Mimbulus Mimbletonia

di Julia Veiss
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«Neville, svegliati!»
«Nonna, ancora cinque minuti…»
«Non sono tua nonna! Sono Ron, razza di genio»
Neville si svegliò di soprassalto: come un flashback, rivide tutta la serata precedente: i fuochi d’artificio, lui che non riusciva a dormire, Luna che veniva a fargli compagnia…
Si sentì pervadere da un profondo imbarazzo. Fece per alzarsi ma si accorse che Luna dormiva ancora, appoggiata a lui. Il respiro era delicato e regolare, la bocca formava un lieve sorriso.
Neville guardò Ron e Harry, che era poco distante. Loro sorridevano. Ma non era un sorriso di scherno, era un sorriso amichevole.
«Non fatevi trovare qui quando si sveglierà» sussurrò Neville. Ron ed Harry annuirono e rientrarono in casa da una porta secondaria.
Non appena chiusero la porta, Luna si svegliò. Si stropicciò gli occhi, respirò a fondo la fresca aria mattutina e poi rivolse i suoi occhi color cielo a Neville.
«Buongiorno!» esclamò.
«Ciao, dormigliona» disse lui sorridendo.

Rientrarono in casa dalla porta principale: Hermione e Ginny dormivano ancora (dopotutto, il sole era appena sorto); solo Harry e Ron se ne stavano in salotto, mangiando biscotti alla cannella e chiacchierando sottovoce. Neville tirò un sospiro di sollievo quando vide che Harry e Ron non dissero nulla vedendo entrare lui e Luna nella stanza. La guardò di sottecchi: le sue gote avevano assunto un leggero colore rosso.
«Vado a preparare la colazione per tutti» disse nervosamente uscendo dal salotto.
Neville la guardò voltarsi ed andarsene , i lunghi capelli biondi che le cadevano morbidi sulle spalle. Non appena lei chiuse la porta della cucina, Harry disse piano: «Si vede lontano un miglio che sei innamorato perso».
«Beh, in realtà… siamo amici…» balbettò Neville, preso alla sprovvista.
«Siete fatti l’uno per l’altra!» disse Ron sorridendo sornione.
Neville desiderò tanto che la terra si aprisse sotto i suoi piedi, ma l’unica cosa che accadde fu che le sue orecchie assunsero un colorito simile a quello dei capelli di Ronald Weasley.
Mentre aspettavano che Hermione e Ginny si svegliassero, Ron e Neville giocarono a scacchi magici mentre Harry accarezzava Grattastinchi, il gatto di Hermione, accoccolato sulla poltrona.
Quando Hermione e Ginny si furono svegliate, tutti assieme fecero un’abbondante e gustosa colazione con i piatti cucinati da Luna, che non sembrava ricordare nulla di quello che era successo la sera precedente. Lei e Neville si lanciavano occhiate imbarazzate, ma quando i loro sguardi si incrociavano entrambi lo distoglievano in fretta.
Nel pomeriggio, nel grande prato dietro la Tana, ebbero luogo emozionanti e combattute partite di Quidditch: Harry e Ginny contro Ron e George, che quel giorno era tornato presto dal negozio.
Hermione e Neville facevano la telecronaca, mentre Luna aveva tirato fuori il copricapo a forma di testa di leone che usava per le partite di Quidditch di Grifondoro.
Neville non poteva desiderare niente di più.




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