Dannazione, dannazione, dannazione!
Non può finire così, mi sono promesso di fare di
tutto perché il suo
sogno si avveri, ma allora perché mi sto facendo sconfiggere
da questo
moccioso?
Sento il Keyblade lacerarmi la carne, il sangue sgorgarne copiosamente.
Impugno la claymore, ora o mai più.
Un unico colpo, secco, preciso.
Il soffitto crolla, divide Sora e quei due idioti da Riku e Kairi.
Approfitto della loro incredulità per sparire in un varco
oscuro.
No, non servirà a niente.
Sarò riuscito a guadagnare si e no qualche minuto.
Riku sa usare i varchi, li recupererà in breve.
Riappaio accanto alle tombe degli altri membri.
Sono ormai occupate, tutte tranne la mia, quella di Roxas e la sua.
Per me è solo questione di tempo.
Mi trascino verso il suo altare, il sangue sporca il pavimento.
Ti prego, resisti!
Almeno, prima di sparire, fammi vedere il suo volto per
l’ultima volta.
Lo vedo, finalmente.
Cerco di avvicinarmi a lui, ma le gambe non mi reggono più.
Cado in avanti, o meglio, così pensavo.
Non tocco terra, qualcuno mi sta sorreggendo.
Ci metto un attimo a capire che è lui; sento uno strano
calore sulle
guance.
Quanto tempo non sentivo una simile sensazione?
Mi appoggio al suo petto, tanto ormai questa stupida maschera di
calcolatore la posso buttare.
Sento qualcosa di caldo che mi scivola lungo le guance; strano, non
è
sangue…
< Saix…>
Mi faccio coraggio, e alzo la testa per fissarlo negli occhi.
Perché… perché mi guarda
così?
Quello sguardo è troppo bello, troppo dolce per uno come
me…
Mi sfiora il viso con una mano, vedo che il liquido caldo era solo
lacrime.
Solo?
Dopo anni che non puoi provare sentimenti, anni che non sai
più
distinguere la tristezza dalla felicità, ridicolizzi
così la tua prima
manifestazione di sentimenti dopo tutto questo tempo?
Ad un certo punto, sento qualcosa che si rompe in me, la consapevolezza
di aver fallito, di non essergli stato di alcun aiuto.
L’ho tradito.
Sono come Axel e gli altri codardi che lo hanno abbandonato, che hanno
lasciato la causa per cui lottavamo?
Non riesco a tenermi dentro questa sensazione.
< Xemnas, io… mi dispiace, non sono riuscito a
sconfiggerli…>
Mi stacco da lui, mettendomi in ginocchio davanti a lui.
Buffo, era successo anche con Sora, ma quella volta c’ero io
in piedi.
< Perdonami, Xemnas!>
Rimango là, fermo, aspettando una parola di rimprovero o il
colpo di
grazia.
Tanto ormai manca poco…
Mi sento prendere da sotto le ascelle e in un attimo sono tra le sue
braccia.
Mi sciolgo.
Mi aggrappo a lui con tutte le mie forze, come per cercare di non
perderlo.
Ma sono io che sto perdendo lui o e lui che sta perdendo me?
Mi accarezza i capelli e mi sussurra < Non importa, Saix. Ormai
l’unica ragione importante per me sei tu…>.
Quasi non riesco a credergli.
Io?
Più importante di Kingdom Hearts?
Lo sento, sto cominciando a scomparire.
Piango più forte, ora lo so, lo perderò.
Come ho perso il mio cuore, perderò anche lui.
Ci metto un attimo per accorgermi che sta piangendo anche lui.
Poi mi bacia.
Sento le sue labbra calde sulle mie, la sua lingua che entra nella mia
bocca.
Strano, è… tranquillizzante.
Le nostre labbra si separano, dispiaciute.
Ormai sono quasi del tutto andato, mi sento scomparire tra le sue
braccia.
< Vai pure, Saix. Ma non preoccuparti, ti raggiungerò
presto. Te lo
prometto.>
|