Transformers e l'occhio di Odino

di dragon_queen
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Dopo aver ricevuto le varie informazioni sulla missione, il gruppo composto da Autobots e Sleipnir si diresse a tutta velocità verso la città natale dei tre ragazzi. Solo con la cittadina all'orizzonte Kate, Matt e Will capirono cosa voleva dire Optimus con “il passaggio lo scegliamo noi”. Si stavano dirigendo verso la vecchia base degli Autobots, quella sotto la collina.

I bracciali, ancora ai loro polsi, emisero il familiare fischio quando varcarono la porta della base. Le luci si accesero e i tre riconobbero gli ambienti che avevano dato loro rifugio per tutta quella fantastica estate di quattro anni prima.

Mentre Red Alert faceva ripartire il sistema operativo, Optimus volle vedere i tre ragazzi da solo.

-Bene, questa è la volta decisiva. Siete sicuri di farcela?- chiese il robot.

-Optimus, ci siamo addestrati quattro anni per questo momento e non ci tireremo indietro proprio adesso- rispose Kate.

-E poi dove andreste senza di noi?- intervenne Matt.

-Questa missione è pericolosa e non voglio che vi succeda niente-

-Non temere. Certo, non potremo competere direttamente con le armi Decepticons, ma abbiamo degli assi nelle maniche-

-D'accordo. Allora dobbiamo studiare un piano-

 

Nel giro di un paio d'ore tutti i sistemi furono nuovamente operativi e, di conseguenza, anche il portale per il trasporto veloce.

-Red Alert, tu rimani qui a supervisionare la missione- ordinò Optimus.

-Lee, rimani anche tu- disse Kate.

-Bene- rispose lei.

-Optimus, per me potete andare quando volete. Il sistema è ripartito e il teletrasporto è pronto per essere usato- disse invece Red Alert.

-Perfetto. Autobots, Sleipnir, è il momento di cancellare Megatron e i suoi dalla storia di questo pianeta-

 

-Shockwave, hai già individuato un'altra zona su cui scagliare la mia glaciazione?- domandò divertito Megatron, in piedi dietro il puntatore del cannone.

-Potente Megatron, ha già totalmente congelato il Sud America e l'est Europa, direi quindi che potreste concentrarvi sul continente asiatico-

-Ottima idea-

Prima che potesse schiacciare il bottone d'accensione giunsero Cyclonus e Soundwave.

-Signore, abbiamo un problema-

-Che genere di problema?-

-Gli Autobots sono qui. Stanno per varcare le soglie della città-

-Dobbiamo impedirgli di arrivare al cannone. Devono essere fermati-

 

Il gruppo di robot e soldati si ritrovò in una distesa innevata. Ricordava loro il Polo Nord, ma là faceva molto più freddo. Davanti ai loro occhi, quasi invisibili a causa della foschia, sorgevano le antiche rovine, all'apparenza, di una cittadella.

-Questi devono essere i resti della mitica Asgard- disse Kate.

-O almeno quello che credono fosse Asgard-

-Megatron deve trovarsi là-

Davanti ai loro occhi si alzavano alte colonne, le quali erano quasi tutte frammentate. Le uniche due integre erano quelle che delimitavano una sorta di ingresso. Il gruppo però non riuscì neanche ad attraversarlo, in quanto furono improvvisamente investiti da una pioggia di laser che arrivarono dall'alto. Alzarono gli occhi e videro arrivare in volo i Decepticons.

-Kate, al riparo!!- gridò Optimus, facendo scudo con il suo corpo.

-Sleipnir, dietro le colonne!!- ordinò la ragazza e i soldati obbedirono.

-Che possiamo fare noi?- chiese Matt una volta nascosti.

-Contro quei robot niente- intervenne Carter.

Un colpo sfiorò di poco il loro nascondiglio.

-Qui siamo d'intralcio. Dobbiamo trovare il cannone e distruggerlo- disse la ragazza.

-Non so se l'hai notato, ma Megatron non guida l'attacco. Sicuramente è rimasto a guardia dell'Occhio di Odino- aggiunse Will.

-Non ci avevo pensato- si disse lei.

I restanti Sleipnir si guardarono, avendo probabilmente avuto la stessa idea. Fu Garcia a prendere la parola:

-Capitano, facciamolo. Andiamo verso il cannone. Noi creeremo un diversivo, mentre voi tre occupatevi dell'arma-

-Non posso chiedervi questo-

-Ma lei non ce lo sta chiedendo, siamo noi che ci stiamo offrendo volontari. La salvezza del mondo dipende da noi. Penso che ogni soldato desidererebbe un momento di gloria così, anche se potrebbe essere l'ultimo- concluse Parker.

Kate non sapeva che dire, ma vedeva che i suoi uomini erano decisi.

-D'accordo, facciamolo-

Con estrema prudenza, di colonna in colonna, il gruppo riuscì ad attraversare incolume il campo di battaglia, sino ad accedere alla cittadella. Proseguirono tra le rovine, senza incontrare nemici. Ad un tratto l'auricolare di Kate gracchiò:

-Capitano?-

Era la voce di Lee.

-Ti ascolto-

-Red Alert ha scoperto una cosa importante riguardando gli schemi del cannone. Una volta che viene distrutto, l'effetto del congelamento finisce automaticamente-

-Bella notizia. Grazie Lee-

-Avete sentito?- disse la ragazza rivolta ai compagni.

Gli altri annuirono.

-Bene, allora buona fortuna e che il favore di Odino sia con voi- concluse Kate.

Dopodichè il gruppo si divise.

 

Carter, Parker e Garcia si diressero verso la roccaforte dal basso, mentre Kate, Matt e Will la circumnavigarono dall'alto.

Si affacciarono da una delle crepe del soffitto, proprio sopra il salone centrale e lì trovarono quello che stavano cercando: il cannone, sorvegliato però dai vigili occhi di Megatron e Shockwave.

-E' un problema tenere testa anche solo a Megatron, figuriamoci a due Decepticons insieme- commentò Matt preoccupato.

-Per questo dobbiamo riuscire a fare il più in fretta possibile- rispose la ragazza.

All'improvviso, a tutti e tre, una specie di scossa attraversò loro il braccio e la mano sinistri. Abbassarono lo sguardo e notarono che Shockwave, attraverso un computer, stava riattivando il cannone e reimpostando una zona-bersaglio.

-Se non interverranno subito sarà tardi- si disse Kate, pensando ai tre compagni.

Come se l'avessero sentita, si udirono degli spari e la corrente andò via di colpo.

-Ma che diavolo succede?!?- sbraitò Magatron.

-Qualcuno deve aver staccato la corrente ai computer e senza di questi non posso completare la ricarica del cannone- gli rispose Shockwave.

-Che cosa stai aspettando, allora? Vai a ripristinarli!!- continuò ad insultarlo Megatron.

Il robot prese ed uscì, senza parlare.

-E' il nostro momento. Adesso scendiamo. Will devi accedere al sistema di Shockwave ed invertire la ricarica, in modo da ostacolarli ulteriormente. Nel frattempo io e Matt ci occuperemo del cannone, almeno finchè non arriveranno gli Autobots- concluse Kate.

-Bene, andiamo- concordò Matt e i tre cominciarono a scendere.

Per fortuna, quando toccarono terra, Shockwave non era ancora tornato e Megatron non si era accorto di loro.

-Will, stai molto attento- bisbigliò la ragazza.

-Non preoccuparti, sarò silenzioso come un gatto- rispose lui e si diresse verso la postazione informatica.

Lei e Matt, invece, andarono verso il cannone, cercando di fare il più piano possibile per non farsi scoprire. Per loro fortuna, ogni poco, si udiva un colpo lontano provenire dalla battaglia tra Autobots e Decepticons.

-Dove sarà finito quell'idiota?!? Possibile che abbia a che fare solo con degli incompetenti?- sentirono borbottare Megatron.

In quel momento lo compatirono, poiché sarebbe stato battuto anche quella volta. Finalmente Matt e Kate raggiunsero il basamento del cannone.

-Dobbiamo trovare il modo di separare le cinque parti ed indebolire la barriera che li circonda-

-Si, ma come?-

-Non lo so, speriamo che Will abbia più fortuna-

Nel frattempo il fratello era riuscito ad accedere ai programmi del cannone e stava disattivando più cose possibili. In quel momento però sullo schermo del suo portatile apparve un segnale di avviso di infezione da virus.

-Ma che succede?-

-Beccato- disse una voce alle sue spalle.

 

Il cannone non sembrava subire grandi modifiche e Kate e Matt cominciarono a chiedersi quanto Will ci stesse mettendo.

-Will...Will...mi senti?- sussurrò la ragazza, premendosi l'orecchio destro per attivare la piccola auricolare.

-Si Kate, ma purtroppo non ho buone notizie- rispose lui.

-Che vuol dire? Che succede?-

-Guarda...-

 

Kate si affacciò dal piedistallo del cannone e lo stesso fece Matt. Ciò che videro li lasciò senza fiato: c'era Will, in piedi davanti a Megatron, sotto tiro, ed entrambi fissavano nella loro direzione.

-Vi consiglio di venire fuori se volete che il ragazzo viva- disse il robot.

-Maledizione- pensarono loro ed uscirono con le mani in alto.

-E così stavate tentando di sabotare il cannone, eh?-

-Cosa te lo fa pensare? Passavamo di qui per caso- rispose sarcastico Matt.

-Io non farei tanto lo spiritoso, ragazzo- disse stavolta Shockwave.

-Contro la parete, tutti e tre- ordinò il leader Decepticons.

I ragazzi obbedirono. Dopodichè l'altro robot creò una rete di energia che li intrappolò.

-Voi sarete la mia garanzia contro qualunque intervento di quegli stramaledetti Autobots- e tornò a divertirsi con il suo nuovo giocattolo.

 

-Come ho potuto essere così stupido?- diceva Will, mortificato.

-Non è stata colpa tua, non potevi saperlo- cercava di consolarlo Matt.

Nel frattempo Kate fissava silenziosa ciò che rimaneva di una statua che raffigurava il dio Odino, mezza sepolta dal ghiaccio. All'improvviso vide gli occhi del dio illuminarsi e in quel momento chiuse i suoi, cadendo come in trans.

Matt se ne accorse.

-Kate, tutto bene?- le chiese e le toccò una spalla.

In quello stesso istante anche a lui accadde la stessa cosa.

-Ragazzi, che vi succede?- intervenne Will preoccupato e li scrollò, per vedere se riusciva a ridestarli.

Non appena li toccò, fu come se tutte le sue energie venissero improvvisamente risucchiate, come se di lui fosse rimasto solo un guscio vuoto.

 

-Dove siamo?- chiese Will.

-Shh, silenzio- gli ordinò Kate.

Il ragazzo non capì. Poi vide gli altri due che guardavano qualcosa al di là di una colonna. Si affacciò anche lui e rimase senza fiato.

Davanti a loro stava un colclave di persone e tra tutti sormontava un vecchio, rivestito di un'armatura, con una lunga barba bianca. Aveva l'aria di essere molto preoccupato.

-Non è possibile- sussurrò Kate.

-Perchè? Sai chi è quell'uomo?- le chiese Matt.

-Quello è Odino-

-Che cosa?-

-Un dio?-

-A quanto pare...ma adesso silenzio, sentiamo cosa dicono-

-Quell'artefatto deve essere distrutto. È un male!!- diceva uno.

-Potrebbe anche rivelarsi una potente arma contro i nostri nemici- rispose un altro.

-Non ne conosciamo la vera potenza. E se il suo potere si rivoltasse contro di noi?- intervenne invece una donna.

L'assemblea prese a discutere e il vecchio sul trono non proferì comunque parola. Poi, ad un tratto, si alzò e, sbattendo la sua lancia a terra, riportò tutti al silenzio.

-Concordo con tutte le vostre motivazioni, ma più di tutto ritengo che quell'arma sia portatrice di sventura. Per questo ho deciso di separarne i pezzi e seppellirli in cinque diversi punti del mio regno che nessuno, a parte me, conoscerà. Per essere certi che, anche se in futuro l'arma venisse ritrovata e riassemblata, questa possa essere ditrutta, ho concesso ai miei tre figli il potere di farlo, definitivamente-

Alle sue spalle comparvero tre giovani, due maschi e una femmina, i quali mostravano dei simboli sui bracci sinistri, gli stessi che avevano Kate, Will e Matt.

-Non è possibile- disse quest'ultimo alle spalle della ragazza.

-Signore, ma lei non può...-

-Basta!! Così è stato deciso e così sarà fatto!!- sbraitò lui e con quelle parole fece capire che l'assemblea era sciolta.

Tutti se ne andarono. Rimase solo il vecchio re.

-Voi tre, volete continuare a stare nascosti lì o uscite fuori?- disse a quel punto, mantenendo il capo basso.

I tre ragazzi si guardarono: stava dicendo a loro?

-Non fate quelle faccie. Sto dicendo proprio a voi-

Loro allora, titubanti, uscirono allo scoperto.

-Sapeva che eravamo lì?- chiese Kate.

-Certo, mi aspettavo una vostra visita prima o poi-

-Signore, lei sa perchè siamo qui?- domandò stavolta Matt.

-Sicuro. Vi ho chiamati io-

I ragazzi rimasero senza parole.

-Non fate quell'espressione sorpresa. Non vi siete chiesti il motivo di quel simboli sui vostri corpi?-

-Certo, ma pensavamo fosse più una cosa aliena che divina- rispose Will.

-D'accordo, adesso vi spiego: voi siete i discendenti dei miei tre figli, Briseide, Loki e Thor. Il dono che io feci a loro si è tramandato di generazione in generazione ed è ricomparso quando l'arma è stata ritrovata-

Kate, Matt e Will non avevano parole.

-Quindi, indirettamente, lei ci ha fornito il modo di distruggere l'Occhio di Odino?-

-Occhio di Odino? Che strano nome gli hanno dato. Comunque si-

-E come funziona?- chiese Matt.

-E' semplicemente un rovescio spazio-temporale-

-Quindi in un certo senso dovremo ringraziarla-

-Vorrei ben vedere. Quell'arma è stata una piaga per il mio tempo ed è giunto il momento di farla sparire. Ora andate e compiete il vostro destino-

 

-Grande Megatron, le coordinate sono state inserite. Il continente asiatico è alla vostra mercee-

-Bene Shockwave, accendi il cannone-

Il robot non fece in tempo a raggiungere l'arma che fu investito da una potente luce che lo accecò.

-Che diavolo succede?!?- gridò.

Quando il bagliore si fu attenuato i tre ragazzi erano liberi e sul loro braccio sinistro stagliando luminosi i simboli.

-No, stavolta no!!- esclamò Megatron e si lanciò contro di loro.

Matt alzò la mano sinistra e il Decepticon si bloccò a mezz'aria.

-Potente Megatron!!- invocò Shockwave, ma ad un gesto di Will anche lui si fermò.

-Che cosa avete intenzione di fare, dannati ragazzini?!?-

-Abbiamo intenzione di rompere il tuo giocattolo nuovo, Megatron- rispose Kate.

Senza aggiungere altro i tre si incamminarono verso il cannone e si sistemarono a triangolo intorno ad esso. Alzarono insieme la mano su cui stagliava il simbolo di Odino e l'arma fu circondata da un campo di energia. All'inizio non accadde niente, poi piano piano si videro comparire traccie di ruggine sull'acciaio, che poco a poco si espansero sino a divorarlo interamente, riducendolo in polvere.

-Noooo!!- gridò Megatron.

A causa della grande quantità di energia impiegata, i campi di forza che tenevano prigionieri i due Decepticons comparvero, lasciandoli liberi.

-Maledetti mocciosi!! Vi rendete conto di cosa avete fatto?!? Questa è l'ultima volta che mi mettete i bastoni tra le ruote!!- gridò e si scagliò contro di loro.

I tre non riuscivano a muoversi. Chiusero gli occhi.

Trascorse qualche minuto, ma non avvertirono l'impatto. Riaprirono gli occhi e videro Megatron fermo a mezz'aria. Anche Shockwave era nelle stesse condizioni.

-Ma che succede?- chiese Kate.

Poi ad un tratto capì.

-Vector Prime?-

-Ciao Kate e ciao anche a voi-

-Che cosa ci fai qui?-

-In questi quattro anni mi sono chiuso in meditazione, fino a quando non ho avvertito una potente distorsione spazio-temporale e sono venuto a controllare. Non pensavo di trovare coinvolti voi tre-

-Oh Vector Prime, sei arrivato giusto in tempo. Sei mancato a tutti- rispose lei.

In quel momento giunsero gli Autobots, un po' ammaccati, ma vivi, seguiti dagli Sleipnir.

-Ragazzi, state bene?- chiese Optimus.

Poi vide Vector Prime.

-E' un piacere rivederti, amico mio. Cosa ci fai qui?-

-Ci ha salvato la vita- rispose Matt.

Optimus notò allora Megatron e Shockwave paralizzati.

-Allora sei stato tu a bloccare tutti i Decepticons-

Vector Prime annuì.

-Allora, dov'è il cannone?- intervenne Hot Shot.

Kate indicò il mucchio di polvere poco lontano.

-Siete stati voi?- chiese Sideswipe.

I tre sorrisero.

-E come?- disse Ironhide.

-Oh, è una lunga storia. Prima dovremo rinchiudere questi criminali e andarcene da qui. Comincio a non sopportare più questo clima-

Mentre tutti se ne stavano andando, Kate rimase indietro e lanciò un ultimo sguardo alla statua di Odino.

-Grazie di tutto- sussurrò.

Mentre si allontavano, gli occhi della statua si illuminarono per un attimo come se il dio avesse voluto risponderle.

 

I Decepticons furono rinchiusi in una prigione di massima sicurezza nel sottosuolo del settore gamma, progettata appositamente per loro.

Dopodichè gli Autobots comunicarono al maggiore Wilson che non avrebbero più fatto parte del progetto del governo, ma che per il momento rimanevano comunque a disposizione.

I ragazzi raccontarono loro l'inverosimile storia, lasciando tutti a bocca aperta. I simboli erano spariti, ad eccezione di quello sulla mano, che aveva lasciato una traccia quasi invisibile.

Vector Prime decise di rimanere con loro, poiché la meditazione era durata abbastanza.

Kate, Matt e Will decisero che si sarebbero presi una lunga vacanza dal college e dall'esercito.

Il gruppo era tornato ai suoi albori, con qualche nuovo elemento e nell'attesa di altre avventure.





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