Cuore a metā

di I promise
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Era settembre me l'ho ricordo, il cielo era lilla e il caldo era lieve, non troppo soffocante, una giornata perfetta per pescare.
Eravamo al torrente io, papā e Grace, mia sorella, io avevo 9 anni. Poi sono morta. Dentro. Una vita troppo breve; poi sono diventata mord-sith.
Papā aveva preso un pesciolino, piccolo indifeso e senza mamma, solo, sperduto tra le acque di quel piccolo torrente, ma troppo grande per lui. Ed io ero quel minuscolo pesciolino tra le mani perfide e violente delle sorelle dell' agiel.
Dopo aver liberato quella minuscola creaturina papā con gli occhi spalancati e inondati di una luce diversa dal solito, spaventati per la prima volta, mise me e mia sorella dietro di lui, proteggendoci dietro la sua grande ombra. Io non capivo. Poi le vidi. Tre scure figure alte, con una treccia lunga e con la mascella tesa, guardavano noi. Poi successe tutto troppo velocemente.  "Aiuto aiuto!" gridavo ma non serviva a niente, lo sventurato pesciolino era finito nella rete, senza scampo, senza niente. La gola era secca ma gli occhi parevano il torrente in cui poco priva stavo pescando con papā e Grace, umidi, disperati e pazzi.

Che bisogno c'era di urlare? Avevo tutto il tempo di urlare.








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