Yeah, I've been watching you all night.

di Never_lose_hope
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Alicia tremava, ma forse era solo il freddo. Così si alzò di scatto ma subito si rese conto che le sue gambe non la reggevano.  Fu uno di quei momenti abbastanza strani, quando credi di potercela fare ma ti senti crollare.  Solo a quel punto Alicia sentì una voce delicata e particolare posarsi su di lei, ‘ Lascia fare, ti aiuto io’ diceva. Una voce diversa, quasi sul punto di piangere, una voce sofferta, ma incredibilmente soffice e cristallina.  Se non vi ho reso perfettamente l’idea, immaginatevi il rumore dell’acqua che cade su uno specchio e che scivola via, il rumore nascosto del mare alla sera, ma non delle sue onde.. del suo tutto.

Alicia balzò in piedi, di scatto. Era rimasta troppo tempo a contemplare ogni minima cosa, il che era abbastanza patetico. Così s’incamminò, senza dire nulla, quasi ‘orgogliosa’ di poter proseguire ancora. Ma lui la seguì, la vedeva così fragile da non potercela fare. Alicia si restrinze in se stessa e continuò imperterrita a camminare, barcollando un po’ ma accellerando il passo per non far notare il suo evidente disagio. Ad un certo punto sentì una mano posarsi sulla sua spalla, solo a quel punto decise di fermarsi. ‘ Voglio solo aiutarti, non te ne puoi andare a giro in queste condizioni alle due di notte’ a queste parole Alicia si sentì gelare. Le due di notte ? Come era possibile ? Era stata così tanto tempo da sola su un marciapiede ? Aveva davvero sprecato ore ed ore a riflettere ? Era riuscita a non morire di ipotermia in tutto quel tempo ? Domande confuse e un po’ intrigate che si fusero generandole un gran caos in testa. A questo punto la voce proseguì ‘ Dove abiti ?’ ‘ 10 di Kensington Street’ fece lei.
Non si sa come, ma Alicia quella sera arrivò a casa sana e salva. Si ricorda solo la prima cosa che vide, dopo aver presubilmente dormito. Era il ragazzo dagli occhi verde-azzurro, il ragazzo dalla voce velata e dai capelli scompigliati. ‘Grazie’ sussurrò, ‘Di niente’ rispose lui.  Da quelle sue ultime parole Alicia aveva estrapolato un calore unico, una sensazione molto complicata che nessuno si sa ancora spiegare. Una felicità sbiadita ma molto calorosa, uno di quei momenti in cui la tua anima brucia come il fuoco. Tutto magico, tutto perfetto. Alicia riusciva già a percepire il calore delle coperte e del suo letto che necessitava un corpo da cullare. Alicia chiuse il cancello ed entrò nel giardino di casa sua, prima però, si voltò un’altra volta per vedere quella figura allontanarsi nel buio; era bellissimo.




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