madamei2
Ciao a tutti!
Questa storia è... beh, un esperimento, ecco. Contiene una
coppia che non ho mai affrontato, una struttura che non ho mai
affrontato... e, beh, anche una sfida IC-iana che non ho mai
affrontato.
Giusto per farvi capire: è una storia MadaraMei. O
MeiMadara,
per essere precisi (Girl
rulez!).
Il punto è che il contesto
è davvero generale/vago, perché - come sappiamo-
credo
che niente di niente
potrebbe mai spingere quei due l'uno nelle braccia
dell'altra, se seguiamo il canon ufficiale.
Ho ovviato il problema con una fiction semi AU, ovvero: Mei
è la
seconda Mizukage, non la quinta... e così anche per il
Raikage
ed Oonoki; abbiamo Hashirama, Tobirama e ovviamente il caro vecchio
Madara - insomma, un balzo nel passato per alcuni personaggi, ecco. Non
ho messo l'avvertimento AU perché il mondo è pur
sempre
quello di Naruto: fatemi sapere se secondo voi è meglio
segnalarlo!
Noticina: Il tuo cuore impalato sulla mia Kusarigama non è
un
titolo che ho inventato io... ma non ricordo asolutamente DOVE l'ho
letto! se qualcuno lo sa è liberissimo di avvertirmi :)
Sono quasi sicura di aver azzeccato l'IC dei personaggi, anche
perché io
sono Sailor Erena e ti punirò in nome dell'IC!
Er, Scusate. Spero vi piaccia :)
Ciancino le bande e
bandino le ciance!
Buona lettura!
I problemi di un villaggio
maschilista
{Con
mutandoni e serenate diurne}
Gentile signor
Uchiha,
è
con profondo rammarico che siamo stati costretti a rifiutare
la Sua proposta di dichiarare guerra al Villaggio della Nuvola.
Onde evitare
ogni Sua possibile recriminazione, Le ripeto che no, il
fatto che il Raikage abbia definito gli Uchiha dei "fricchettoni dai
seri problemi di sessualità" non è ritenuto un
motivo
valido per iniziare una faida, e neanche il fatto che il fratello del
Raikage abbia rubato il sottofondo musicale della canzone tradizionale
Uchiha "Il
tuo cuore impalato sulla mia Kusarigama" e ne abbia ricavato
un pezzo rap è un motivo valido.
Cordialmente.
Hokage Hashirama
Senju.
Egregio
cretino,
sto venendo a
cercarti per dispensare calci in culo e bubblegum, e ti comunico che ho
finito tutto il bubblegum.
Regolati.
Madara Uchiha
P.S: Abbiamo
finito i bubblegum, ma portiamo le tagliatelle.
Izuna.
____
-" Hashirama
Senju, sei un uomo morto!"- Ruggì una voce
demoniaca, quattro piani più sotto. Hashirama Senju
fissò
il pavimento dal quale provenivano tonfi sordi, guardò con
preoccupazione la porta e sospirò.
-" Mito, per
favore, segna di contattare in tempi utili gli artigiani
per... mh, cinque porte nuove. E aggiungi un punto sotto alla Lista
delle Minacce di Morte. Quando arriverò a mille punti, gli
Uchiha hanno detto che mi spetterà di diritto un televisore
ventuno pollici. La Raccolta Punti delle Minacce di Madara sta dando
decisamente frutti... Izuna ha detto che le denunce per disturbo della
quiete pubblica e per diffamazione sono diminuite del trentaquattro
percento, da quando distribuiscono premi consolatori contro le
maledizioni di Madara alla gente di Konoha."-
-" Televisore?
Potremmo metterlo in bagno. Comunque, dove aggiungo la crocetta? Non ti
ha mai chiamato per nome completo.
Segno sotto Stupido
Senju morirai
oppure sotto Maledetto
Hashirama,
la tua fine è vicina? "-
-" Fai tu,
cara, tanto comunque mi spetta un doppio regalo,"- disse Hashirama
proprio mentre la porta sembrava
implodere sotto una massa di fuoco e si carbonizzava pietosamente al
suolo.
Madara fece la
sua trionfale entrata tra i fumi delle macerie, seguito
a ruota da un Izuna munito di un grosso contenitore per ramen.
-"
Buongiorno!"- Disse Izuna bonariamente.
-" Senju
idiota, ti sei appena fatto un nemico per tutta la vita,"-
sbraitò Madara, raggiungendo a grandi passi la scrivania
dell'Hokage dove Hashirama sfogliava dei documenti.
-" Credevo
fossimo già nemici,"- disse l'uomo senza neppure alzare gli
occhi, mentre Mito aggiungeva un altro punto. Siamo
a novecentosei per
Stupido Senju Morirai, pensò
allegramente.
Chissà se tra i premi c'è anche una videocamera?
-" Come osi
definirti TU un ottimo Hokage, quando non ti curi neppure del mio
beness..."-
-" Ma curarmi
del tuo benessere implica necessariamente il malessere
del resto di Konoha. Comprenderai che la mia è una scelta
obbligata."-
-" Suvvia, non
è un grosso problema. Il
tuo cuore impalato sulla
mia Kusarigama era una lagna. La
versione rap potrebbe diventare
il tormentone di questa estate."-
Izuna dispose
con una certa rapidità le bacchette sull'enorme
scrivania, una per ogni commensale, e poi aprì il
contenitore
del ramen. -" Ramen al pesce azzurro. Spero vada bene a tutti."-
-" Piantala di
essere così servile,"- sibilò Madara, poi
alzò la voce di un tono. -" Nessun essere sano di mente
cercherebbe mai di ricavare un rap da una canzone enka."-
-" Beh, quello
che conta è il pensiero,"- disse Mito, porgendo la sua
ciotola ad Izuna affinché la riempisse.
-" Appunto.
Chiunque abbia pensieri simili andrebbe sterminato."-
-" Ma Bee-san
l'ha fatto per sugellare l'amicizia tra Konoha e la
Nuvola. Condividere delle canzoni traduzionali è un ottimo
punto
di partenza per coalizzare i due villaggi."-
-" Taci,
Senju, non sono state le
tue
canzoni tradizionali ad essere
state ricoperte di vergogna. Quell'uomo è un insulto al
rap."-
Non appena tutti cominciarono a fissarlo, Mito si bloccò
perfino
nel bel mezzo di un boccone, Madara si tirò indietro sulla
sedia
e si affrettò ad agguiungere -" Non che io ascolti rap. Era per
dire."-
Hashirama
ingoiò una bacchettata di tagliatelle, chiedendosi se
anche le interruzioni maleducate contavano nella Raccolta Punti. -" In
ogni caso,
se non ho alzato una barriera di alberi intorno al Palazzo dell'Hokage
come l'ultima volta - spero che adesso ti sia chiaro che se ordino ai
miei alberi di attaccare per uccidere è
perché non
voglio averti intorno, e che non è saggio cercare di
carbonizzarli, no? E non fare quella faccia, se sei rimasto appeso a
testa in giù per due giorni prima che ti trovassimo
è
solo colpa tua. Uh, cosa stavo dicendo?"-
-" Gli stavi
parlando del motivo per il quale sono riusciti ad arrivare
qui. Oh, grazie,"- aggiunse Mito mentre Izuna le serviva la terza
ciotola (ora sapete anche che la passione per il ramen caratterizzava
tutti gli Uzumaki. Visto quante cose si imparano, leggendo questa
fiction?).
-" Giusto. Ho
bisogno di una guardia del corpo per il meeting, e ho pensato..."-
-" Quale
meeting?"-
-" Lo
Tsuchikage ha contattato i capi dei villaggi per discutere delle
nuove alleanze. E' meglio farlo in tempi di pace che a ridosso di una
guerra, senza contare che un'alleanza tra le cinque grandi nazioni
potrebbe assicurare un periodo di tranqullità decisamente
più lungo. Konoha è stata scelta come quartier
generale
dell'incontro."-
-" Se
è un incontro diplomatico, a cosa servono delle guardie del
corpo?"- Chiese Izuna.
-" E
soprattutto perché non lo chiedi a quell'inetto di tuo
fratello?"- Aggiunse Madara.
Hashirama
alzò gli occhi al cielo. -" Mi sembra ovvio che
Tobirama parteciperà, ma ho bisogno di due guardie del corpo. La
situazione all'inzio non sarà delle più
distese... specie
con il Raikage, che non ha una grande pazienza. E' la prima volta che
ci incontriamo, qualche problema sorgerà
sicuramente, almeno all'inizio."-
-" E sentiamo,
Senju,"- Madara fece rotolare le lettere del nome sulla
lingua, come se fossero un dolcetto. -" Perché proprio una
guardia dal clan Uchiha?"-
-" Il vostro
clan, più di ogni altro, ha tutti i diritti di essere
informato su quello che decido, avete contribuito a fondare il
villaggio. Oltretutto, il vostro cognome gode di molto rispetto, e..."-
-" Piantala
con le moine, con me non funzionano."- Madara
risucchiò rumorosamente l'ultimo fondo di brodo, poi
abbandonò la ciotola sul tavolo con malagrazia, alzandosi in
piedi in tutta la sua minacciosa altezza. -" D'accordo, se hai bisogno
della mia presenza per importi, e la cosa non mi sorprende, ti
farò da guardia del corpo."-
Hashirama
lanciò un'occhiata di scuse ad Izuna, come a dire che
aveva fatto tutto Madara ma avrebbe preferito di gran lunga lui. Izuna
gli fece cenno di non preoccuparsi, e poi aiutò Mito a
togliere
di mezzo le ciotole.
-"
Perché diavolo hai mandato quella lettera pomposa, comunque?
Abitiamo nello stesso villaggio."-
-" Volevo fare
le cose per bene..."- e
senza rischiare che mi mandassi a
fuoco l'ufficio, aggiunse Hashirama
nella sua mente. Aveva imparato a
sue spese che non era intelligente dire in faccia a Madara un
semplice no.
_____
-" Madara, per
favore,"-
guaì Hashirama, fermo dietro la porta oltre la quale lo
attendevano gli altri Kage.
-" Ho detto no. Non mi
nasconderò dietro dei pannelli come un verme qualunque,"-
disse Madara categorico.
-" Ma se mi
presento con le mie guardie del corpo armate fino ai denti potrei dare
un'impressione sbagliata,"- gemette l'Hokage.
-" Pensi che
me ne importi qualcosa delle tue impressioni?"-
Hashirama
sospirò, cercando di dominare l'impulso di legare
Madara col mokuton fuori dalle mura di Konoha fino alla fine del
meeting. -" Almeno lascia Kusarigama."- Un improvviso lampo di
genio lo colse, e continuò: -" lo so che con la tua arma ti
senti più sicuro..."-
-" Non
è una questione di sentirmi più sicuro.
Kusarigama è parte del mio arsenale da guerra."-
-" Ma non
siamo in guerra,"- obiettò Tobirama giustamente. -" Non
c'è bisogno di essere così teso."-
Madara
ringhiò e appoggiò con delicatezza
insospettabile Kusarigama al muro, come se fosse un bambino.
Un
mortale, metallico
bambino che aveva sterminato una serie impressionante di nemici - e che
Hashirama si era ritrovato più di una volta ad un centimetro
dalla faccia, e ancora più volte pericolosamente vicino alle
chiappe. -"
Contenti, ora?"-
Hashirama
aprì la porta, entrando nella stanza. Gli altri Kage
alzarono lo sguardo: quattro uomini incluso Mifune, il capo dei
samurai, e una sola donna, la Mizukage del Paese dell'Acqua.
L'Hokage
avvertì una specie di singulto alle sue spalle, e
lanciò una breve occhiata; Madara guardava
fisso l'unica donna della stanza, e gli occhi gli erano
letteralmente schizzati fuori dalle
orbite. Le sopracciglia di
Hashirama si sollevarono fino all'attaccatura dei capelli, e meno di un
secondo dopo l'Uchiha aveva ripreso la sua proverbiale facciata da
ninja schifato dal resto del mondo.
Non appena
Hashirama si sedette, dal nulla comparvero le guardie del
corpo degli altri capi, due o tre a seconda della scelta del Kage;
perfetto, erano già sul piede di guerra nel primo minuto di
incontro.
-" Bene
arrivato, Hokage."- Lo salutò Oonoki della Bilancia, lo
Tsuchikage.
-" Meglio
tardi che mai,"- borbottò A, il Raikage della Nuvola.
Hashirama di
preparò mentalmente ad una lunga trattativa.
____
-" Non
è andata male,"- disse Madara, sedendosi mollemente sulla
sedia di fronte alla scrivania dell'Hokage.
-" Non
è andata male? Non
è andata male?"- Sbottò
Hashirama, l'aria decisamente stravolta. -" Non so se sia stato
peggiore il momento in cui il Raikage ha distrutto il tavolo con un
pugno, o quando lo Tsuchikage mi ha accusato di voler venir meno al
patto con la Roccia e di volerla solo sottomettere (facendo
riferimento a quanto TU gli hai detto nell'unica missione al di
fuori del villaggio nella quale mi sono azzardato a mandarti ), o
quando
tu e Tobirama siete balzati sul tavolo e con voi tutte le guardie
dei Kage e avete cominciato a combattere."-
-" Avevo
avvertito un chiaro intento omicida. Ho cercato di salvarti, Senju."-
-" Intento
omicida? Ma Mifune - san si era limitato a starnutire...!"-
-" Okay, non
è andata di certo bene,"- disse Tobirama il
Pragmatico (glissando abilmente sul fatto che anche lui aveva seguito
Madara nel suo illogico attacco), -" ma i Kage sono ancora tutti qui.
Si può riparare
domani, nessuno sembra voler tornare indietro e giocarsi la
possibilità di un contratto di alleanza sicuro, specie se
gli
altri capi dei paesi restano. Nessuno vuole essere tagliato
fuori, in caso di una guerra."-
-" Ecco,
domani,"-
disse Hashirama febbrilmente. -" Madara, domani ti
proibisco anche solo di accennare ad una minaccia verso uno
qualunque
degli altri capi. Niente Kusarigama, niente sharingan, niente di
nie..."-
Hashirama non
potè sentire la piccata risposta di Madara,
perché proprio in quel momento un discreto bussare li
interruppe.
-"
Permesso?"- Fece la voce sconociuta dietro al porta.
L'Hokage
lanciò una breve occhiata interrogativa a suo fratello, poi
diede il suo consenso ad entrare.
La Mizukage,
Mei Terumi a quanto Hashirama ricordava, entrò nel suo
ufficio. -" Hokage-sama, vorrei parlare con lei."-
-" Domani..."-
cominciò Hashirama, anche se sembrava che ormai fosse
l'unica parola che riuscisse a dire.
-" Lo so, ma
vorrei parlare in un ambiente un po' più tranquillo."-
Hashirama
cercò di metter su la faccia più bonaria del suo
repertorio, ma con la coda dell'occhio colse Madara mentre attivava lo
sharingan e si affrettò a dire: -" vuole scusarmi solo un
momento,
Mizukage-sama?"-
La donna
annuì, uscendo con un inchino. Madara non le tolse gli occhi
di dosso.
-" Cosa ti ho
detto?"- Sbottò Hashirama al suo indirizzo. -" Niente
minacce verso..."-
-" Non
è una minaccia, stupido Senju. Stavo solo guardando."-
Quell'ultima
frase fece accendere una lampadina nella mente di
Hashirama, e allora fissò l'Uchiha con la sua peggior aria
di
disapprovazione. -" Madara, non mi piace neanche il fatto che usi la
tua abilità oculare per spiare sotto le vesti della gente,
men
che meno de..."-
-" Spiare
sotto le vesti della gente? Lo sharingan non può farlo,
è il byakugan che ha quell'abilità."-
-" Il byakugan
ha QUALE abilità?"-
Madara
ghignò. -" Già, ha quella abilità.
Mi
auguro per te che Mito indossi mutandoni di lana quando passa davanti
ad Hiashi. O Hizashi, uno dei due."-
-" Ora capisco
perché hanno sempre il byakugan attivato quando
Mito passa davanti a loro,"- borbottò Hashirama. -" A costo
di
farle mettere le mie mutande..."-
-" Quando la
pianterai di farneticare, farai entrare quella povera donna? Guarda che
da fuori si sente tutto."-
Hashirama mise
su una faccia di puro orrore ( la Mizukage l'aveva
sentito farneti... parlare delle mutande!) e si schiarì la
voce.
-" Può entrare."-
Lei
entrò immediatamente, confermando l'ipotesi di
Hashirama che dall'altro lato della porta si sentiva perfettamente
qualunque cosa si dicesse nella stanza.
Argh.
-" Spero di non disturbare, "- cominciò la donna. -" Come
dicevo
prima, vorrei parlare con lei del mio progetto in un'atmosfera
più tranquilla."-
-" Quale
progetto?"-
-" Sei proprio
uno zotico, Senju. Falla almeno accomodare,"- intervenne
Madara, che dalla faccia se la stava godendo; Hashirama si
affrettò a far cenno alla Mizukage di sedersi.
-" Hum,
è una questione abbastanza... tecnica. E
delicata,"-
provò a dire la donna, lanciando una breve occhiata
all'Uchiha;
lui, che sotto sotto era un gran bastardo, si accomodò alle
spalle di Hashirama con aria strafottente, ignorando il tentativo della
Mizukage di suggerirgli di uscire.
-" Siamo
tutt'orecchi."-
Lei
sospirò, gli lanciò un'occhiataccia e
iniziò a
parlare. -" Ho intenzione di costruire un ponte che colleghi il Paese
dell'Acqua al resto delle nazioni. Kiri è un villaggio
completamente isolato, e fino ad adesso non abbiamo avuto contatti con
altri paesi. Sono qui principalmente per convincere gli altri Kage, lei
incluso, della mia idea. Un ponte è la soluzione
più rapida ed efficace
per migliorare i trasporti, i commerci e anche i legami tra i nostri
villaggi."-
-" Un ponte,"-
disse Hashirama pensieroso. -" Non è una cattiva
idea. Ma il villaggio più vicino alla costa è
Ame, e..."-
-" Il
Villaggio della Pioggia è sotto la mia giurisdizione,"- lo
interruppe. -" La mia idea gioverebbe anche a loro. Fino ad adesso i
commerci sono stati piuttosto scarsi, e i dazi doganali troppo alti. Il
commercio è quasi nullo tra la Terra del Fuoco e la mia
nazione.
Dai miei informatori, so che ad Ame la situazione è
considerata troppo statica, quasi insostenibile - un ponte potrebbe
risolvere in parte i problemi."-
-" D'accordo.
Ma per quale motivo ha voluto parlarne con me?"-
La Mizukage
sorrise in maniera inquietante. -" Oh, beh, sarebbe meglio se un uomo
rispettato
come lei appoggiasse la mia idea. Specie per convincere lo Tsuchikage e
il Raikage. Dubito che Mifune-san si opporrebbe."-
-" Ma un
accordo al di fuori del meeting..."-
-"
Già, un accordo al di fuori del meeting è un
suicidio
diplomatico,"- disse Madara con insospettabile padronanza di
linguaggio. -" Non credo che gli altri capi sarebbero contenti di
sapere
che l'Hokage e la Mizukage firmano accordi segreti."-
-" Non
più felici di sapere che la Foglia e la Terra hanno
già provato ad accordarsi,"- rispose la donna con un sorriso
tutto denti -" E poi non c'è bisogno di firmare nulla. Siamo
solo due persone le cui menti viaggiano sullo stesso binario."-
Tobirama
alzò un sopracciglio, mentre l'Uchiha lanciò uno
sguardo di fuoco all'Hokage; Hashirama imprecò mentalmente:
Oonoki non era stato
molto intelligente nel comunicare al mondo che c'erano già
stati
contatti tra di loro - e non erano andati a buon fine, oltretutto. Il
Raikage aveva cominciato a fumare dalle orecchie quando aveva saputo
che l'idea del meeting dello Tsuchikage derivava proprio da quel patto
sfaldato. Poi aveva sfondato il tavolo con un pugno per sfogarsi, ma
quelli erano
dettagli (meno male che
Hashirama aveva l'arte del mokuton e in caso di
necessità poteva fornire legna, o tra Madara e
l'iroso capo nella Nuvola sarebbe stato costretto a disboscare la terra
intorno Konoha.) .
-" In ogni
caso, servirebbe il via libera di tutti i Kage,"- obietto il Senju.
-" Veramente
no. L'unica terra direttamente collegata sarebbe quella del Fuoco. Di
fatto mi serve solo la sua approvazione."-
Tobirama,
rimasto in silenzio fino a quel momento accanto alla
finestra, obiettò: -" veramente bisogna convincere i
cittadini di
Ame, prima di ogni altra cosa."-
-" Oh, non
sarà un problema,"- comunicò
Mei convintissima. Si coprì la bocca con una mano,
fece un
risolino e
trillò: -" Andrò a letto con ogni operaio del
luogo, se
sarà necessario."-
Dopo quelle
parole, un silenzio opprimente scese nella stanza. Hashirama si
strozzò con la saliva. -" Mizukage-sama... non mi sembra il
c-caso..."-
-" Oh, Dio,
è il villaggio più maschilista nel quale mi
sia mai capitato di entrare,"- gemette Mei Terumi, come se non fosse
stata lei a dichiarare a tutti i presenti di essere una donna di facili
costumi. Sembrava parecchio pentita del suo infelice scherzo. -" Ovviamente non ho intenzione di
andare a letto con tutti
loro."-
-" Solo con i
carpentieri?"- Suggerì Tobirama, e Madara gli
alzò il pollice in segno di approvazione.
-" Non... no,
nessuno,"- borbottò infelicemente la Mizukage.
Hashirama
parve riacquistare il controllo di sé con molta
fatica, e sempre con enorme fatica cercò di dire qualcosa di
intelligente. -" Potrei approvare... ovviamente non quello
che lei ha detto dopo. Cioè,
quello che ha detto prima di... uh,
correggersi. Insomma, l'idea in generale non è... l'idea del
ponte, sto dicendo, non mi
oppongo. Per il resto... beh, se lei vuole davvero - è una
sua
scelta, immagino, e... gh."-
-"
Sì,"- disse la Mizukage con voce fredda. -" Direi che i
mezzi
con i quali intendo convincere i cittadini di Ame a costruire il ponte
siano una mia scelta. Il precedente
Mizukage ha dato un'immagine
sbagliata della Terra dell'Acqua, e vorrei darne una migliore. Non
siamo solo un gruppo di marinai che vivono di quello che riescono a
pescare."-
-" Certo che
no, vedo che anche la prostituzione frutta bene,"-
bisbigliò Madara. L'Hokage inorridì nel sentirlo
e
girò il capo di centottanta gradi per fulminarlo. Ci mancava
solo la lingua lunga di quell'idiota di un Uchiha.
-" Dio, Senju, sei
spaventoso. Non sarai mica posseduto?"-
-" Madara,
TACI."-
-" E' normale
che faccia così?"- Chiese Madara a Tobirama, il
quale ingoiò un groppo di saliva con aria piuttosto
angosciata.
-" Voglio dire, non è normale una simile
mobilità
del collo. Un esorcista credo sarebbe..."-
Hashirama
ringhiò, scrocchiando le vertebre mentre tornava a guardare
dinanzi a sé.
-"
Mizukage-sama, la sua è un'ottima idea. Approvo
completamente."-
La donna, che
stata cercando discretamente di allontanarsi dalla
scrivania senza mostrare troppo orrore, alzò il capo
sorpresa e
sorrise. -" B-bene, Hokage sama. Però credo che il suo
sottoposto abbia
ragione, non sarebbe il caso di... ecco... uh. Voglio dire, grazie. "-
____
Alla fine, la
proposta della Mizukage era stata accolta senza
particolari problemi. Certo, il Kazekage aveva fissato la donna di Kiri
per qualche momento, e una piccola parte di Hashirama era morta quando
aveva chiesto " E come intende convincere i cittadini di Ame a
costruire il ponte?"-
La Mizukage
però, aveva reagito benissimo. -" Ho in mente diverse
argomentazioni validissime,"- si era limitata a dire.
In fondo agli
altri Kage poco importava del ponte, dato che non li
coinvolgeva direttamente, quindi avevano lasciato correre;
perfino Madara era rimasto in silenzio durante tutto
l'incontro.
Quando alla
fine Hashirama si era ritirato nelle sue stanze, aveva con
sé
il rotolo della Mizukage e un primo abbozzo di contratto tra i cinque
paesi, quindi non si poteva dire che la giornata fossa stata sprecata.
-" Sei troppo
ottimista, Senju,"- borbottò Madara. -" Il patto
tra i paesi si può riassumere con non
pestare i piedi a me che
io non li pesto a te. Cosa che facevamo
anche prima. Non abbiamo
risolto un cazzo."-
Però
Hashirama era impavido e si limitò ad ignorarlo,
sgranocchiando cracker nel suo ufficio mentre Madara gironzolava come
un mendicante, lamentandosi e rendendosi, in generale, una presenza
fastidiosa.
Che non
si dica che Hashirama non era un uomo paziente. Anche quando
non riuscì più a sopportare le lagne dell'Uchiha
e lo
spedì fuori a cavallo di un tronco sbucato fuori dal
pavimento, l'Hokage continuò a complimentarsi con
sé
stesso per la sua proverbiale pazienza; in effetti con Madara due erano
le possibilità: o accettavi il suo modo di essere
così
snervante, o ti trasformavi in un maniaco omicida.
Ovviamente, il
fatto che il tronco sul quale era legato Madara
sfondasse la parete principale della casa dell'Uchiha facendo
crollare la costruzione su sé stessa - e seppellendo di
fatto
Madara sotto una coltre di travi e chiodi - non era una prova che
Hashirama fosse diventato un maniaco omicida.
Neanche un po'.
Il
terzo giorno di meeting fu il decisivo, e alla fine della
giornata il rotolo con i simboli dei cinque villaggi venne
distribuito tra i Kage.
-" Finalmente
se ne vanno,"- bisbigliò Tobirama, -" non avrei
sopportato ancora per molto le occhiate della segretaria del Raikage.
Quella Darui non mi piace. Mi guarda con cupidigia."-
-" Non
preoccuparti, Tobirama, è attratta solo dal tuo
femminile boa di piume,"- rispose velenosamente Madara, il che
gli fece guadagnare una tallonata sull'alluce piuttosto dolorosa. -"
Penso sia difficile trovare struzzi nel suo paese."-
Proverbiale pazienza, si
ricordò Hashirama sorridendo in maniera
inquietante agli altri Kage, mentre dietro di lui le sue due guardie
del corpo cominciavano a picchiarsi. Ricordati
della tua proverbiale
pazienza.
Fu solo alle
cinque del pomeriggio, quando Hashirama si avviò
con le sue zoppicanti ed acciaccate guardie verso la sua
residenza, che la voce della Mizukage li raggiunse.
-" Sarebbe
possibile rubarle Uchiha-sama per un minuto?"-
Hashirama si
girò, guardandola interrogativamente. -" Uh, Uchiha-sama?"-
-"
Sì."-
-" Beh, non ho
obiezion..."-
Madara, che
non aveva proferito parola, avanzò di un passo con aria
strafottente. -" Di sicuro non ho bisogno del TUO permesso, Senju.
Andiamo."-
Hashirama li
guardò allontanarsi, due sagome stagliate contro la
luce morente del sole; beh, una sembrava un abete ambulante e l'altro
un grosso gorilla, ma l'immagine era comunque poetica.
Cercò di autoconvincersi nel vedere la poesia. Ci
provò davvero.
Tobirama
obiettò -" ... non ti
sembra che siano piuttosto ridicoli, insieme? E dire che la Mizukage
è piuttosto carina, tolti gli improbabili capelli."-
Hashirama
gli lanciò un'occhiataccia -" Cogli la poesia, Tobirama. Cogli
la poesia."-
____
Madara non
aveva idea di cosa volesse dirgli la donna, ma in ogni caso
non aveva davvero intenzione di ascoltare. Il portamento altezzoso
della Mizukage suggeriva chiaramente che era un tipo di donna molto
sicuro di sé, e in effetti Madara aveva avuto l'impressione
che
lei li guardasse sempre con una certa aria di superiorità.
C'era anche da
dire che aveva un seno che faceva tranquillamente
provincia: generalmente una persona fiera guarda gli altri dall'alto
del suo naso ma la Mizukage, forte della sua caratteritica, dava
l'impressione di guardare le gente dall'alto delle sue tette.
Poppe no jutsu!, strillò
una voce nella mente di Madara, molto simile a quella di quel perverso
di Bee.
Gh. Quell'uomo
era un insulto a tutti e cinque i sensi.
Madara si rese
conto solo in quel momento che la Mizukage aveva
continuato a berciare ininterrottamente da quando avevano cominciato a
camminare, anche se non poteva essere più palese che lui non
la
stesse affatto ascoltando. Certo che doveva essere proprio dura di
comprendonio.
Madara
trovò una panchina e si sedette, e Mei Terumi - o Meru
Terimi, o Tei Merumi, non gli era molto chiaro il suo nome - fece
immediatamente lo stesso; l'Uchiha dovette con tutte le sue forze
reprimere l'idea di balzare nuovamente in piedi per vedere se lei
l'avrebbe ancora imitato.
-"
... è esattamente questo: un'unione tra i villaggi.
Dato che il mio è isolato, e dato che le risorse della mia
terra
non sono paragonabili a quelle di Konoha, sarebbe davvero... perfetto
se venisse inviato un ambasciatore, così da..."-
La nebbia in
cui era avvolta la mente di Madara si schiarì alla menzione
della parola "ambasciatore".
-" Che cosa?"-
-"
Oltrettuto.... oh. Che cosa cosa?"-
-"
L'ambasciatore. Chi ha parlato di ambasciatori?"-
-"... l'Hokage
non le ha detto niente?"- Chiese Mei scioccata.
-"
C'è qualcosa che devo sapere?"-
Ringhiò Madara.
-" Oh, beh.
Uh, non lo so. Hashirama-sama mi ha lasciato carta
bianca sul ponte, e io ho solo pensato che sarebbe
stato meglio che
anche qualcuno da Konoha supervisionasse i lavori. L'Hokage mi ha
suggerito, dato che per lui allontanarsi per lunghi periodi
è impossibile, di scegliere un inviato dal clan Uchiha, che
è appunto..."-
Era successo
durante il meeting, poco ma sicuro. Madara aveva
dormito per gran parte dell'incontro ( la sua nuova
attività preferita
era dormire con gli occhi aperti, cosa che Izuna trovava assolutamente
angosciante), e quel bastardo di Hashirama aveva osato appofittarne.
Come gli era venuto in mente di poter disporre dei suoi Uchiha
così liberamente? Praticamente ne aveva fatto merce di
scambio!
Madara balzò in piedi, seguito dalla donna che
però
sembrava solo stupita, e scattò in direzione del palazzo
dell'Hokage.
Se
quel bastardo pensa che io lo lascerò usare un
membro del mio clan come tappabuchi per...
-" Dove sta
andando?"-
-" Devo andare
in un posto,"- sputò Madara e, come per un
ripensamento e memore dell'ultimo pizzico di galanteria rimastogli
che imponeva di non lasciare una donna da sola senza
spiegazioni,
aggiunse: -" parleremo dopo. Ora, fuori dai piedi."-
Che vi dicevo?
Galanteria.
[Continua]
Note:
Cosa
vorrà fare Madara? Mei andrà a letto con i
carpentieri? E, cosa più importante di tutte: avete notato
la
profonda ironia riassunta nell'immagine mentale di un Uchiha al quale schizzano
gli occhi fuori dalle orbite?
A presto con
la seconda parte! Grazie per essere arrivati fin qui, spero che
rimarrete con me!
E.
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