei un'alchimista?-
-Mi
sembra che prima l'abbia fatta io una domanda su di te. Buonanotte.-
Aster
si addormentò e Havoc dopo un po' la imitò.
-Buongiorno!
La colazione te l'hanno portata dieci minuti fa-
Appena
sveglio Havoc si era girato verso la finestra e aveva visto Aster che
ci stava seduta con una gamba fuori e la schiena appoggiata;mangiò
la sua solita colazione e rimase in silenzio, prima di pranzo tirò
fuori il solito pacchetto e ne estrasse una sigaretta.
-E
No!- disse Aster togliendogliela di mano e portandosi subito fuori
dalla portata delle braccia di Havoc -Mi piacerebbe avere una
risposta alla mia domanda di ieri, allora, perchè hai deciso
di lasciare l'esercito?-
-Perchè
dovrei risponderti?-
-Perchè
ho letto il tuo fascicolo prima di venire qui e nelle schede mediche
c'era scritto che consumi almeno due pacchetti di queste al giorno e
che in ospedale ne puoi fumare solo una. Rispondi alla mia domanda o
oggi stai senza.-
Aster
stava evidentemente scherzando, aveva un sorriso canzonatorio
stampato in faccia.
Havoc
decise di rispondere, era solo un gioco in fondo
-E
va bene, ti risponderò! Ho deciso di lasciare l'esercito
perchè, come puoi ben vedere, ho le gambe paralizzate e non
potrei fare il mio lavoro, quindi ho deciso di cambiare mestiere.-
Aster
ci pensò su un attimo, poi gli porse la sigaretta e sempre
sorridendo disse:
-Non
ci credo. Non credo almeno che sia solo per questo, se il problema
fosse soltanto la tua paralisi avresti aspettato che trovassero
questo dottor Marcoh.-
-Intanto
ho risposto alla tua domanda, adesso tocca a te, sei un'alchimista?-
Aster
sorrise, stava riuscendo a farlo uscire dal torpore in cui era quando
l'aveva visto il giorno prima
-Ne
capisco abbastanza e la so usare su piccole cose, ma in un
combattimento preferisco usare le armi vere. Adesso ti faccio
un'altra domanda: chi è stato a ferirti? Non era molto chiaro
quello che ha scritto il colonnello sul suo rapporto-
Quello
era il tasto dolente, ma Havoc si stava interessando a quella specie
di gioco e anche lui aveva una domanda da fare ad Aster
-A
ferirmi è stata la mia ultima ragazza, si chiamava Solaris, mi
piaceva molto...fino a quando non ho scoperto che era un homunculus e
che mi stava usando per conoscere i piani del colonnello-
-Mi
dispiace molto, scusa non volevo ricordartelo-
-Sta'
tranquilla, ormai non ci penso più...anche se ho smesso di
correre dietro alle donne come facevo prima....Bene! Adesso te la
faccio io una domanda: perchè hai cominciato questo gioco? Lo
hai fatto solo per me perchè ti facevo pena?-
Aster
non si stupì più di tanto a quella domanda, in effetti
gli avrebbe voluto dire la verità, ma preferiva mentire come
aveva fatto lui alla prima domanda
-Ma
che pena! Io sono soltanto una grandissima chiacchierona che parla a
vanvera. Si è fatto tardi, questa volta dovrò rimanere
sveglia tutta la notte, buonanotte.-
-'Notte-
le rispose Havoc anche se sapeva che il motivo per cui lo stava
facendo non era quello che gli aveva detto, infondo anche lui le
aveva mentito su una risposta, erano pari.
Passarono
così molti giorni, in questi Aster era riuscita a far ridere
Havoc e a fargli quasi dimenticare la paralisi, erano diventati
amici, o forse qualcosa di più, ma ancora nessuno dei due
aveva risposto sinceramente alle domande a cui avevano mentito la
prima volta che si erano parlati.
Un
giorno entrarono nella stanza di Havoc tre uomini: il primo era il
colonnello Mustang, con una benda sull'occhio sinistro, gli altri due
Aster non li conosceva: uno di loro era molto alto e muscoloso aveva
baffi e un solo ciuffo di capelli biondi sulla fronte, l'altro era
invece più basso ed era sicuramente più vecchio degli
altri due, doveva fra i quaranta e i cinquant'anni, aveva i capelli
corti e neri che diventavano bianchi solo sulle tempie.
-Sottotenente
Aster ti presento il maggiore Armstrong e l'alchimista di stato Tim
Marcoh-
Sentendo
l'ultimo nome Aster ebbe un sussulto, quindi era lui quello che
poteva guarire Havoc, si voltò verso il suo protetto e vide
che anche lui non sapeva se essere sorpreso o felice, intanto aveva
una faccia talmente stupida che quando la vide, il sottotenente non
poté fare altro che mettersi a ridere; poi si accorse dei suoi
superiori che la stavano guardando e si rimise sull'attenti
-Scusate
Signori!-
-Riposo,
riposo. Sono venuto qui per parlare con Havoc- Aster si spostò
e si mise seduta alla finestra – Abbiamo liberato il dottor
Marcoh dagli homunculus, ora che lo abbiamo ritrovato potrebbe
curarti e tu potresti tornare a lavorare nell'esercito, che ne dici?-
Havoc
non si era ancora ripreso dalla sorpresa di veder il dottor Marcoh e
non rispose subito alla domanda del colonnello
-E
Aster? Che ne sarà di lei se avete detto che ha preso il mio
posto, se io ritornassi lei dove andrebbe?-
Aster
si girò verso Havoc e poi verso il colonnello, ma non disse
nulla
-Ovviamente
questa sarà una sua scelta, ma per me potrebbe restare nella
squadra, si è dimostrata all'altezza del suo compito a quanto
pare, è riuscita a battere da sola le chimere che erano state
mandate ad ucciderti.-
Havoc
non capì subito, non si era nemmeno accorto di esser stato
attaccato, sicuramente era accaduto di notte, ma dovevano essere
stati molto silenziosi, guardò Aster e lei ricambiò con
un sorriso allegro.
-Un'ultima
cosa. Prima di risponderle vorrei parlare in privato con Aster, se me
lo permette-
-Fai
pure, noi siamo qui fuori- e tutti e tre uscirono
Havoc
aspettò che la porta si richiudesse e poi si voltò
verso Aster, ma fu lei la prima a parlare
-Non
è fantastico? Così potrai ricominciare a camminare e
potrai tornare nell'esercito!...Perchè fai quella faccia? Non
sei contento?-
-Si,
si sono contento di poter riacquistare l'uso delle gambe...ma per
quanto riguarda l'esercito non credo che ci tornerò...-Aster
gli lanciò un'occhiata interrogativa-questa ferita me la sono
procurata per una mia disattenzione, mi sono fatto distrarre dal
fatto che fosse una donna con cui avevo avuto una storia, inoltre
oltre a me è stato ferito anche il colonnello e per colpa mia-
-Ehi,
Havoc- Aster gli si avvicinò e gli diede uno schiaffo -Sei
proprio uno stupido! Non è stato per colpa tua se quella donna
ha ferito te e il colonnello, era un homunculus e il suo scopo era
quello di uccidervi, il suo rapporto con te non c'entra per niente!-
Havoc
era rimasto a bocca aperta e teneva una mano sulla guancia che aveva
ricevuto lo schiaffo; dato che lui non parlava, Aster continuò
-Era
questa la vera risposta alla domanda che ti avevo fatto il primo
giorno?-
-Si...adesso
tocca a te dirmi la verità, perchè hai cominciato
quello stupido gioco di domande?-
Aster
si avvicinò di nuovo ad Havoc, questi chiuse gli occhi per
paura di ricevere un altro schiaffo, ma invece sentì un
respiro caldo sul volto e poi un paio di labbra che si toccarono con
le sue. Senza pensarci due volte si baciarono appassionatamente,
esprimendo alla fine tutto quello che uno provava per l'altro.
-Sei
ancora sicuro di non voler ritornare nell'esercito?- gli chiese Aster
prima di far rientrare i tre superiori che aspettavano là
fuori; Havoc ci pensò su per un attimo
-Credo
di aver cambiato idea, ritornerò, ma solo se ci sarai tu al
mio fianco ad impedirmi di sbagliare ancora.-
Aster
gli sorrise e lo baciò un'altra volta
-Siamo
d'accordo allora-.
L'operazione
fu abbastanza dolorosa, ma alla fine Havoc riuscì a camminare
con le sue gambe, i mesi successivi furono i più faticosi: la
riabilitazione era sfiancante, ma necessaria; per fortuna accanto ad
Havoc c'era sempre Aster pronta ad aiutarlo appena mostrava segni di
cedimento.
Appena
ebbe finito la riabilitazione Havoc tornò in servizio con il
grado di sottotenente e trovò tutti i suoi vecchi colleghi ad
aspettarlo, compreso Mustang che era diventato il comandante supremo;
quanto ad Aster...beh, lei mantenne la promessa fatta ad Havoc e
rimase assieme a loro, col tempo il legame fra i due sottotenenti si
fece sempre più solido fino a quando, due anni dopo, i due
decisero di sposarsi e vivere felici e contenti.
FINE
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