Il primo giorno

di _MariU_
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Ha sempre odiato essere in ritardo.

Specialmente agli appuntamenti di lavoro.

Ma purtroppo quella mattina il Fato ce l’aveva con lei.

Il giorno precedente era stata convocata da un tale Stane per una proposta di lavoro:
l’assistente personale di Anthony Edward Stark, un genio impacchettato di soldi fino al collo.

Aveva firmato senza aver letto fino in fondo al contratto ed ora era in ritardo per il suo primo giorno di lavoro alle Stark Industries.

L’appuntamento era stato fissato per le 9 ma la sveglia aveva suonato con mezz’ora di ritardo facendo saltare così tutti i suoi piani, fortunatamente però il suo essere “precisina” le aveva fatto preparare la sera prima ciò che si doveva mettere per l’occasione: un completo composto da una gonna a tubino nera fino al ginocchio, la giacca dello stesso colore dalla quale s’intravedeva la camicia bianca, la sua preferita.

Uscita di casa con ai piedi il suo nuovo (scomodissimo e costosissimo) paio di decolletè e la cartellina del contratto di mano, si era precipitata in quello che sarebbe stato il suo nuovo ufficio.

Aveva appena varcato la soglia della grande porta a vetri quando un signore alto, robusto e con una folta barba brizzolata la raggiunse:

-Signorina Potts, come mai da queste parti?-

-Veramente dovrei lavorarci!- esclamò Virginia con tranquillità.

-Ma non ha letto il contratto?- esclamò Stane alzando un sopracciglio.

-Si che l’ho letto! Perché cosa diceva?- si morse la lingua pentendosi della bugia appena detta.

-Non so se ha fatto caso all’ultima postilla ma in quanto assistente personale di Stark lei dovrà trasferirsi in via definitiva nella sua casa a Malibù. Non lo sapeva?-

La ragazza in un primo momento sbiancò.

Come era possibile che una come lei era stata così irresponsabile da firmare un contratto senza averlo letto del tutto?

Ma ora non poteva tirarsi indietro così mostrando il sorriso più falso che riuscì a fare disse:

-Ma certo che l’ho letto! Ma mi ero dimenticata di chiederle l’indirizzo del Sign. Stark! Per caso può appuntarmelo su un foglio?- sperava di essere riuscita a tirarsi fuori dal pasticcio in cui si era infilata con le sue stesse mani, ma quella non era proprio giornata.

-Non si è accorta che gliel’ho scritto in fondo al contratto?! Guardi qui proprio sotto la sua firma!- esclamò Stane indicandole l’indirizzo segnato a penna sotto il suo nome.

A quel punto non sapendo più che pesci prendere e decise di dileguarsi.

Tanto valeva cominciare!!










-------angolo autrice------
Ciao a tutti!!! Questa è la prima ff che pubblico in questo fandom.. Come ho già detto prima l'ho diviso perchè altrimenti sarebbe stata troppo lunga come one-shot.
Sono ben accetti consigli e critiche (perchè si può sempre migliorare!!)




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