Come la disputa tra Giganti e Maghi portò il sorriso a Harry Potter

di roxy_xyz
(/viewuser.php?uid=67420)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.





Come la disputa tra Giganti e Maghi portò il sorriso a Harry Potter


“Hermione…”
“Harry, non ora. Non ho il tempo materiale neanche per andare in bagno! Diamine, come posso scrivere in una sola pergamena tutta la storia sulla disputa dei Giganti contro i Maghi? Si tratta di anni di storia, mica di un riassuntino!”

Inchiostro sui polpastrelli e anche un po’ sul naso.
Decisamente adorabile e… sì, anche sexy.



“Hai visto dov’è la mia matita, Harry? Tutto il mondo ce l’ha con me, oggi!”

Allungo la mano per sfilarla dai tuoi capelli, che cadono giù sulle tue spalle, accarezzandole lievi.
Ora sei la mia solita Hermione, con i soliti capelli arruffati e il solito ciuffo malandrino davanti agli occhi.



“Harry! Ti sembra il momento di giocare? Io… io, non so come uscirne. Sono solo brava a parlare e non sono capace di terminare persino un semplice compito. Scommetto che tutti consegneranno in tempo, mentre io… “

Le tue mani sono percorse da un leggero tremolio e la piuma cade. Rotola sul tavolo.

Come puoi solo pensare certe cose?



“Hermione…”
“Oh Harry, non parlare! Tanto so già cosa vuoi dirmi. Inizieresti con la solita solfa che sono la più brava del corso e che i professori mi adorano. Capisco che sono la tua migliore amica, ma potresti mostrare un minimo di obiettività?”

La sedia cade.
Succede tutto così velocemente che neanche io mi capacito di quello che sta succedendo.
Finché non sento più nulla.
Silenzio.
Hai smesso di parlare.
Ti sto baciando.



“Harry!”

Ti tocchi le labbra che ho appena accarezzato e mi guardi con stupore.
Che cosa ho combinato?
Harry, Harry, Harry. Il solito idiota che non pensa mai prima di agire.



“Forse, posso ottenere una proroga. Sì, è meglio così.”

I tuoi occhi luccicano. Dio, quanto sei bella.
Guardi la pergamena per l’ultima volta e poi, mi baci tu.
L’ho sempre detto che è meglio agire…






Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1423276