Note: parte ottava della serie Presso fuochi di campo e troni di re incoronati.
La
flash ha partecipato al contest L'emozione
non ha fandom di Fefy_07, classificandosi al 7° posto
nella sezione flashfic (su 34 :) e aggiudicandosi il Premio Curiosità.
Spero di aver guadagnato al fandom un'altra adepta XD Enjoy.
Avvertimenti:
jotun!Loki, fluff, prosa torturata.
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Piedi d'acqua e di brina
Loki
è steso sul
canapè, nudo, e non riesce a parlare.
I
suoi pensieri sono
muti. Può solo offrire se stesso – azzurro e
freddo come la prima
caduta di neve, ventre inerme – alla vista dell'amore, mentre
l'amore lo guarda. Una richiesta, uno sguardo, e alla fine ha ceduto.
Silenzioso, Thor lascia la penombra dell'anticamera e si avvicina. La
luce che entra dalle vetrate illumina tutto; Loki, con uno sforzo,
non si ritrae, lasciandosi osservare.
(Passato
il tempo
dei segreti.)
Mentre
Thor gli
siede accanto e protende le braccia per carezzargli i fianchi, si
sente investire da un'estate senza fine. Neanche Jotunheim è
sterile, allora. È arrivato il disgelo.
«Thor...»
È
più un sospiro
che un nome. In risposta, Thor sorride e traccia coi pollici le linee
tribali che gli attraversano il volto di jotun, tenendolo fra i
palmi. Sono caldi come il sole.
«Non
perdere la
concentrazione, ora» dice.
Loki
si accorge di
tremare. Ricorda che quella magia è emotiva, potrebbe
disperdersi –
e adesso è tutto ciò che permette loro di
toccarsi.
Il
fiato lo lascia
in un'esclamazione. Per chi mi hai
preso?
Poi
pensa che,
dopotutto, non è la persona tornata dal vuoto più
di quanto una
pianta sia la stessa da seme ad albero. Chiude gli occhi, cercando
l'equilibrio fra carezze e respiri tiepidi, sotto il mormorio di
parole segrete. E' cambiato. Ha fatto proprie cose che sembravano
illusorie e non lo erano – l'amore ha dato ali ai suoi piedi
d'acqua e di brina.
Le
sente agitarsi
nel suo petto, le scorge negli occhi di Thor; esistono nel modo in
cui lo bacia.
E
nel modo in cui lo
prende, ancora e ancora, senza distogliere mai lo sguardo.
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