Note: Storia scritta per
l'iniziativa ' Addobba
l'albero di Natale con il COS!'.
Parola: Biscotto
Warning: Fluff
Frase: Il vero messaggio del Natale è che noi tutti non
siamo mai soli - Taylor Caldwell
Fandom: Profiling
"Il vero messaggio del Natale è che noi tutti
non siamo mai soli" le disse.
Chloé annuì, intingendo un biscotto nella tazza
colma di latte.
Non avrebbe mai immaginato che, dopo l'incidente a causa del quale era
finita in coma, le cose tra lei e Rocher sarebbero cambiate in un modo
così radicale. Si erano avvicinati, molto. E,
benché dopo Hoffman avesse deciso di dare un taglio alle
relazioni sentimentali, la psicologa si era lasciata andare.
"Chloé, dove sei?" le chiese Thomas, sorridendo.
La rossa sorrise a sua volta, poi si strinse nelle spalle.
"Sono qui" rispose.
No, non c'era. La conosceva abbastanza bene da capire quando si
estraniava dal mondo per perdersi nei contorti ragionamenti della sua
mente. Sapeva quando stava male, quando aveva qualche problema...
sapeva tutto di lei, e ogni volta se ne stupiva. Perché
Chloé non era mai stata una persona espansiva, tutt'altro.
Evitava di avvicinarsi troppo alle persone per paura di soffrire. Ed
era proprio per questo, per l'effetto che la morte di Matthieu e la
perdita del bambino avevano avuto su di lei, che Thomas non aveva
voluto affrettare le cose.
Ma era lì, a casa sua, la mattina di Natale. A fare
colazione insieme a lui, dopo aver dormito nel suo stesso letto.
"Ora sei tu ad essere da qualche altra parte."
Quella frase lo distolse dai propri pensieri.
"Mi dispiace." Allungò la mano per raggiungere la sua, poi
prese ad accarezzarne il dorso con il pollice. "Pensavo a quanto
è bello tutto questo."
"Mangiare latte e biscotti?"
"Mangiare latte e biscotti insieme.
Tu, io e Lucas. Come una famiglia."
Lei, Thomas e Lucas. Una famiglia. Chloé non l'aveva ancora
vista sotto questa luce. Aveva poca esperienza diretta in materia di
famiglia, ma sapeva cosa voleva dire. E, nonostante tutto, guardando il
bambino giocare ai piedi del piccolo abete addobbato, sentiva di essere
pronta, di essere in grado di reggere.
"Non mi dispiacerebbe" affermò, stringendo un po' la sua
mano. "Provare ad essere una famiglia. Con voi."
Prima che l'ispettore potesse rispondere, però, Lucas
irruppe in cucina e, tirandolo per una manica, chiese:
"Posso aprire i miei regali, papà? Lo so che state ancora
mangiando, ma io posso cominciare?"
I due adulti si scambiarono un'occhiata divertita. Poi si alzarono e,
una volta posate le stoviglie nel lavandino, seguirono il piccolo fino
all'albero.
"Ora puoi cominciare" esclamò Rocher.
Era tanto tempo che non passava un Natale come quello. Mentre osservava
suo figlio scartare i pacchetti, strappando con forza la carta e
facendo volare via i bigliettini, Thomas si sentiva finalmente in pace,
per la prima volta da quando sua moglie era stata investita. Non
sarebbe più stato solo, Lucas non avrebbe più
sofferto per la mancanza di una figura materna. Ora c'era
Chloé con loro. Erano di nuovo completi.
Come una famiglia.
La parola a voi, miei
cari lettori: è abbastanza fluff? Ma, soprattutto,
Chloé e Thomas sono OOC?
Taaanto AU, un po' di What if? (E se dopo l'incidente, Thomas avesse
deciso di approfondire l'amicizia con Chloè piuttosto che
quella con il medico legale?) per questa schifezzuola.
Bon, per
adesso vi saluto.
Alla prossima! :)
Baci8
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