PRIMO
CAPITOLO
-Che la guerra abbia inizio-
-Non ci sono parole!
Sei inspiegabile! Assolutamente assurda!-
È
così che si era svolto il loro primo vero dialogo, con
insulti che volavano nell’aria e parole gridate al vento, ma
era esattamente ciò che Tenten voleva e si godeva quel
momento fino alla fine.
Irritare, innervosire
e offendere Neji Hyuga era stato il suo più grande sogno per
ben tre ore, il tempo che si trovava in quella stanza bianca. Avrebbe
preferito una soluzione più fisica e violenta per dar sfogo
alla sua rabbia, ma era stata abbastanza assennata da evitare di
mettere le mani al collo ad un uomo sicuramente capace di difendersi,
oltre che di contrattaccare.
-Se quella strana sono
io, mi domando che cosa pensi di te stesso!- sbraitò
lasciando libera la sua lingua -quello che ha problemi qui sei tu!-
-Ti sembra il caso di
urlare in un ospedale?!- ribatté il ragazzo, voltandosi e
avvicinandosi a lei.
-E’ quello
che stai facendo anche tu!- rispose la ragazza alzandosi in piedi per
tenergli testa -o il tuo ego è talmente grande che ti copre
gli occhi e ti chiude le orecchie?! Magari ti chiudesse la bocca!-
-Magari la chiudesse a
te, pazza squilibrata!- rispose a tono Neji -vattene da qui! Non hai il
permesso di stare in questa stanza!-
-Io non mi muovo di un
passo!- replicò -non la lascerò
un’altra volta sola con voi!-
-Ti ho detto di
andartene!- ripeté Neji afferrandola per un braccio e
spingendola verso la porta, ma la ragazza protestò alzando
il volume della voce e sbracciando più che poteva per
liberarsi dalla sua presa.
-Ehi, ehi!-
gridò una voce femminile -fatela finita voi due! O vi sbatto
fuori entrambi!-
-Sakura! Non puoi
permettergli di rimanere qui! Digli di andarsene!- disse la ragazza
alla nuova arrivata.
-Sei tu quella che non
ha il diritto di rimanere!- ribatté Neji -Chi sei tu?! Eh?!
Nessuno!-
-State zitti!-
sbraitò Sakura sovrastando le loro voci -Neji Hyuga,
lasciala andare e tu, Tenten, smettila di provocarlo!-
L’ordine
ebbe il suo effetto ed entrambi rimasero in silenzio. Alzando con un
gesto nervoso il gomito, Tenten si liberò dalla presa del
ragazzo, che rispose lanciandole un’occhiataccia.
-Ragazzi, che fatica-
commentò Sakura sentendo finalmente silenzio -mancavate solo
voi due e la vostra stupida lite per concludere al meglio la giornata!
Non vi bastava quello che è successo?!-
Tenten
abbassò gli occhi, mentre Neji la fulminò.
-Lo vieni a dire a
me?- le disse lapidario -credi che mi stia divertendo?-
-no, Neji, ma
… -
-Haruno, fai andare
via questa donna o chiamo il tuo superiore- la interruppe guardando poi
Tenten con disprezzo -sono stanco di averla tra i piedi-
-Tu le farai solo del
male- gli disse Tenten scaldandosi di nuovo -è di affetto
che ha bisogno, non di gelo!-
-Tenten- la
chiamò Sakura -non puoi stare qui, se Neji vuole che tu te
ne vada può benissimo chiederlo, non sei una parente-
-Ma Sakura
… -
-Non nascondo che sono
d’accordo con te- la fermò, lanciando uno sguardo
significativo a Neji, che eluse con noncuranza -ma qui siamo in un
ospedale e ci sono delle regole ben precise. Vedi di rispettarle-
Tenten
guardò prima Neji, che ricambiò con la stessa
intensità d’odio, e poi il letto di fianco a lui,
in cui giaceva la sua migliore amica, Hinata. Non si era svegliata,
nonostante il loro baccano, non aveva aperto gli occhi.
-D’accordo-
disse infine senza cancellare il tono di fastidio -troverò
un altro modo per starle vicino e aiutarla a guarire. Hyuga, non
credere che stavolta ti lascerò campo libero-
-Devi solo provarci-
la minacciò Neji –non vedo l’ora-
-Bene, allora- rispose
Tenten -che la guerra abbia inizio-
Neji rispose con un
sorriso per nulla tranquillizzante e fissò la schiena di
Tenten fin quando non scomparve dietro la porta. Dopo di che si
girò verso Sakura.
-Vorrei rimanere solo
con Hinata- le disse con fredda educazione -ti dispiace?-
-Affatto- rispose il
medico, con la stessa freddezza -ma prima che me ne vada sento il
dovere di informarti su alcune cose-
-Fai in fretta-
rispose spazientito l’altro.
-Come ho
già detto, credo che tu sia la persona più
sbagliata per stare qua dentro- gli disse apertamente -e al primo segno
di peggioramento tu e tutta la tua famiglia non metterete mai
più piede in questa stanza, intesi? Non lascerò
che la uccidiate-
-Hai finito?-
domandò Neji con fredda calma.
-Non sto scherzando-
ribatté Sakura -la mia è una promessa-
-Non mi importa,
prometti pure quel che vuoi- le disse Neji -non sarai certo tu o quella
svitata a mettermi i bastoni tra le ruote-
-Vedrai che qualcuno
lo farà- fu la risposta di Sakura -forse non
sarò io, ma qualcuno lo farà. Stanne certo-
Sakura chiuse la porta
alle sue spalle, lasciando Neji solo con Hinata ancora incosciente. Il
ragazzo si alzò di scatto e tirò con forza le
tende, facendo calare il buio nella stanza. Dopo di che si sedette,
aspettando pazientemente il risveglio della cugina.
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