Fireflies ~ una notte per ricordare
Quando Red si era alzata all’improvviso interrompendo
il loro misero pasto e l’aveva presa per mano, Snow
aveva realmente pensato, anche se solo per un attimo che l’amica fosse
andata fuori di testa.
Senza dire una parola l’aveva trascinata fuori dal
rifugio che ormai era quasi una casa per loro e adesso stavano correndo verso chissà quale direzione.
Snow cercava di liberarsi dalla
sua stretta, e l’amica ne aumentava la forza.
- Si può sapere che sta succedendo? - chiese
preoccupata Snow, supponendo che lei e Red fossero in
fuga da chissà quale pericolo percepito con le sue capacità
ultrasensoriali.
Alla fine Red, intuendo che la loro corsetta improvvisata
stava spaventando realmente Snow si decise a fermarsi
e a lasciarla andare , ma disse semplicemente –
Non devi aver paura, non c’è nessun pericolo, proprio per questo
stiamo correndo-.
- Per andare dove?- ribatté Snow.
Red sorrise come non faceva da tempo – E’ una
sorpresa -.
Snow non sembrava rassicurata ma
quando Red le tese la mano e mormorò – Fidati di me – non
poté far altro che mettere da parte la prudenza ed accettare
l’invito – Solo non correre così tanto. Non riesco ancora a
tenere il tuo passo – le raccomandò e ridacchiarono insieme
La loro camminata riprese a passo più lento come da Snow richiesto, fino a che non arrivarono in
prossimità di un enorme albero, il più grande che
Snow avesse mai visto.
- Spero che tu non abbia paura di un arrampicata
– le disse Red
- Sono sempre pronta ad imparare qualcosa di nuovo –
ribatté Snow in risposta, e prima che Red si
fosse tolta le scarpe per facilitare la salita lei si era già aggrappata
al primo ramo.
Red rise sorpresa non appena la raggiunse – Ed io che
mi preoccupavo. Però è lì che dobbiamo arrivare- disse
puntando ad un grosso ramo a circa mezzo metro di distanza da loro.
Snow prese un bel respiro (per
essere la sua prima arrampicata si stava veramente dando molto da fare) e si
indirizzò dove Red aveva indicato.
Le ci vollero una manciata di minuti, rischiò di
inciampare qualche volta, e si graffiò un po’ la mano, ma alla
fine riuscì nel suo intendo.
- Ho conosciuto questo posto molti anni fa- iniziò a
raccontare Red appena arrivata al suo fianco – ero ancora una bambina, ed
anche ai tempi odiavo il mio mantello. Un mattino mi sono ritrovata sotto
questo albero ed ero terrorizzata perché lontanissima da casa.
Ingenuamente ho creduto che arrampicandomi sarei
arrivata così in alto da poter ritrovare la strada, ma finii solo per cadere
e farmi veramente male. Poi, chissà per quale motivo,ho
ritrovato questo posto, mentre girovagavo di notte-.
- Lo sai che andare in giro di notte senza dirmi niente non
è una buona idea – la rimproverò severamente Snow, ma
Red la ignorò. Scostò un paio di rami e le foglie che
ostacolavano la vista di fronte a loro e le ordinò – Guarda cosa
ho scoperto-.
Snow obbedì
all’istante, curiosa di conoscere il motivo dell’entusiasmo di Red,
e non appena vide il panorama davanti i loro occhi, si lasciò sfuggire un gemito di sorpresa e non riuscì a trattenere le
lacrime.
- Il ..- balbettava, tanta era
l’emozione – il mio castello. La mia casa-.
Non aveva mai osato sperare di poter rivedere casa sua, non
dopo che era stata costretta a scappare e aver scoperto che una spada di
Damocle pendeva sulla sua testa.
Eppure Red le aveva regalato quella possibilità e lei
era incantata come una bambina dalla visione di quel panorama. Il suo castello,
a quella distanza e a quell’altezza sembrava enormemente più piccolo
delle effettive dimensioni. A qualche kilometro da esso, che da lì
sembravano solo pochi centimetri, una vasta distesa di verde, coperto a sua
volta da un infinità di lucciole.
- Non è una cosa che capita tutti i giorni –
commentò Red alludendo al numero sorprendente di lucciole che illuminavano
il prato e rendevano il panorama ancora più incantevole.
- So quanto ti manca, anche se non lo dici. Anche se mi
sorridi e cerchi di darmi forza quando piango perché mi manca casa, e
mia nonna. Mi spiace il fatto che a volte dimentico perché per te
è così facile capirmi. Scusami-.
Snow poggiò la testa sulla
spalla dell’amica e non poté che dire – Grazie. E sappi che
rimarremo insieme finché non potrai tornare a casa-.
Quell’ultima frase portò Red a farle una
domanda, della cui risposta aveva veramente paura – E di te che mi dici?-.
- Come?-.
- Vieni a vivere con me e la nonnina!- esclamò ad un
tratto. Come aveva fatto a non pensarci prima? – Sarai al sicuro, avrai
una casa, ed..una famiglia-.
Snow, nonostante la prospettiva
che l’amica le avesse offerto le sembrava la migliore che si potesse
desiderare. Ma non sapeva seriamente come rispondere. Da un lato non voleva ferire
Red, essendo diventate l’una molto importante per l’altra; ma non
poteva di certo dirle una bugia.
- No Red, non posso- decise a malincuore.
- Hai un piano migliore?-.
- … no. Improvviserò. Red, tu sei stata e
continuerai ad essere una delle poche cose belle che mi siano successe da anni.
Tu e la nonnina siete già una famiglia per me, ed è per questo
che devo proteggervi. Starmi troppo vicino è un serio pericolo. Forse
stiamo già rischiando troppo adesso-.
- Ehi- la rimproverò Red prendendole la mano –
Stiamo insieme fino alla fine. Anche se non vivremo insieme, ti starò
vicino e ti darò tutto quello di cui hai bisogno-.
- Fino alla fine- ripetè Snow mentre si asciugava e lacrime e dava un ultima occhiata al suo castello.
Le tornarono alla mente tanti ricordi, troppi ricordi.
La sua infanzia, immagini sfocate di sua madre, i regali di
suo padre, i balli, gli abbracci di Regina ( faceva male in quel momento
pensare a quanta falsità e a quanto odio ci fosse dietro).
Snow alzò una mano verso l’alto
come a voler sfiorare quella che un tempo era casa sua, e per la prima volta
dalla sua fuga si rese conto che non vi avrebbe più potuto far ritorno.
Non si era mai fatta molte domande sul futuro, quando era
una principessa: non aveva avuto il tempo di porsi il dilemma se un gentiluomo
di un paese lontano l’avrebbe chiesta in sposa o se suo padre gli avrebbe
imposto un marito o ancora se avrebbe trovato da se il
vero amore.
Ma di certo quello sarebbe stato il suo ultimo problema.
NdA
Okay qualcosa non va in me. Premetto che il prompt “lucciole”mi è stato dato
dall’altra mia dearie, la splendida Feel Good Inc e
l’ultima cosa che avrei pensato è quella di scrivere una Red/Snow.
Cercate di capire: come pair mi
piace, ma io sono una Snow/Charming
accanita ed è strano per me uscire fuori dal mio pairing.
Però questa storia è nata.
Snow e Red hanno iniziato la loro
convivenza e Red (anche se qui non è accennato) penso si sia accorta che
nonostante la forza d’animo di Snow quello che
aveva le manca da morire ed ho immaginato che non
potesse farle altro regalo che farle vedere il suo castello in quello scenario
meraviglioso (che nelle mia mente era meraviglioso, qui è venuto un
po’ così, ma sono una frana io che ci volete fare T_T)
Ora smammo, e mi raccomando leggetevi le storie delle mie dearies Feel Good Inc & Ray08.