menzogne dette e verità mai raccontate

di dragon wings
(/viewuser.php?uid=270840)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 Era una splendida giornata di primavera, il sole dopo tanto tempo aveva orgogliosamente fatto mostra dei propri raggi.
I paesani come un fiume ravvivavano le bancarelle al centro del paese, le ramificazioni occupavano tutti gli spazio possibili, tra i cesti di ogni più ignoto e colorato frutto, tra le vesti arcobaleno provenienti da tutto il mondo.
Un gaio ragazzo saltellava allegramente seguendo il dolce profumo del pane caldo che riempiva la strada. Con occhi raggianti curiosava i passanti intorno a lui: una madre richiamava il figlio che giocherellava con un cane dai bonari occhi, una giovane coppia sorridente, le sincere risate di una commerciante con le sue clienti. C’era poi chi lo salutava e lui ricambiava con un maestoso inchino e un sorriso.
Il cuore del ragazzo era colmo di pace e gioia, quando una fragile mano tremolante agguantò il braccio del ragazzo e lo condusse in una via buia.
L’aria era spessa e densa.
La mano stritolava il giovane.
Una voce acuta e allo stesso tempo roca provenne dall’oscurità.
“Tu! Fanciullo! Ricorderai tutto! Ciò che da sempre hai negato, ciò a cui la tua mente non crede, nella parte più tetra del tuo cuore, c’è un segreto al quale tu stesso cerchi risposta. Tu ricorderai! Si! Ricorderai!”
La sudicia mano si staccò da quella del giovane.
“Ricorderai tutto! Si! Ricorderai!...”
Cantilenava ossessivamente la sgradevole voce sempre più distante.
Era pietrificato.
Il cuore sembrava voler uscire dal petto.
La testa gli girava.
Calma calma
Fece un respiro profondo.
Il cuore iniziò a rallentare.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1423805