Harry Potter e La Camera dei Segreti

di SuperPelliz
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Harry Potter e la Camera dei Segreti

Un nuovo attentato

Hermione si sedette accanto a lui. Ron diventò paonazzo quando la sua mano sfiorò quella dell’amica.
-Posso stare un po’ qui con te? Chiese lei indicando le coperte.
-C…Certo, aspetta… cosa vuoi fare? Iniziò a balbettare Ron
-Voglio solo farti un po’ di compagnia, sei sempre qui da solo- gli rispose finché si toglieva le scarpe e si infilava sotto le coperte.
Ron era ormai rosso fuoco, le orecchie gli bruciavano, si sentiva il viso caldo, ma la stanza era troppo buia perché Hermione se ne rendesse conto.
-A…Allora sei r…riuscita a recuperare le lezioni di pozioni- chiese lui cercando di non pensare a quella situazione.
-Si si- rispose con tono allegro la ragazza che si avvicinava sempre di più a lui
-Speriamo che Madama Chips non ci scopra- disse in preda al panico Ron
-Tranquillo penso che avrà un bel po’ da fare con Mrs Purr, starà cercando un rimedio per curarla.
-O…ok-
Hermione prese la mano di Ron sotto le coperte e disse:
-Hai le mani calde, io sono gelata, in biblioteca non accendono mai il focolare-
-Eh già- rispose, ancora titubante.
-Posso abbracciarti? Ho proprio freddo cavolo… Senza aspettare la risposta gli strinse un braccio attorno al collo e la mano sotto il ventre.
-Così è molto meglio- continuò lei
-Ma… cosa diavolo stai facendo? Sbottò Ron
-Non ti sei mai comport…
Le sue parole vennero interrotte dalle fredde labbra di Hermione, senza una frase dolce, senza nessun cenno, così, all’improvviso. Forse stava correndo un po’ ma questo a Ron non dispiaceva. Dopo poco, il bacio di un’amica si trasformò in un vero e proprio bacio. Le salì sopra, continuando a tenere le labbra su Ron. Gli mise le mani tra i capelli rossi, gli accarezzava il collo, continuando a baciarlo. Era bellissimo, Hermione non aveva mai provato una sensazione tanto bella, neanche con Harry.

Ron spostò le mani che stringevano i fianchi della ragazza alle spalle e lentamente iniziò a sfilargli il mantello nero.
-Sei bellissima- bisbigliò lui staccandosi per pochi secondi dalla ragazza che tanto aveva desiderato, dalla ragazza che il suo migliore amico gli stava portando via.
Era magnifico.
Ad un tratto un rumore proveniente dal corridoio, che portava all’infermeria, li interruppe.
Hermione si strinse a lui sotto le coperte e Ron finse di dormire.
Un attimo dopo Silente entrava indietreggiando nella stanza con indosso una lunga vestaglia di lana e una papalina da notte. Reggeva un’estremità di quella che sembrava una statua. Un attimo dopo apparve la McGranitt sostenendo l’altra estremità. Insieme depositarono la statua su un letto.
-Chiama Madama Chips- bisbigliò Silente, e la McGranitt passò in fretta di fianco al letto di Ron schivando per un pelo il mantello di Hermione che era caduto vicino alle scarpe del ragazzo.
-Ah!
Silente si voltò di scatto verso il letto di Ron, che continuava a tenere gli occhi chiusi fingendo di dormire.
-Che cosa è successo? Sussurrò Madama Chips a Silente chinandosi sopra la statua stesa sul letto.
-Un attentato- spiegò Silente –Minerva l’ha trovato sulle scale-
Era Colin Canon. Ron lo aveva riconosciuto perché era il ragazzo che assillava Harry con fotografie e interviste. Aveva gli occhi spalancati e le mani, ancora sollevate, che reggevano la macchina fotografica.
-Pietrificato?- chiese in sussurro Madama Chips.
-Proprio così- ripete la McGranitt.
-Portiamolo di la o sveglieremo i ragazzi- ordinò Silente
Poco dopo che i professori si furono allontanati Ron sibilò sotto le coperte
-Sei impazzita! Ci stavano per scoprire!
Hermione con un sorriso maligno afferrò il colletto della maglietta di Ron e lo tirò verso il suo viso…
-Impara a essere più silenzioso allora- gli bisbiglio all’orecchio sempre con un tono scherzoso.
-Ti voglio tanto bene! Lo sai vero?-
Lui gli rispose con un bacio sul naso, che era ancora freddo, poi l’abbracciò.
-Dovremmo stare più spesso insieme- disse sorridendo il ragazzo
Gli sollevò la camicetta rossa che portava sotto il mantello… Iniziò a baciarle il ventre, scese verso i pantaloni, ma vennero interrotti un’altra volta. Silente e la McGranitt stavano uscendo dall’infermeria e i due dovettero nascondersi come avevano fatto poco prima.
-E’ meglio se vai prima che ci scoprano-
-Ma voglio stare con te…- disse Hermione stringendogli il braccio
-Dai vai- gli sussurrò all’orecchio.

***


La mattina dopo anche Ron venne dimesso, e non appena lasciò l’infermeria si catapultò verso la sala comune. Stavano tutti facendo colazione, Harry appena lo vide arrivare emise un grido di felicità
-Era ora, non è che ti sei divertito troppo a letto?! Chiese ironicamente Harry
-I…Io… cioè no! Non mi sono divertito- rispose Ron che non aveva percepito il tono ironico dell’amico
-Stavo dicendo a Harry dell’attentato a Colin, il secondo in una settimana- disse Hermione
-Ma tu come fai a saperlo?- chiese Ginny
-E…Ehm me l’ha raccontato questa mattina quando sono andata a trovarlo- le rispose frettolosamente arrossendo all’improvviso
-E’ sicuramente Malfoy- sbottò Harry
-C’è solo un modo per scoprirlo...

Note dell'Autore: Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Ringrazio tutti quelli che seguono e che hanno recensito questa fanfiction.
Ciao a tutti!





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