Let's rock

di Brett
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Un altro giorno sorge a Miami, un altro giorno in cui tutto può succedere, in cui puoi sentirti il padrone del mondo o l'ultimo degli sfigati, un altro giorno per dimostrare chi sei, per incontrare l'uomo della tua vita, per amarlo.
Intanto per Calleigh quello era un altro giorno per arrivare tardi in centrale. Aveva puntato la sveglia alle sei, come al solito, ma quando aveva visto l'orario appena sveglia erano da poco passate le nove. Ora era in macchina, tamburellando con le dita sul volante, imbottigliata nel traffico. Nella fretta aveva sbagliato ad abbottonarsi la camicetta, aveva il rossetto sbavato e nonostante si fosse fatta una doccia gelata aveva già cominciato a sudare. L'estate californiana era una delle piaghe mandate da Dio per affliggere l'umanità, una stagione troppo bella per passarla chiusa in un ufficio a lavorare fino a notte inoltrata. Il suo cellulare, chiuso dentro una borsa che era stata lanciata appena arrivata in macchina sul sedile posteriore, cominciò a squillare. Si voltò indietro per recuperarlo più in fretta possibile.
Era sicuramente Horatio per sapere che fine avevo fatto

Finalmente lo ebbe in mano e con un sorriso compiaciuto pigiò il tasto verde e se lo avvicinò all'orecchio.
-Calleigh? Dove diavolo sei?
-La voce di Ryan la prese un po' alla sprovvista.
-Sto arrivando, sono nel traffico
-Vedi di muoverti

E attaccò, senza nemmeno salutarla, senza nemmeno scusarsi dei suoi toni dittatoriali. Tipico di Ryan, era impulsivo e tremendamente indisponente. Lanciò il cellulare sul sedile accanto e adagiò la testa sul volante massaggiandosi le tempie, in quel periodo stava lavorando davvero troppo.




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