A matter of choice

di MartinaN
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Allons-y!

Ok, ok, perdonatemi, ma avevo davvero voglia di iniziare così la mia introduzione. Questa è la mia prima storia nel fandom di Doctor Who, quindi sono un po’ nervosa. Il mio amore per questo telefilm è recentissimo, ma anche molto intenso, visto che sono riuscita a guardarmi tutti gli episodi in tre mesi e mezzo. Non credo di essermi mai appassionata tanto velocemente a qualcosa.

Bene, parliamo della storia in questione. È una breve raccolta di quattro flashfic e ha partecipato al concorso La lunghezza non importa, è come si usa l’importante indetto da PrincesMonica sul forum di EFP. Con mia grandissima sorpresa, mi sono classificata seconda! Il prompt assegnatomi consisteva nell’utilizzare come protagonisti di ogni flash questi quattro personaggi: Rory, Mickey, Harriet Jones e Ten. Ho pensato inoltre di strutturare la raccolta seguendo un tema comune, ovvero la scelta, da cui il titolo. Le pubblicherò – si spera – abbastanza rapidamente, visto che sono già complete. Oggi si inizia con Rory; la storia si colloca durante il matrimonio con Amy, quindi nella puntata 5x13. Buona lettura :)

Martina

 

 

A matter of choice

 

 

Rory Williams

 

Dicono che, in punto di morte, brevi e intense istantanee di una vita scorrano davanti ai nostri occhi. Ma ora sono certo che può accadere anche quando si è straordinariamente felici. Mi basta osservare il suo viso per ricordare ogni cosa.

Amelia Pond. Amy, con i capelli fiammeggianti, il sorriso pacato e lo sguardo combattivo. Io e lei, insieme, oggi come allora. Già da bambini eravamo inseparabili e ci seguivamo ovunque. Anzi, sarebbe più giusto dire che io la rincorrevo a perdifiato, a costo di farmi esplodere i polmoni. Non ho mai capito cosa mi abbia colpito all’istante di quella bambina. Mi raccontava di una crepa sul muro della camera e di un uomo misterioso che non aveva apprezzato la sua cucina. Mi proponeva di indossare abiti da adulto: giacche lunghe fino ai piedi, camicie stropicciate, cravatte a dir poco imbarazzanti. Mi sfidava ad intingere i bastoncini di pesce nella crema pasticcera e a mangiarli. Un vero e proprio schifo, nel caso vi interessasse. Ma il punto è che io le dicevo sempre di sì. Proprio io, l’essere umano più testardo e risoluto del mondo. Questo mi ha insegnato Amy: amare senza riserve, dare ancora prima di ricevere. Chissà, magari è proprio grazie a lei che sono diventato infermiere.

È bellissima. Lo è tutti i giorni, ma oggi è davvero radiosa e splende solo per me. Amy Pond, che tra poco diverrà la mia Amy Williams. Ed è questo, è questo il che ho sempre aspettato di pronunciare.

 





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