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11.12.2001
-Papà,
muoviti, altrimenti il negozio chiude!- urlai, indossai il
maglione blu e quei piccoli stivaletti rossi impermeabili
-Sono pronto arrivoo-
gridò dal bagno
-Tesoro, ti serve qualche
moneta?-
-No, mamma, ho
risparmiato apposta per comprarmi la torta da sola-
sorrisi, avvicinandomi a lei -grazie
lo stesso- l'abbraccia dandole un bacio -Papàààà,
ti vuoi muovere?- gridai di nuovo
-Eccomi.-
rise -avanti avanti
andiamo a prendere la tua torta- si voltò verso
mia madre facendole l'occhiolino.
"Sweet dreams"
un negozio di pasticceria, pieno di dolci buoni ma io mi prendevo
sempre la torta al cioccolato, la mia preferita.
-Allyson, stai attenta a
quella torta...la vedo male se continui ad agitarti.-
-Ohh avanti
papà, aumenta il passo, voglio mangiarla insieme a voi-
Arrivati a casa, tagliai la torta in tre parti, la parte più
grossa andava sempre a me, ero la festeggiata dopo tutto.
-Allora cara, cosa
vorresti come regalo?- chiese dal nulla mio padre, mia
madre a testa bassa continuava a mangiare la torta con un piccolo
sorriso sulla faccia.
-Ohh mmm..-ci
pensai seriamente e alla fine mi venne in mente -mi piacerebbe avere un gatto...ma
non un gatto normale, uno ciccione, ciccionissimo- sorrisi
-Ahahahahah un gatto
ciccione, ciccionissimo? vabbene..allora che aspettiamo...andiamo a
prenderlo- Si alzò e mise il piatto nel
lavandino
-M...maccome adesso?-
-Bhe si, quando? E' oggi
il tuo compleanno non domani, quindi andiamo ora a prenderti il tuo
gatto ciccionissimo- la mia faccia s'illuminò.
Mia madre si alzò e andò a mettersi una giacca
lunga rossa.
Salimmo tutti in macchina e fù li che guardai per l'ultima
volta i miei genitori.
11.12.2004
Zachary James Baker
l'uomo che l'11 dicembre 2004 mi rovinò la torta.
Tornata a casa, posai tutto quello che avevo in mano e
inizia a piangere.
11.12.2005
Passò
un anno dall'accaduto
che mi fece incontrare un membro degli Avenged ma tre anni
dall'incidente che cambiò la mia vita.
Come ogni solito 11 dicembre mi sveglia, presi quel maglione morbido
color blu e gli stivaletti rossi.
"Sweet dreams" solito
orario e solita signora che mi salutò.
Silenzio. Quel silenzio inaspettato mi portò a porgerle una
domanda -Mi dai il solito?-
La signora non guardò nemmeno la data, ormai sapeva che era
il
mio compleanno, abbassò lo sguardo e quasi dispiaciuta disse
-m...mi dispiace ma non c'è...è venuto poco
fà un
ragazzo e ha preso l'ultima torta..- come dire che di torte al
cioccolato ne ha tante. Tutti gli anni sono andata a prendere l'unica torta al
cioccolato, sempre tenuta via per me.
La fissai e senza dire niente uscì.
-A..allyson...auguri-
"Bene un altro
compleanno senza torta" pensai.
Davanti a me vidi una figura che riconobbi subito, la fissai e mi
incamminai per la via di casa.
-Allyson?-
mi voltai senza dire
una parola -A..Allyson
giusto? Piacere Zacky- era quasi imbarazzato,
c'aveva in mano un sacchetto con una scatola dentro.
-Si lo sò.-
-Oh bhe ahahha-
Di nuovo silenzio, io lo fissavo senza timore.
-Emm...senti questa
è per te- avvicinò il sacchetto, lo
osservai e come mio solito non dissi nulla -E' la torta al
cioccolato...-
-Perchè dovrei
accettare?-
-Perchè
dovresti rifiutare?-
-Perchè quella
torta è tua.- avevo molte altre spiegazioni.
-In verità
l'ho presa per te- sorrise
-E perchè?-
-Perchè l'anno
scorso ti ho rovinato la torta, non ho fatto in
tempo a chiederti scusa e ricomprartene un'altra che eri sparita.-
-Non importa.
Aspetterò l'anno prossimo per comprarne una.-
-No per favore
accetta...ho letto sul foglietto gli auguri di compleanno e mi dispiace
tanto, quindi accetta-
-Ma come fà a
dispiacerti così tanto se non mi conosci neanche-
-Non lo sò ma
credo che hai qualcosa di speciale-
-Oh sei veggente?-
-Se non vuoi accettare
concedimi almeno la soddisfazione di vedertene mangiare una fetta-
-Senti, non fa niente.-
cercai di andarmene ma mi afferrò per il polso.
-Per favore, vorrei
rimediare a quello che è successo un anno fa, mi
piacerebbe.....conoscerti-
Sbuffai, non sapevo che dire ma non per il semplice fatto che ero in
imbarazzo, semplicemente m'aveva stufato.
-Mhm?-
sembrava un fottuto cane bastonato.
-Va bene.-
-Ottimo, dove andiamo?-
sorrise
-Non lo sò-
Ci pensò un attimo -Mangiamola qui- prese la scatola e si
sedette sul marciapiede, mi sedetti anch'io, staccò un
piccolo
pezzo della torta e me la mangia lentamente mentre qualche passante ci
guardò male, non avevano tutti i torti, non è
normale che
due giovani, stanno seduti fuori al freddo con un tempo che non
promette bene.
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