Amore Bianco

di SenzaPH
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Svegliarsi

 
Aprii lentamente gli occhi, vedevo mia madre su di me, mio padre e Sarah, che ci facevano tutti li?
<< Dobbiamo operarla subito! >> sbraitò un medico, la testa mi faceva male, pulsava e tutto era come offuscato, veloce e irreale << al mio tre la spostiamo: uno, due, tre >> mi sentii sollevare e adagiare su un altro lettino << ho … freddo … >> balbettai a fatica << no no la stiamo perdendo presto presto defibrillatore! >> sentii una forte scarica attraversarmi e farmi inarcare la schiena << carica a 200! >> un’altra scarica ma i miei occhi erano tanto stanchi << ti prego, ti prego non morire! Non morire proprio adesso! >> mi supplicava Kyle stringendomi la mano << ti … amo >> sussurrai sorridendogli mentre i miei occhi si chiusero pesantemente facendomi cadere in un baratro buio << Kyle? Kyle?! >> urlai disperata nel buio, mi alzai barcollando cercando una direzione << per favore, per favore svegliati, svegliati non morire ! >> sentivo la sua voce supplicarmi tra i singhiozzi, cercai di seguire l’eco delle sue parole iniziando a correre senza una meta fin quando uno spiraglio di luce non iniziò ad aprirsi irradiando la stanza e tingendola di un bianco puro, mi fermai ansimando e improvvisamente una sequenza di immagini si susseguì davanti ai miei occhi ad una velocità allarmante.
Osservai ogni fotogramma della mia vita: io da bambina, io alle medie, io al liceo, io e Sarah, io e Kyle … Io e Kyle al nostro matrimonio, io e il mio primo figlio, io e la mia famiglia, io e la mia bambina, io … investita da una BMW,
mi portai le mani alla bocca soffocando un urlo mentre le lacrime mi rigavano il viso come fiumi in piena << per favore non lasciarmi, per favore svegliati ! >>
mi supplicava Kyle disperato << Kyle!!! >> urlai con tutta l’aria che avevo nei polmoni …
 
 
Tì…
 
Tì…
 
Tì…
 
<< ora del decesso … >> sentii una signorina parlare << aspetta un momento … C’è battito … >> aprii gli occhi lentamente facendomi abbagliare da una luce bianca, osservai la stanza anch’essa bianca << è un miracolo >> sussurrò il dottore che mi levò subito il respiratore, mi voltai stringendo forte la mano a mio marito che mi osservava incredulo << hey, come butta? >> gli chiesi sorridendo << sei in coma da due anni e l’unica cosa che riesci a dirmi è “hey come butta?” >> rise lui << scusa … Ti amo, perdonami se ho dormito per cosi tanto tempo >> lui mi baciò, la barbetta grigia mi solleticò, le rughe sul suo volto mi facevano sorridere, i suoi capelli corti e ordinati mi fecero pensare che era l’uomo perfetto << non importa, adesso ti sei svegliata >>.




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