Wake me up.

di AxlCharityBip
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Wake me up.

1. Sorry. 
 

 

Ci sono quelle notti in cui proprio non ci riesci. Non riesci a dormire, nemmeno a pensare, a parlare, non riesci a respirare. Ci sono quelle notti in cui vorresti solo alzarti e farla finita, una volta per tutte. Un taglio di troppo, un proiettile dritto nel cuore, un volo dal settimo piano e finisce tutto. In un secondo. E lo sai che potresti farlo, ma ti manca il coraggio. Come avrebbe reagito Louis? Mi faceva male pensare il suo nome. No, a lui non sarebbe importato. Ma a Gemma? E.. mia madre, come avrebbe reagito? Le fans? Non potevo farlo, non potevo nemmeno pensare che per me avrebbero sofferto tutte quelle persone. Non riuscivo a immaginare la mia famiglia, i miei amici, riuniti attorno alla mia bara chiedendosi dove avessero sbagliato. Non sopportavo quel pensiero, infondo lo sbaglio ero solo io.. ero io a non essere abbastanza per questo mondo, per loro. Per tutti. Mi sollevai dal pavimento, tremante, con solo i boxer addosso. Non ricordavo nemmeno come ci ero finito a terra, a guardare le stelle che brillavano spavalde attraverso il vetro della finestra. Charlotte, dormiva beatamente sul mio letto, nuda. Qualche ora prima ero in un bar, completamente ubriaco, e faticavo a ricordarmi i dettagli di quella sera. Ricordavo le mani della biondina sul mio petto, sulla mia erezione, ricordavo la mia disperazione perché quelle mani non erano di Louis. Ricordavo il dolore al petto perché era come se lo stessi tradendo. E ricordavo la risata limpida della ragazza quando avevo urlato 'Louis' in preda all'orgasmo. Speravo che lei non lo ricordasse. Presi i miei vestiti ed uscii di corsa dalla camera di quello squallido motel in cui ci eravamo fermati, il primo che avevamo trovato. Lasciai dei soldi sul bancone, raccomandandomi che la notizia di 'Harry Styles in un motel con una ragazzina bionda' non finisse in prima pagina. 
 
- Ti ho già detto che sono obbligato a stare con lei. Non la amo.. 
- E sei anche obbligato a fare l'amore con lei? Sei obbligato a portarla a cena ogni sera? Sei obbligato a dimenticarti di me, per stare con lei? 
- Ti prego, non fare così.. 
La voce di Louis stava per spezzarsi. Gli occhi erano colmi di lacrime, ma non si azzardava a farle scendere. Era troppo orgoglioso. Camminavo avanti e indietro per la stanza, tenendomi occupato con qualche oggetto. Il mio tono di voce era spaventosamente calmo. E sapevo che lui aveva paura di perdermi, lo sapevo. 
 
I flashback del giorno prima tornavano rapidi, senza volermi lasciare un attimo di tregua. Respirai profondamente ed entrai in macchina, storcendo il naso per il forte odore di alcool, dovuto alle bottiglie vuote lasciate in ogni parte della macchina qualche ora prima. Erano le cinque della mattina ed io mi stavo avviando verso casa, sperando di non trovare Louis. Quella era anche casa sua, sì, ma speravo ardentemente che restasse a dormire da quella puttana della sua ragazza, almeno per quella notte. La voce di Ed Sheeran si disperdeva nell'abitacolo, e il sole iniziava a far capolino tra le fitte nuvole che coprivano Londra. 
 
- Se ora te ne vai, se metti anche solo un piede fuori da quella cazzo di porta, non tornare più. Mai più, Louis. 
- Harry.. 
Fu un attimo. Un attimo e presi il cellulare, scagliandolo contro la porta, mancandolo di qualche centimetro. Cosa stavo facendo? Persi tutta la mia calma apparente, iniziando a singhiozzare come un bambino, lasciando che le lacrime mi rigassero le guance, senza premurarmi di fermarle. 
 
Una fitta al cuore. Accostai la macchina davanti alla grande casa dipinta di colori vivaci, per poi scendere rapidamente e correre verso la porta. Non sapevo se qualche paparazzo era appostato lì intorno, dovevo fare il prima possibile per evitare di finire in qualche giornale. Entrai, respirando immediatamente l'aria pulita e l'odore familiare, fin troppo familiare, dei pancakes che cucinava Louis ogni mattina. Erano le cinque e mezza, perché stava cucinando? Sicuramente aveva sentito il rumore provocato dalla serratura, e allora perché non correva da me? Perché non mi baciava? Perché non tentava di sistemare le cose? 
 
- Ho detto di non tornare! Sono stanco di litigare, sono stanco di doverti vedere appiccicato a Eleanor, sono stanco di doverti aspettare ogni notte. Sono stanco! STANCO! 
Avevo urlato con tutto il fiato che mi ritrovavo nei polmoni. E lui avrebbe dovuto abbracciarmi, mi avrebbe dovuto dire che sarebbe andato tutto bene. Sarebbe dovuto rimanere con me. Per sempre. Però la vita non è un film, ed io lo sapevo bene.. Appoggiò la mano sul manico della maniglia. 'Scusa' aveva mormorato, prima di andarsene nascondendo le lacrime. 'Scusa'. 
- CHE CAZZO ME NE FACCIO DELLE TUE SCUSE? 
Avevo urlato, quando aveva chiuso la porta dietro di sé. 
E avevo continuato ad urlare e a piangere, quando mi ero ritrovato a terra, da solo. 
 
Vidi la sua testa sbirciare dalla porta della cucina, sorrideva. Aveva le occhiaie viola e profonde, il viso stanco e tirato, le palpebre sul punto di chiudersi. Non era riuscito a dormire. Eppure, sorrideva.. e lo faceva perché ero a casa.
- Non.. 
Eravamo entrambi sul punto di piangere. 
- Non riuscivo a dormire e allora.. 
Non ressi quella situazione. Abbassai lo sguardo e salii in silenzio le scale, lasciandolo lì, sulla porta, con un sorriso che stava per spegnersi, nella consapevolezza che sì, mi aveva perso. 




Writer's Corner. ©

Okay. L'ho pubblicata e già inizio a pentirmene, però dai, tutto sommato mi piace
E' una Larry, da come avrete capito, e beh era da tempo che volevo scrivere di loro due, ma non trovavo mai il giusto 'input', chiamiamolo così. 
Per chi avesse ancora le idee un po' confuse, questa storia parte dopo l'ennesimo litigio tra Loueh e Harry, ma stavolta sembra essere qualcosa di più grave. Sorrynotsorry. 
Okay, la solita idea che la gente ha è questa: Harry è quello più debole, Lou è il più forte.. non so ancora come saranno questi personaggi, ma spero di stupirvi e di non creare una storia scontata. I miei bambini, aw. Mi sto dilungando anche troppo, quindi.. fatemi sapere cosa ne pensate, alla prossima! xx

 




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