11.12.2005
"Sweet Dreams" una
pasticceria molto bella.
L'unica mia preoccupazione era che Allyson fosse già andata
a comprare la torta.
-M..mi scusi-
dissi
-In cosa posso esserle
utile?-
-Avreste una torta? Torta
al cioccolato?-
-Si...ma non posso
vendergliela, sà è per una persona che
compie gli anni e viene sempre a prenderla il giorno del suo
compleanno, dato che di torte al cioccolato non ne faccio arrivare
tanto, giusto una per lei, non posso vendergliela.-
-Allyson?-
esitai
-Si-
-Senta, l'anno scorso le
ho fatto cadere la torta e sembrava che se
l'era presa come se per lei quella torta fosse un regalo...un tesoro.-
-Lo è-
-Come scusi?-
-Per lei quella torta
è importante.-
-Mi può
spiegare?-
-Io non conosco molto
Allyson, però....quattro anni fà
lei e i suoi genitori fecero un incidente....frontale con camion, lei
sopravisse mentre i suoi genitori...bhe morti sul colpo, venivano
sempre, ogni anno, lei e suo padre passavano qui a comprare la
torta...torta al cioccolato e poi tornavano a casa per mangiarla
insieme.-
Quel racconto mi mise i brividi.
-O..ora capisco...-
misi sul bancone 100 dollari, la commessa mi
guardò sbalordita -Li
accetti e per favore mi dia quella torta
al cioccolato-
La signora non esitò più e me la
consegnò, ringrazia ed uscì.
Eccola. Era lei ne ero sicuro, aveva un maglione blu e stivaletti
rossi...se non sbaglio li indossava anche l'anno prima. Non era molto
alta, aveva lunghi capelli neri e piccole lentigini sulle guance e
sopra il naso.
La vidi entrare ma subito dopo dieci minuti usci con la faccia neutra e
fu in quel momento che la fermai.
"Non lo sò ma
credo che hai qualcosa di speciale"
Effettivamente per me era così, prima o dopo aver saputo
dell'incidente per me era così, quella ragazza,
così
misteriosa e così nel suo mondo, non mi metteva paura anzi
mi
incuriosiva, volevo sapere tutto di lei e in qualche modo ci sarei
riuscito. Oltre al fatto che...bhe compieva gli anni il mio stesso
giorno.
-Bhe...ti piace?"
domanda stupida, troppo stupida ma per cominciare un discorso si inzia
così.
Lei annuì e basta...ok non è il modo per
continuare una conversazione..
-Allora...Allyson...a
quanto pare facciamo gli anni insieme- lei mi
guardò con una faccia da "maddai?" capitan ovvio..
-Brr fa freddo-
lei annuì di nuovo -Oh
insomma mi dici qualcosa invece di annuire e basta?-
-Non sò cosa
dirti.-
-Per esempio come mai
ogni anno vieni qui- non sapevo se era un tasto
da non schiacciare...fatto sta che io lo schiaccia....e alla grande.
Finì la torta e si alzò per andarsene -Grazie per la fetta, ciao-
-Hei aspetta..-
un pò impacciatamente mi alzai e mi misi accanto a lei
-Cosa vuoi ancora?-
-Bhe non sarei un
gentiluomo se non l'accompagnassi a casa Lady- sorrisi
-Non importa puoi anche
tornare a casa-
Ok era speciale ma sapeva sempre come rispondere, sembrava...non
sò...apatica?
-E io insisto ad
accompagnarla- ribadì, lei non disse
più nulla e continuammo a camminare.
Arrivati davanti al portone -Una
ragazza gentile inviterebbe a salire
il ragazzo che le ha offerto una torta e accompagnata a casa-
-Allora, io non ti ho
chiesto di offrirmi niente ne tantomeno di
accompagnarmi, quindi ciao. E non sono una ragazza gentile.-
mi chiuse
la porta in faccia...dire di esserci rimasto dimmerda è dire
poco. Rimasi qualche secondo fermo in attesa che ci ripensasse e mi
aprì.
"click" oh finalmente aveva aperta, non resistivo al freddo -Dai entra.-
-Grazie-
-Non ringraziare lo
faccio solo per sdebitarti e "ringraziarti"-
La guardai e salimmo al suo appartamento, era addobbato di quadri e per
terra c'erano delle fotografie scattate con una Reflex sparse.
Non esitai a chiedere -Fai
la fotografa?-
-Si.-
-Oh e per che agenzia
lavori?-
-Io non lavoro per
nessuna agenzia. Faccio foto e le vendo tramite internet.-
-Capito, quindi non
lavori eh...un qualcosa in più su di te- risi
-Sei venuto qui per
prendere una cioccolata calda o per sapere tutto su di me?-
-Veramente il mio intento
era scoprire qualcosa in più su di te, ma non mi dispiace
una cioccolata calda-
Mi fece sedere e mi portò una tazza. Non diceva nulla, se ne
stava in silenzio seduta a sorseggiare quella cioccolata, che ragazza
misteriosa e fottutamente apatica.
Mi accorsi che il suo maglione aveva un buco -Hai il maglione bucato-
-Fa niente-
-Non vuoi farlo
aggiustare?-
-No, non importa, va bene
anche così, tanto lo metto solo il giorno del mio compleanno.-
Silenzio..
Presi coraggio e gli dissi -Senti....io
non volevo farmi gli affari
tuoi, però....sò cos'è successo alla
tua
famiglia...e volevo dirti che mi dispiace-
Il suo sguardo sembrava più duro aprì la bocca
per dire qualcosa ma a quanto pare non preferi non dir nulla.
Nonostante non la conoscessi, mi avvicinai a lei e cercai di attirare
il suo sguardo
-Non mi va di parlarne-
-Puoi farlo con me-
-Ho detto CHE NON MI VA
DI PARLARNE.- urlò, evidentemente avevo
schiacciato troppo quel tasto che lei era esplosa.
-S...scusa-
Lei si alzò e si diresse nel bagno dove si sentiva lontano
un
miglio che stava piangendo quando tornò i suoi occhi erano
rossi, come se avesse fumato una canna, preferì non dire
niente
e aspettare che fosse lei a fare il primo passo.