Alla fine, anche quella puttana, l'aveva abbandonata.
Poteva andare a fanculo.
Terry Weedon era accovacciata sul bracciolo della sua poltrona e, dopo tanti anni, le lacrime ricominciarono a sgorgare copiosamente dai suoi occhi. Voleva avere Robbie accanto a lei, ma non era più possibile. Krystal l'aveva lasciato annegare. Quella stronza.
-Terri.- una voce cauta chiamò il suo nome. Stordita, ci impiegò alcuni minuti a voltare il suo sguardo.
Kay la fissava. La signorina Bawden si era decisa a tornare.
-Terri...- ancora. Cosa pensava, quella stronza? Che chiamando il suo nome, si sarebbe aggiustato tutto? Che Robbie avrebbe cenato, quella sera, con lei?
-Cazzo vuoi, Kay?- chiese aspra, fissandola dritta negli occhi.
-Terri, mi dispiace molto...- cominciò l'assistente sociale tirando fuori, dai suoi pantaloni neri, un fazzoletto di pizzo bianco.
Perché, cazzo, Kay piangeva? Non erano neanche i suoi figli. Brutta stronza ipocrita!
-Vaffanculo, Kay.- avvampò. Non voleva ascoltare le sue false lacrime.
Kay, che ormai era avvezza a sentirsi apostrofare in questo modo da Terri, non ci fece caso.
Invece, si avviò verso la tossica raccolta nel bracciolo della poltrona.
Inciampò in qualcosa, ma ben decisa a non vedere cosa fosse, si accostò, in ginocchio, ai piedi della poltrona color marrone. Alzò gli occhi, vide la grigia e macchiata maglietta di Terri, e poi incontrò i suoi occhi.
-Che cazzo fai?- le domandò Terri. sentendo le braccia di Kay che si cingevano alla sua vita ossuta.
Un abbraccio caldo.
Il lieve tepore di Kay le inondò il corpo, sentì le orecchie andare a fuoco e il collo bruciare... sentì che doveva lasciarsi andare, che doveva ricambiarlo.
Forse non era stata abbandonata da tutti. |