avete capito o devo farvi un disegnino?

di Marie Claire
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 Cominciamo bene
 

 
Grande.
In ritardo.
vedi di correre invece di perderti in chiacchieratine con te stesso,Masaki.
Fico. Parlo anche da solo.
Dopo aver praticamente, non chiedetemi come, volato attraverso cinque corridoi e corso come un pazzo per quattro rampe di scale arrivo alla mia classe, la sezione 1D, in due minuti .
Perché ovviamente la mia classe è all’ultimo piano della Raimon Junior High.
Per fortuna sono solo le 8.01, e quell’addormentato del prof di letteratura non arriva mai in orario.
Così rallento senza neanche guardare CHI sta per entrare in classe.
Pessimo errore.
Vado a sbattere contro la massa corpulenta di grasso appartenente al preside.
Mi irrigidisco  e mi scosto.
Ora non fraintendetemi. Non sono e non sarò mai un ragazzo che piagnucola e si dispera per aver fatto qualcosa ad un insegnante.
Sennòuna volta non avrei mai messo le puntine sulla sedia  di quella svampitona de arte senza essere peraltro beccato o sfiorato dai sospetti.
Però non devo neanche rovinarmi la reputazione da studente APPARENTEMENTE diligente.
–mi scusi signore, non l’avevo vista.
Recitazione da Oscar. Sguardo confuso ed imbarazzato più dondolamento sul piede sinistro.
–non si preoccupi signor Kariya, entri pure in classe.
Sto per entrare in classe quando con la coda dell’occhio noto qualcuno vicino al preside. Non solo Mister Ciuffo,il segretario superlecchino del preside, ma anche qualcun altro. chiunque sia,faccio in tempo a capire solo che è più basso di me di almeno cinque centimetri buoni.
Ma non ci faccio caso ed entro in classe.

–questa è Ayu Reonhato, una vostra nuova compagna di classe. Si è trasferita dalla Tengawara, e vi prego di accettarla come si deve…
I nostri occhi sono puntati sulla nuova arrivata,la curiosità al massimo.
per me questo clima di eccitazione è irrilevante, non è proprio niente di speciale.
 
Non è il tipo di ragazza che vedi sulle copertine delle riveste di moda.
È bassa, anche se non tappa, praticamente piatta, con i capelli nerissimi e lunghissimi che le arrivano fino al fondoschiena.
Però gli occhi sono particolari.
Grandi ,troppo grandi per un faccino così minuto, scrutano noi e la classe, come se potessimo prendere il volo davanti a lei.
E sono, manco a dirlo neri.
Capelli neri. Occhi neri. Pelle pallida. Cos’è, un vampiro?
–… vuoi presentarti alla classe, Reinhato?
La ragazza lo fissa e fa no con la testa. Il prof è deluso e borbotta qualcosa su come i ragazzi di oggi siano timidi. Ma che pretende, discorsi da premio Nobel?!
–va bene, il tuo posto è quello, di fianco a Sorano Aoi.
Lei si incammina verso il punto indicatole, ma inciampa(nei propri piedi?!) e finisce stesa sul pavimento.
Cominciamo bene.
Risate generali.
–insomma, non c’è bisogno di fare tutto questo baccano!
Pian piano tutti smettono di ridere, ma io continuo , anche se il prof, Tenma e Aoi e gli altri mi guardano male,è troppo divertente la posizione in cui è messa! un ginocchio steso e uno mezzo piegato!...
Mi guarda.
Non ha uno sguardo arrabbiato  o risentito, anzi.
 È rossa e ride anche lei.
Ha un riso talmente contagioso che mi spiazza.
Mi azzittisco.
Si rialza e si siede al suo posto.
–      … bene, ore cominceremo a parlare dell’Eneide, meglio che prendiate appunti …
Sono ancora spiazzato dal sorriso di prima.
… è  matta.
La fisso mentre tira fuori il quaderno dalla borsa.
 
 




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