Uno scontro impari
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«Non sei leale!» Tre semplici parole. Tre semplici parole spezzarono il silenzio. Tre semplici parole che, messe in fila, non avevano affatto un suono gradevole, soprattutto in una diatriba tra spadaccini. Era un’accusa pesante quella che l’Imperatore aveva appena rivolto allo Shichibukai. «Che vorresti dire?» chiese Occhi di Falco, con sguardo torvo. «...che pensavo fossi un uomo d'onore!» rispose Il Rosso, irritato. L'aria iniziò a diventare pesante e carica di tensione. Shanks prese ad accarezzare nervosamente l'elsa della sua spada, quasi a volerla sfoderare. Era da tanto che non si sfidavano, certo, ma ciò che aveva fatto Occhi di Falco era imperdonabile. «Se solo avessi avuto l'altro braccio, ti avrei battuto!» disse Shanks. «Se credi davvero che la tua menomazione avrebbe dovuto fermarmi, beh...ti sbagli di grosso!» ribatté Mihawk, senza manco degnarlo di uno sguardo. Tale atteggiamento non fece altro che scatenare ancor di più le ire dell'Imperatore; lo Shichibukai rivolse uno sguardo gelido nei confronti dell'avversario. I due si fissarono per un momento interminabile: se l'atmosfera era già pesante, in quel momento divenne un macigno! Pareva quasi di avvertire il loro astio tramite alcune scintille nell'aria. «Cosa c'è? Vuoi la rivincita, Rosso?» disse l'altro, quasi a provocarlo. La risposta non si fece attendere e le spade dei due si trovarono a scontrarsi, provocando un forte rumore metallico accompagnato da un'onda d'urto. L'unico spettatore di quello scontro deglutì a fatica, sperando che la situazione non degenerasse ulteriormente e che i due la piantassero presto di scambiarsi sguardi minacciosi. «S-scusate, signori...» L'attenzione dei guerrieri fu catturata dall'uomo del chiosco nel quale stavano tentando di ristorarsi fino a poco prima della diatriba. «...per me non è un problema, potrei tranquillamente prepararne altri!» La tensione dei muscoli calò e i due spadaccini cercarono di ricomporsi, tornando a sedere al proprio posto. «La prossima volta che mi blocchi il braccio e mi freghi i takoyaki da sotto il naso, sappi che ti affetto!» sentenziò il Rosso, impugnando nuovamente le bacchette. «...è tutto da vedere!» rispose Occhi di Falco, accennando un sorriso divertito. «Allora takoyaki?» chiese il cuoco, intimorito. «No, ne ho mangiati abbastanza» disse Mihawk, provocando l'ennesimo sguardo contrariato da parte dell'altro «per me, polpo...e spiedini!» «Al diavolo i takoyaki! Spiedini anche per me!» esclamò Shanks. L'uomo, sollevato, iniziò a cucinare gli agognati pasti con molta cura, sperando che ciò potesse placare definitivamente gli animi, e li servì. Per tutto il tempo della preparazione, i due rivali erano rimasti in silenzio, senza scambiarsi nemmeno un'occhiata. All'arrivo delle pietanze, ricominciarono ad ingozzarsi avidamente, emettendo strani suoni glutturali in segno di gradimento. «Saké?» Mihawk alzò lo sguardo verso Shanks, traducendo a fatica ciò che pareva essere un invito a bere, ma pronunciato con la bocca troppo piena. «Saké!» accettò, ingozzandosi anche lui. Erano rivali, certo...ma erano pur sempre ottimi amici.
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