Alla
ricerca di Suicune
- Ormai sono giorni che camminiamo,
si può sapere dove
stiamo andando??? – è la voce di un piccolo
pokemon, un Pichu, per l’esattezza.
- Stai buono, te l’ ho
detto mille volte che stiamo cercando
il covo di Suicune! Ma se tu mi distrai io non riesco a percepire la
sua
presenza! – la secca risposta di un Kirlia, dalle
capacità telecinetiche.
- Veramente è da quando
siamo partiti che non lo percepisci,
Kirlia – questo è invece un Mawile, pokemon dalla
doppia faccia, non si sa mai
se faccia sul serio o se scherza. Un voltagabbana inutile.
- Nessuno ti ha chiesto niente,
Mawile! Lascia in pace
Kirlia! Facciamo bene a difenderti, vero Kirlia? Vero? – i
gemelli Plusle e
Minun, i più grandi e unici fan del
pokemon dalle “capacità
telecinetiche”.
Il loro amato non si degna nemmeno di
guardarli. Alcuni
pokemon se ne stanno zitti zitti in disparte, aspettando di vedere il
mitico
Suicune. Tra loro, fanno capolino anche qualche pokemon grande, come un
Aerodactyl e un Charizard, qualcuno
che
viaggia insieme a loro per un’altra strada, pokemon
d’acqua e volanti, come un
Goldeen, un Qwilfish, un Taillow, un Beautifly. Sono partiti tutti con
la
speranza di vedere Suicune, il bellissimo pokemon leggendario, che si
dice
stato destato un’allenatrice di nome Lily, non presente nello
strano gruppo.
Ormai erano 3 giorni che camminavano,
erano tutti a pezzi,
tranne i gemelli Plusle e Minun che continuavano a tormentare il povero
Kirlia;
aspettando che il pokemon dalle “capacità
telecinetiche” gli desse un segno
della posizione del pokemon sacro.
Ricominciarono le lamentele: - Uffa!
Sono davvero stanca!
Sono tre giorni che camminiamo e non mi avete nemmeno fatta riposare o
portata
in braccio! IO! Che sono una star!- la melodiosa voce di una Jigglypuff
passò
attraverso i timpani di tutti, che si voltarono a guardarla
minacciosamente.
Così si arrese, ma il buon Charizard le andò
vicino e con cautela la prese e se
la mise in spalla. L’altra apprezzò il gesto, ma
rimase muta come quel Whiscash
che sguazza nell’acqua.
Improvvisamente, un urlo proveniente
dalla prima fila
echeggiò nella foresta dove era quel gruppo. Questo fece
impazzire tutti i
pokemon che abitavano gli alberi e un Noctawl svolazzò
strombazzando davanti al
Jigglypuff, che per poco non perse l’equilibrio dalla
muscolosa spalla di
Charizard.
Tutti si fermarono. Kirlia
parlò a voce alta in modo che
tutti lo sentissero e annunciò: - Ho individuato la
posizione di Suicune! Non è
molto lontano da qui. Si trova in una grotta, a nord. Percepisco anche
la
presenza di un umano, vicino a lui. Andiamo, dobbiamo vederlo prima che
quell’umano lo catturi!
Tutti si misero a correre o volare o
nuotare molto
velocemente. In breve tempo arrivarono tutti alla grotta. A tutti
brillavano
gli occhi dall’emozione. L’interno della grotta era
molto buio e non c’era un
ruscello, quindi tutti i pokemon d’acqua che non potevano
continuare a piedi si
fermarono, con grande dispiacere. Un Volbeat e una Illumise
illuminarono la
grotta e tutti procedettero. Ma questa cavità rocciosa era
molto bassa e a poco
a poco si fece sempre più stretta e molti pokemon dovettero
fermarsi.
Jigglypuff aveva paura di andare avanti, così
restò con il suo Charizard, con
cui aveva stretto un’amicizia profonda. Kirlia non volle
andare avanti, si
sentiva soffocare, la grotta era troppo bassa, e con lui rimasero i
gemelli
Plusle e Minun. Alla fine rimasero solo Volbeat e Illumise, Pichu, un
Quilava,
un Growlithe, un Flareon e un Azurill, il più piccolo di
tutto il gruppo ma
molto coraggioso. Tutti questi volevano con grande convinzione vedere
Suicune,
il leggendario cane sacro. Camminarono per molto, ma senza la guida di
un
pokemon di tipo psico avevano paura di andare avanti, non sapevano
nemmeno se
Suicune c’era ancora. Ma volevano a tutti i costi vederlo,
amavano quel pokemon
di cui avevano tanto sentito parlare, ma che non avevano mai visto.
Continuarono per alcune ore, poi, improvvisamente, come se fosse un
raggio di
speranza ritrovato che avevano perso, apparve una luce. Avevano tutti
le zampe
doloranti, qualcuno era inciampato nel cammino ed era ferito, ma si
avvicinarono sempre di più alla luce finché non
videro quello da cui era
provocata, una lampada ad olio ed un umano affiancato. Anzi,
un’umana, che li
guardò con aria spaventata e disse: - Andatevene via! Questo
posto è governato
da un Gengar cattivissimo! Vi conviene fuggire, prima che sia troppo
tardi!
E cominciò in un pianto a
dirotto. Per terra, il gruppo vide
molti corpi di pokemon, ormai privi di vita. L’umana cercava
di nascondere
qualcosa dietro di lei, qualcosa di importante…
- Cosa nascondi li dietro?
– disse Flareon, la prima che
ebbe il coraggio di dire qualcosa.
- Cosa?
Qui…niente… - l’umana cercò
di nasconderlo meglio.
Ma Azurill si fece avanti e sgattaiolò dietro quella ragazza.
- No, non vedere…- ma
era troppo tardi. Il piccoletto aveva già visto e rimase a
bocca aperta. Gli
altri si precipitarono a vedere e imitarono l’espressione di
Azurill. Ferito,
sanguinante, che respirava a fatica, steso a terra c’era il
motivo del loro
viaggio: Suicune.
Quilava ebbe il coraggio di guardare
dritto negli occhi la
ragazza e capì:- Ma tu sei… sei Lily…
Il volto della ragazza si
rigò di lacrime. Tutti la
guardarono in attesa di spiegazioni, perché il corpo del
pokemon leggendario
Suicune si trovava steso a terra, sanguinante e moribondo? Lily rispose
subito:
- Ho risvegliato Suicune qualche settimana fa, ma lui è
fuggito non appena mi
ha vista. Così, con l’aiuto di un pokemon di tipo
psico – indicò il corpo di un
Mr. Mime esanime fra quelli privi di vita – l’ ho
cercato e sono arrivata qui.
Lo vidi, bello e maestoso, il mitico Suicune, che combatteva contro un
Gengar,
così pensai di dargli una mano. Lanciai i miei pokemon
contro di lui, ma fu un
errore, perché li uccise tutti. E dopo aver scagliato un
ultimo fortissimo
attacco contro Suicune, scappò via con un ghigno beffardo
sulla faccia… - Lily
scoppiò in lacrime – e da allora mi sono presa
cura di lui, ma non serve a
niente, perché non si riprende!
- Se è stato un Gengar a
fare questo, allora un Gengar la
pagherà! – disse Growlithe, appoggiato dai suoi
compagni. Volbeat e Illumise
erano volati via subito dopo aver visto il corpo di Suicune.
- Ma siete impazziti??? Non avete
visto come ha ridotto
tutti i miei pokemon e questo Suicune?
- Noi vogliamo bene a Suicune,
dobbiamo vendicarlo! –
annunciò Pichu.
- Gengar! Gengar! Vieni fuori brutto
spettro! – gridò
Flareon.
- NO! Non sapete quello che state
facendo, vi prego
ascoltatemi…
- Amici…
Una voce la interruppe e tutti si
voltarono a guardarne la
fonte: Suicune aveva aperto gli occhi e ora stava rialzandosi con
fatica.
- Su…Suicune… -
dissero tutti in coro.
- Amici – disse
rivolgendosi al gruppetto di pokemon – non
datele a…ascolto… è lei il nemico!
- Tutti guardarono Lily
interrogativi. In effetti la sua
faccia non prometteva niente di buono. Improvvisamente si mise a
ridere, una
risata maligna, e si trasformò nel Gengar che tutti stavano
aspettando.
- Adesso vi sistemo uno per uno!
– disse scagliandosi contro
Flareon e Quilava, ma arrivò Growlithe dietro di lui che con
un morso lo fece
tentennare. Subito Pichu ne approfittò per sferrargli un
colpo-coda, ma Gengar
scomparve e il pokemon sferrò il suo attacco contro Azurill,
che gemette dal
dolore. Subito dopo, lo spettro riapparve dietro quest’ultimo
e lo colpì con
un’ ipnosi, ma nel raggio d’azione di questa
c’era anche Pichu e così entrambi
finirono addormentati.
Quilava e Flareon decisero di provare
un attacco combinato:
un ruotafuoco con un turbofuoco. L’attacco colpì
in pieno Gengar, Growlithe lo
prese alle spalle e provò nuovamente con morso. Ma lo
spettro era più forte di
quanto si erano aspettati e usò mangiasogni su Pichu e
Azurill per riprendere
nuovamente energia. Così attaccò con ombra
notturna tutti e tre che rovinarono
a terra. Ormai sfiniti, non avevano più la forza di alzarsi.
Gengar si avvicinò
a loro con aria soddisfatta:- Tutto qui? Mi aspettavo di meglio.
E con forza, usò la
più forte ipnosi che avesse mai
provocato, così da farli addormentare tutti e tre. Ecco,
adesso aveva vinto,
aveva raggiunto un livello altissimo, e si preparò ad usare
l’attacco finale.
Cominciò a succhiare i
loro sogni e soddisfatto rideva
compiaciuto, ma aveva dimenticato una cosa.
Una cosa che gli costò la
vita. Dietro di lui, durante tutto
il combattimento, Suicune stava riprendendo lentamente energia, usando
una
tecnica imparata da un pokemon che aveva sfidato tempo prima. Ripresa.
Questa
gli consentì di riprendere tutte le forze e si
preparò all’attacco finale.
Gengar stava ancora succhiando i
sogni degli avversari,
quando Suicune gli disse:- Ed ora, combatti lealmente e affrontami da
pokemon!
- Cosa? Come hai fatto a riprenderti?
Credevo di averti
sistemato! Beh…mi sbagliavo…
E detto questo, si scagliò
contro il cane sacro usando ombra
notturna, che quest’ultimo schivò agilmente. Poi
provò ad addormentarlo con
ipnosi:- DORMI!!!
- Eh no, ho già dormito
abbastanza! – e detto questo,
Suicune balzò dietro Gengar e lo attaccò con un
raggiaurora. Usò quest’attacco
finché non riuscì ad imprigionare lo spettro in
una spessissima lastra di
ghiaccio, che non si sarebbe mai più sciolta dentro quella
fredda grotta.
Ormai aveva vinto. Si girò
verso gli altri, se li mise in
groppa e li portò fuori dalla caverna. Così se ne
andò. Ma non prima di aver chiuso
tutti i passaggi alla “prigione” di Gengar.
Lasciò i suoi
“passeggeri” al limitare della foresta e se ne
andò, senza lasciare tracce del suo passaggio.
Quando si svegliarono, i cinque
pokemon capirono che era
successo qualcosa. Non ricordarono esattamente ciò che era
accaduto, ma
sapevano, in fondo, di aver vissuto un’avventura meravigliosa.
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