Pairing/Characters: Fem!Loki/Tony
Stark
Rating: R
Warnings: Genderswap;
Het; Knife Play; Mindfuck;
Word
Count: 656
(fdp)
Disclaimer: non
sono miei, non ci guadagno, non me li porto a letto, niente di niente.
N/A: Scritta
per la Staffetta
In Piscina @ piscinadiprompt,
prompt “The
Avengers, Loki/Tony Stark, Può capitare di fare cilecca.
Sai, non è così raro, una volta su
cinque”,
e per 500themes_ita,
prompt #443.
Attaccato da un sogno.
─
Più o meno collegata a Let's
roll onto something new,
ma giusto per la presenza di Fem!Loki che per qualche motivo che non so
spiegarmi è uno dei miei maggiori kink in questo fandom. Ah,
e il titolo viene sempre da Somebody Told Me dei Killers.
─
NON LO SO, OKAY? NON LO SO.
Rushing around
Il
sorriso della donna è affilato quasi come il coltello che
improvvisamente appare tra le sue dita, e per qualche istante Tony
davvero non saprebbe dire quale dei due lo preoccupa di più.
Poi la fredda lama di acciaio inizia a scivolare dal suo petto nudo
verso il basso, e allora la sua personale scala di priorità
ritorna ad avere un senso.
«Loki...»,
inizia, e il disagio che prova anche solo nel pronunciare quel nome gli
fa serrare di nuovo la bocca. È ancora piuttosto difficile
conciliare il nome di Loki e i ricordi che ha di lui come uomo,
con la donna che ora giace sotto di lui, con quel sorriso spietato
sulle labbra rosse e un'arma tremendamente pericolosa sempre
più nei pressi del suo inguine.
«Senti»,
riprende subito Tony, avvertendo il sudore ghiacciarglisi sulle tempie.
«Non so come siete abituati a farlo ad Asgard, o a Jotun, o
nel Paese delle Meraviglie, ma di solito sulla Terra non teniamo armi
da taglio nel letto, e soprattutto non in situazioni come questa.
Oddio, magari c'è anche qualcuno a cui piace, eh ─ il mondo
è bello perché è vario ─ ma giusto
perché tu lo sappia io non sono uno di questi e...»
Mentre
Tony continua a blaterare, Loki continua a sorridere e il coltello
continua a scendere, e la sensazione che tutta questa faccenda
finirà molto male comincia a farsi sempre più
pressante.
Il
peggio, probabilmente, è che Tony nemmeno si ricorda come
abbia fatto a finire mezzo nudo e con una dea-che-prima-era-un-dio
pazza e sanguinaria tra le gambe.
«Loki,
sii ragionevole...», implora infine Tony, e impiega meno di
un secondo a rendersi conto della stupidaggine che ha appena
pronunciato.
Ragionevole!
Loki! AH!
La
donna non replica, ma i suoi occhi verdi sono un abisso di promesse,
non tutte piacevoli, ma alcune decisamente irresistibili.
La
punta del coltello gira in tondo intorno al suo ombelico, tracciando
una serie di spirali sempre più larghe e pericolose, ma
sotto di lui il suo corpo è caldo e sinuoso e troppo vicino
al suo, e la sensazione è quella di una carezza fatta
attraverso un velo di seta. La mano di lei non impegnata nel tentativo
di evirazione ora è tra i suoi capelli, e le sue dita
giocano distrattamente con i riccioli sudati alla base della sua nuca.
Le unghie gli graffiano appena la pelle sensibile del collo,
trasmettendogli brividi bollenti lungo tutta la spina dorsale, e
nonostante tutto Tony si scopre dolorosamente eccitato.
Il
ghigno di Loki a quel punto diventa il ghigno di un cacciatore che dopo
tanta fatica è riuscito infine a mettere la sua preda con le
spalle al muro.
E
continuando a tenerlo incatenato con lo sguardo, Loki inizia a muoversi
con una lentezza esasperante, scivolando sotto di lui fino a far
combaciare i loro corpi.
Il
coltello è ancora puntato contro il suo stomaco, ma ormai la
tentazione sta diventando troppo urgente per anche solo pensare di
resistere. I suoi nervi sono quasi sul punto di esplodere, il suo
cervello ha smesso di pensare già da parecchi minuti.
Se
solo smettesse di sorridere con quell'aria di sfida,
pensa Tony, fin troppo consapevole della propria incapacità
a tirarsi indietro. Se
solo...
Si
risveglia sudato, con gli occhi spalancati nel buio quasi completo
della stanza. L'unica lama di luce che filtra dalla porta è
irregolare come i battiti del suo cuore e i respiri affannosi che
infrangono il silenzio della notte.
L'ombra
che se ne sta tranquillamente appoggiata allo stipite di legno sussulta
appena, come se ridesse.
«Oh,
be'», commenta Loki, nel momento in cui gli occhi di Tony si
fissano sulla sua figura. «Può capitare di fare
cilecca. Sai, non è così raro, una volta su
cinque», gli ricorda.
Poi
si allontana, probabilmente sorridendo con quel suo sorriso affilato.
Il
primo pensiero di Tony è una domanda.
Era
un sogno?
Il
secondo è di nuovo una domanda.
Vuol
dire che ha intenzione di riprovarci altre quattro volte?
Il
terzo è una risposta che vale per entrambe.
Io
l'ammazzo.
|