Nota: scemenzina
scritta per la Sfida 4 @ piscinadiprompt, e qui in versione editata.
Potete considerarla legata alla serie Presso fuochi di campo,
ma anche no. I ragazzi si rotolano un po' nella polvere, Thor sviolina
e Loki gliela abbuona pure :>
Slash e pseudo-incesto,
temi suggestivi.
Disclaimer
(che dimentico sempre): nope,
nada, zilch - Thor e Avengers sono di Marvel e affiliati. La
prosa è tutta mia, invece, ma questo lo sapevate già ;)
Se volete, venite a trovarmi sulla mia pagina AO3;
oltre alle traduzioni dei miei lavori, lì posto le fanfic che
EFP non accetta *sopracciglia del pervertito*
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Tutto
è lecito in guerra e in amore
Rotolano nella
polvere dell'arena, come ragazzi, in un groviglio privo di martello e
magia. Alla fine, con un grugnito e un colpo di reni, Loki rovescia
Thor sulla schiena e lo blocca. Thor potrebbe disarcionarlo, con un
po' d'impegno; invece si rilassa, dichiarandosi sconfitto.
Ansimano in silenzio
nel polverone che si posa, l'uno appiattito a terra, l'altro seduto a
cavalcioni sulle sue cosce, puntellato sulle braccia.
Alla fine Loki
sibila: «Mi hai lasciato vincere.»
«Sì» ammette
Thor.
Ha una finestra di
tre secondi per pensare che il suo carissimo non è
minaccioso quanto
vorrebbe, coi capelli tutti per aria e il viso arrossato dallo sforzo
– come se fosse stato baciato in apnea, e se questo non
è un bel
pensiero. Poi Loki incombe su di lui. Lo agguanta per il collo della
tunica, palpebre ridotte a due fessure, e scopre i denti.
«Pagherai per
quest'umiliazione. Credi che non abbia un minimo di amor
proprio?»
«Non ci ha visto
nessuno.»
«Come fai a
saperlo? Comunque non è questo il punto: volevo una vittoria
pulita.»
Thor alza le spalle
nel terriccio. «L'hai avuta.»
«No, se mi hai
lasciato vincere!»
«Non è già questa
una vittoria?» Loki corruga la fronte. «Vale
così poco, una resa
per amore? Non rinuncerei per nessun altro. Pensa a quanto potere hai
su di me.»
Loki apre la bocca,
certo per dire qualcosa di poco lusinghiero sul suo senso di
parità,
poi negli occhi gli balena una luce. Confusione, stizza e, se Thor lo
conosce, riluttante ammirazione.
Thor gli schiaffa le
mani sulle ginocchia, ridendo. «Sto diventando bravo con le
sottigliezze, vero?»
Il calore della
passione e la seduzione del potere in qualche sillaba. Ha fatto
progressi. Meriterebbe un complimento. O meglio ancora, qualche
capriola nel fieno.
Loki storce il naso,
scuote la testa e si alza, e il vento sta già abbandonando
le nubi
di Thor alla bonaccia quando Loki si risiede senza preavviso.
Più
su, stavolta; dritto sul bersaglio. È ancora irritato, ma ha
capito
il gesto. Anzi.
«Non montarti la
testa, ora» sbotta.
A giudicare dal modo
in cui si muove, l'ha apprezzato parecchio.
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