Piedi d'acqua e di brina

di Melitot Proud Eye
(/viewuser.php?uid=1469)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Note: parte ottava della serie Presso fuochi di campo e troni di re incoronati.
La flash ha partecipato al contest L'emozione non ha fandom di Fefy_07, classificandosi al 7° posto nella sezione flashfic (su 34 :) e aggiudicandosi il Premio Curiosità. Spero di aver guadagnato al fandom un'altra adepta XD Enjoy.
Avvertimenti: jotun!Loki, fluff, prosa torturata.
---------------------------------------------------------------------------






Piedi d'acqua e di brina




Loki è steso sul canapè, nudo, e non riesce a parlare.
I suoi pensieri sono muti. Può solo offrire se stesso – azzurro e freddo come la prima caduta di neve, ventre inerme – alla vista dell'amore, mentre l'amore lo guarda. Una richiesta, uno sguardo, e alla fine ha ceduto. Silenzioso, Thor lascia la penombra dell'anticamera e si avvicina. La luce che entra dalle vetrate illumina tutto; Loki, con uno sforzo, non si ritrae, lasciandosi osservare.
(Passato il tempo dei segreti.)
Mentre Thor gli siede accanto e protende le braccia per carezzargli i fianchi, si sente investire da un'estate senza fine. Neanche Jotunheim è sterile, allora. È arrivato il disgelo.
«Thor...»
È più un sospiro che un nome. In risposta, Thor sorride e traccia coi pollici le linee tribali che gli attraversano il volto di jotun, tenendolo fra i palmi. Sono caldi come il sole.
«Non perdere la concentrazione, ora» dice.
Loki si accorge di tremare. Ricorda che quella magia è emotiva, potrebbe disperdersi – e adesso è tutto ciò che permette loro di toccarsi.
Il fiato lo lascia in un'esclamazione. Per chi mi hai preso?
Poi pensa che, dopotutto, non è la persona tornata dal vuoto più di quanto una pianta sia la stessa da seme ad albero. Chiude gli occhi, cercando l'equilibrio fra carezze e respiri tiepidi, sotto il mormorio di parole segrete. E' cambiato. Ha fatto proprie cose che sembravano illusorie e non lo erano – l'amore ha dato ali ai suoi piedi d'acqua e di brina.
Le sente agitarsi nel suo petto, le scorge negli occhi di Thor; esistono nel modo in cui lo bacia.
E nel modo in cui lo prende, ancora e ancora, senza distogliere mai lo sguardo.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1421242