Pioggia

di GreenBitch
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Pioggia.
 
L'acqua cade impetuosa, e un lento e insistente boato persiste nell'aria umida e fredda.
E' primavera.
La stagione degli amori, della bellezza, della gioia.
Le mie rosse labbra si piegano in una smorfia tra la rabbia e l'ironia.

"E io dovrei essere felice?" mi chiedo stringendo i pugni così forte che le unghie mi feriscono i palmi già tagliuzzati delle mani affusolate.
Gocce di sangue scarlatto, i mio colore preferito, si vanno a mischiare con l'acqua cadente.
Ho sempre odiato la pioggia, ma ora, dopo quello che è successo me ne sento attratta...Come se il cielo piangesse per me. Strano no? Perchè dovrebbe piangere dopo che se ne infischiato bellamente della mia vita. L'acqua mi scorre sul viso, come se mi volesse sciacquar via il mio dolore.
Dolore poi, e per cosa? Per aver stroncato la vita di un uomo?
O per aver causato la morte di un'intera famiglia?

No, quello che provo non è il dolore, no.
Solo rabbia e una sorta di divertimento. Io ho il potere! Sono riuscita a distruggere delle vite, questo si che è potere. 
Cambiare le sorti delle persone.
Lo sò, sono malata, pazza direste voi vero?

Ora sono qui, sotto la pioggia che mi bagna i vestiti e i capelli color della notte più buia. Davanti a me niente. Solo il vuoto e poi un fiume, in piena. Sarebbe magnifico poterci annegare.
Dietro di me le urla dei paesani inferociti per l'atto compiuto dalla mia lama.

Faccio un passo verso il vuoto. Poi un'altro.
-Assassina! A Morte!!- urla una donna poco lontano.
Assassina? Come osano? Quella famiglia che loro consideravano tanto per bene, mi hanno rovinato l'esistenza!
Sono in trappola ormai.
Ma non gli darò la soddisfazione di uccidermi.
No, lo farò da per me! Lancio uno sguardo al cielo, sorrido, un sorriso macabro da fa accapponare la pelle.

Poi mi lascio semplicemente cadere. 

E l'acqua mi porta via, verso un mondo migliore.




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