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Fandom:
Saint Seiya
Rating:
Verde
Personaggi/Pairing:
Kido Bros
Tipologia:
Flashfic
Genere:
Slice Of Life, Sentimentale, Fluff
Avvertimenti:
Shonen-Ai
Disclaimer:
Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che
deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi
appartengono.
Note:
Tanto family!Fluff.
§§§
DOG-PILE
Disteso sul tappeto, col viso rivolto verso il
caminetto e l'attenzione concentrata sul manga che stava leggendo, in quella
fredda giornata di inverno che ormai volgeva al termine, Seiya non si accorse
dell'arrivo di Shiryu fino a quando questi non gli si fu rannicchiato addosso,
con le braccia avvolte attorno alla sua vita.
Il più giovane dei Bronze non disse nulla, si
limitò a godersi quel calore e quell'abbraccio mentre le palpebre, lentamente,
cadevano fino a chiudersi, vinte dal sonno, cullato dal calore e dalla tenerezza
che il fratello maggiore infondeva nelle carezze che gli riservava.
E, mentre lo stringeva, sfiorandogli
ritmicamente la testa con le dita, Shiryu sentì qualcuno mettersi a cavalcioni
sopra di sé, con la coda dell'occhio vide Hyoga osservarlo con espressione
intenerita mentre lui stesso era totalmente ipnotizzato dalle fiamme che
ardevano nel caminetto e il battito del cuore di Seiya lo rilassava al punto che
avrebbe anche potuto imitare il fratello minore.
Sentendosi improvvisamente stanco e
infinitamente protetto in quel tepore, anche Dragon gettò la spugna,
accoccolandosi meglio sulla schiena di Seiya e addormentandosi a propria volta
mentre Shun, discreto e sorridente, li aveva raggiunti, accomodandosi dietro
Hyoga e sfruttandone la spalla per poggiare la fronte calda.
L'Andromeda aveva il naso arrossato, segno che
il raffreddore ancora non gli era passato ma quell'insolita situazione
contribuiva a distrarlo dalla sensazione di avere il naso tappato.
Riposarsi un po' con il battito del cuore dei
fratelli nelle orecchie gli pareva qualcosa di talmente bello e raro che
sprecare quell'occasione gli sarebbe sembrato un crimine.
Infilatosi tra le braccia di Hyoga, che
sembrava solo aspettarlo, si lasciò andare alla stanchezza, con la schiena di
Shiryu a far loro da cuscino.
Sbirciando in salotto, una mezz'oretta dopo,
un Ikki in cerca di Shun notò le sagome ammucchiate dei fratelli davanti al
caminetto ormai spento; avvicinatosi con la coperta in mano, vide l'espressione
felice sul volto arrossato dell'Andromeda protettivamente avvolto nella stretta
di Hyoga, il cui viso era per metà nascosto dai ciuffi spettinati e disordinati
di Shun.
Sospirando, la Fenice ravvivò il fuoco nel
caminetto, aggiunse ceppi e smosse la brace già formata fino a quando le fiamme
non ripresero a scoppiettare vivide.
Non volendo svegliare il fratello, pur non
essendo tranquillo nel lasciarlo lì col raffreddore che aveva, drappeggiò
attorno a tutti e quattro la coperta che aveva in mano, tirando al contempo
fuori dalla tasca una piccola macchina fotografica usa e getta.
Alla luce del caminetto, scattò alcune
istantanee prima di eclissarsi nella penombra, sorridendo appena.
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