aria - 4
That Tomorrow's Undine...
by:
suinogiallo
- Hey Aika,
andiamo a mangiare una pizza? -
- Eh? Offri
tu, Akira.san? -
- Hmmm?
Sicuro, offro io.-
- Davvero?
Yai! Vengo, vengo! -
- Tuttavia,
mi ripagherai il doppio una di queste volte, quando sarai diventata
una Prima, okay? -
-
Alice-chan, quando farà più caldo, andiamo a fare un
picnic. -
- Ah,
certo. Dove? -
- E' un
segreto. Ma è un posto meraviglioso. Veramente. -
- Maa -
- Che cosa
volevi diventare da grande, Akari-chan? -
- Quando
ero una bambina volevo diventare una fata -
- Una fata?
-
- Si. Una
di quelle che volano ovunque portando a tutti la felicità. -
- Lo
diverrai -
- Huh? -
- Diverrai
presto una fata, Akari-chan. -
Possa la
bontà di questa città
raggiungere
i cuori
di molta
gente...
(ARIA the
Natural - final of episode 26)
- Gondola in arrivo! -
sussurrò come prevedevano le regole della navigazione a Neo
Venezia quando ci si avvicinava ad un incrocio dei canali. Cioè,
le regole prevedevano che lo si dicesse a volte abbastanza alta da
farsi udire.
Aika-senpai l'aveva
ripresa decine di volte ma lei non riusciva proprio a gridarlo come
doveva e, più di una volta aveva rischiato una collisione.
Quando sarebbe diventata una single avrebbe dovuto
costringersi a farlo. Fin quando non aveva passeggeri a bordo era un
problema, ma non cosi grave come lo sarebbe stato avendo a bordo
qualcuno che non erano le sue senpai.
Purtroppo però
quello era il suo carattere e, sebbene da qualche tempo stesse
cambiando, alcune abitudini erano difficili a morire, come quella, ad
esempio, di prendere delle risoluzioni e seguirle ad ogni costo.
Come quando decise che
sarebbe tornata a casa da scuola mettendo i piedi solo nelle zone
coperte dall'ombra. Infantile, da ragazzina.
Ma in fondo lei era
ancora una ragazzina!
Anche se già
apprendista Undine, molto quotata e abbastanza famosa da avere
persino una sua foto sul mensile delle Undine di Neo Venezia,
Alice era ancora una ragazzina e almeno quelle piccole manie
infantili non voleva perderle.
Aveva già cambiato
parecchio del suo carattere da quando aveva incontrato Akari e Aika,
aveva imparato a sorridere tanto per dirne una.
Non se ne era mai resa
conto prima, ma non era capace di sorridere. Era convinta che quando
fosse diventata una Undine professionista, una prima, avrebbe
dovuto sorridere ai clienti, ma pensava fosse solo una cosa, per cosi
dire, "da contratto".
I clienti volevano vedere
una Undine che sorrideva qualunque cosa accadesse, qualunque
cosa avesse nel cuore. Come i clown condannati a far ridere anche con
la morte nel cuore.
Ma quando aveva visto il
sorriso sincero e solare di Akari aveva cambiato idea. Aveva scoperto
che anche lei sapeva sorridere. E da allora la sua vita, in un certo
senso, era cambiata.
Piccoli cambiamenti.
Nulla di cosi eclatante da far gridare al miracolo.
E piano piano aveva
iniziato a guardare al mondo con occhi diversi.
- Maa - sentì il
miagolio provenire da dentro la gondola ed abbassando gli occhi vide
il Presidente Maa, il piccolo gatto, che in realtà era una
gattina, che aveva trovato tempo addietro ed aveva nascosto nella sua
stanza fin quando la sua senpai, Athena, non aveva scoperto che aveva
gli occhi azzurri e che quindi poteva prendere il posto del
precedente presidente della compagnia che era venuto a mancare.
- Hai fame Maa-kun? - le
domandò sorridendo. Quel giorno non stava facendo pratica come
al solito con le sue due amiche. Akari era andata con Alicia a
trovare la fondatrice di Aria Company e sarebbe tornata solo il
giorno dopo mentre Aika sarebbe stata impegnata tutto il giorno con
la sua senpai, Akira, per un matrimonio. Anche Athena quel giorno
sarebbe stata impegnata fino alla sera e quindi avrebbe dovuto
mangiare da sola.
- Maa! - le rispose
guardandola. Beh, proprio da sola no! C'era Maa-kun in fondo.
Con la sua solita
perizia accostò la gondola sotto ad un grosso albero che
estendeva i suoi rami sul canale creando una piccola isola d'ombra.
Recentemente quello era
diventato il loro posto preferito dove fermarsi a mangiare. Era stata
Aika a sceglierlo ma piaceva a tutte e tre.
Era un canale secondario,
molto tranquillo e poco frequentato e, l'ombra di quell'albero era
poi cosi fresca.
Sistemò il remo
come le era stato insegnato e, con la grazia che si confà ad
una Undine scese all'interno della gondola sedendosi su una
delle poltroncine tirando fuori un piccolo bento con sopra lo
stemma della Orange Planet, la compagnia che l'aveva scoperta.
Nulla di speciale.
Qualche tramezzino per se e del latte per Maa-kun che, accolse la
ciotola con un piccolo miagolio prima di iniziare a leccarlo
lentamente. Niente a che vedere con il presidente Aria, sorrise Alice
dando dei piccoli morsi al primo tramezzino.
Una lieve brezza
scompigliò le fronde dell'albero e i lunghi capelli della
ragazza che, riparandosi dal sole con una mano levò lo sguardo
al cielo terso e limpido di Aqua rotto solo da una astronave che
scendeva verso il Marco Polo e da Ukijima, l'isola volante
dove era stata una volta con Akari e Akatsuki.
Si sorprese a ridere
ripensando a quel loro incontro.
Aveva visto il salamander
tirare le lunghe code di Akari ed aveva pensato che la stesse
molestando, e non ci aveva pensato due volte. Aveva accelerato
portando la sua gondola quasi a toccare quella di Akari e poi aveva
alzato il remo sopra la testa pronta a colpire il molestatore. Il
volto serio e deciso.
Ancora provava un lieve
imbarazzo quando ricordava quel giorno. Ma non come l'imbarazzo che
provò quando si rese conto che quel ragazzo non stava
molestando Akari. Non aveva mai pensato che una cosa cosi, cosi poco
delicata come tirare i capelli ad una ragazza fosse un gesto
d'affetto, ma quando aveva visto come stavano bene insieme quei due
aveva iniziato un po' a capire quanto potesse essere anche strana la
vita.
E quella sera, poi, per
la prima volta aveva davvero sorriso. Un sorriso non di circostanza
ma vero, reale.
Sempre guardando il cielo
prese un altro tramezzino ed iniziò a sbocconcellarlo. Poteva
prendersela comoda. Per quel giorno aveva finito.
Athena le aveva detto che
avrebbe potuto prendersi il pomeriggio libero. Certo, sarebbe stato
meglio se le sue due amiche fossero state libere, ma il fatto di
starsene per un pomeriggio da sola non è che le pesava poi
tanto.
Prima di conoscerle era
stata sempre sola.
Athena era con lei,
certo! Dormivano persino nella stessa stanza, ma Alice non era mai
riuscita a considerarla una amica.
Era la sua senpai, la
persona che le avrebbe dovuto insegnare il mestiere di Undine,
la persona che, un qualche giorno le avrebbe tolto uno dei due guanti
facendola diventare una single. Ed era una delle tre fate
dell'acqua di Neo Venezia. Quasi un mito per tutte le Undine.
Ecco, questa era una cosa
di cui non riusciva a capacitarsi. I primi tempi intendo.
Athena era distratta,
dimenticava spesso le cose, andava a sbattere con la testa contro i
ponti bassi.
Sembrava sempre con la
testa tra le nuvole.
Come aveva fatto a
diventare una delle tre Undine più famose di Aqua non
riusciva proprio a capirlo.
Non poteva essere solo
per la sua voce o per la sua bellezza.
Certo, cantava
divinamente, ed era anche molto bella.
Il colore poi della
pelle, leggermente più scuro del solito li a Neo Venezia le
dava un non so che di particolare.
Ma non potevano essere
solo questi i motivi per i quali era cosi famosa.
- Maa! -
- Si, hai ragione -
sorrise prendendo Maa-kun e sistemandosela sulle gambe.
Era stata Akari a farle
capire come Athena, per quanto potesse sembrare distratta, aveva
capito molte cose di lei. Le aveva fatto capire che la mano sinistra,
anche se solo apparentemente inutile svolgeva invece un compito molto
importante di supporto. Nell'ombra, senza avere tutti i
ringraziamenti della mano destra.
Le aveva fatto capire,
infine che, Athena era per lei come la sua mano sinistra che la
supportava nei suoi momenti più tristi e che le stava accanto
proprio quando serviva che le stesse accanto.
Chiuse il bento
con un gesto delicato e tornò a suo posto, sulla gondola,
riprendendo il remo e dando un leggero colpo all'argine per far
spostare l'imbarcazione e, poi, quasi scivolando sull'acqua cominciò
a remare guidando come al solito con grande perizia per i canali.
Le due fotografie erano
state messe una accanto all'altra sul muro nella stanza di Akari.
Una, più vecchia,
mostrava Alicia, Athena e Akira, giovanissime, ancora single
sulla gondola di Alicia, l'altra, più recente mostrava invece
le tre amiche, Akari, Aika e Alice sempre sulla stessa gondola,
adesso di Akari che sorridevano all'obiettivo.
Quasi un destino scritto
nell'acqua di Neo Venezia, qualcuno potrebbe anche dire.
Le tre allieve delle tre
fate dell'acqua, amiche come lo erano state loro.
Una amicizia forse
strana. In fondo dovevano essere rivali. Una dell'ARIA company, una
della Hime ed una della Orange Planet, le tre grandi compagnie di
Undine di Aqua.
Ma il sorriso di Alicia,
cosi come il sorriso di Akari non poteva non tenerle unite.
La testardaggine di Aika
e la consapevolezza di avere un grande futuro davanti di Alice, tutto
spariva di fronte a quel sorriso che riusciva a riunire tutti intorno
a lei.
La luce delle candele
illuminava fiocamente la stanza. Era una di quelle sere in cui
l'elettricità veniva staccata in tutta Neo Venezia e in cui
Akari non riusciva a dormire.
E per questo aveva
invitato le sue due amiche a passare la notte con lei e, alla fine si
erano presentate anche le loro senpai e, tutte e sei si erano riunite
nella sua stanza per farle compagnia e per dormire tutte insieme.
- Aika-chan - mormorò
Akari stando sdraiata sul letto insieme alle sue due amiche. Aveva
alzato il braccio destro rimanendo poi a fissare la mano che di
solito era coperta dal guanto che la classificava come single - come
pensi sarà il giorno in cui diventeremo prima? -
- Un giorno di sole -
sorrise inaspettatamente - e tutte e tre ci dirigeremo verso il sole
con le nostre gondole -
- Ma io devo ancora
diventare una single - obiettò Alice guardandosi
entrambe le mani - non potremmo diventare prima tutte e tre
insieme! -
- Neo Venezia è
magica - sorrise Akari prendendola per mano - e se desideri davvero
una cosa questa avverrà! - poi si voltò verso di lei
sorridendole - Anche una cosa di questo genere! -
E se lo diceva lei che
Neo Venezia era magica, beh, ci si poteva credere.
Tra lei e la città
c'era un feeling particolare, come tra lei ed i gatti.
Erano stati loro a
condurla nel passato di Neo Venezia, quando l'acqua per la prima
volta iniziò a salire. Nascosti nell'oscurità di quel
ponte dove, un giorno di inverno entrò insieme al Presidente
Aria, con solo gli occhi che si potevano vedere, brillanti, nel buio.
Ed erano sempre stati
loro ad accompagnarla durante il carnevale, quando insieme ad Ai-chan
aveva suonato e danzato con Caith Sith.
Già, Akari
conosceva la magia di quella città e dei suoi abitanti e dei
suoi fantastici incontri.
- Insieme - continuò
- sulla superficie liscia del mare, sulle nostre gondole - prese per
mano anche Aika - in un bel giorno d'estate -
- E' vietato dire cose
imbarazzanti! - intervenne, ma questa volta molto poco convinta,
Aika, e tutte scoppiarono a ridere.
Hope Hill. La collina
della speranza.
La chiamavano cosi le
Undine. Un posto quasi fuori dal tempo da dove si poteva
vedere tutta Neo Venezia.
Le gigantesche pale
eoliche che producevano energia elettrica con il loro lento ruotare.
Superata la chiusa Alice
e Athena si diressero verso la collina. Glielo aveva promesso durante
l'inverno. Appena avrebbe fatto più caldo avrebbero fatto una
gita insieme, in un posto segreto ma bellissimo, ed aveva mantenuto
la promessa.
Erano uscite insieme con
la gondola di Alice e per tutto il viaggio non avevano fatto altro
che parlare. Molto di più di quanto Alice avesse mai fatto con
la sua senpai da quando vivevano insieme.
Il canale sopraelevato
era calmo e abbastanza largo da non rappresentare nessuna difficoltà
per Alice che, comunque era davvero abile al remo. Incrociarono un
traghetto e, senza scomporsi la giovane pair si spinse di lato
evitando di toccare il bordo con la sua gondola. Alcuni volti si
affacciarono ai finestrini dell'imbarcazione e le salutarono
amichevolmente.
Quando giunsero alla
chiusa attesero con pazienza che l'acqua la riempisse per portarle
all'altezza del successivo tratto del canale. Quella era la prima
volta per Alice ma non si fece prendere dal panico come la prima
volta di Akari, quando ebbe paura di venir sommersa dall'acqua.
Sistemò il remo come doveva e si mise ad attendere giocando
con il Presidente Maa e parlando con la sua senpai che, con semplici
cenni della testa e sorrisi le rispondeva.
- Le Undine la
chiamano la Collina della Speranza - le disse all'improvviso Athena
indicandole la piccola collinetta sulla quale spuntavano i grossi
generatori eolici - puoi vedere tutta Neo Venezia da qui -
- Athena senpai -
sussurrò Alice voltandosi a guardare verso la città
che, dopo un manto verde solcato da una stradina di campagna, si
estendeva nel mare con i suoi canali. Il suo cuore ebbe un sussulto
improvviso, quasi una premonizione.
- Alice chan - la chiamò
all'improvviso la sua senpai alzandosi e prendendole una mano
sfilandole il guanto - hai superato l'esame, sei una single
adesso -
Il cuore della giovane
Undine ebbe un nuovo sobbalzo e, prima che potesse rendersene
conto aveva abbracciato la sua senpai mentre calde lacrime le
iniziarono a scendere giù per le guance.
Più in la avrebbe
scoperto che quello era il percorso segreto che tutte loro, tutte le
Undine avevano percorso per diventare single. Era stato
percorso da Athena insieme alla sua senpai e cosi via, e nessuna
aveva mai tradito quel segreto.
Era stato percorso anche
dalle sue amiche, Akari ed Aika, ed anche loro avevano tenuto il
segreto limitandosi solo a sorridere quando Alice aveva detto loro
che quel giorno sarebbe andata a fare un picnic con la sua senpai.
Avevano sorriso e le
avevano dato appuntamento per quella sera alla ARIA Company.
Sapevano o forse avevano
capito, grazie alla magia di quella città ed erano felici per
lei.
Un passo in più
per il loro sogno.
Quello di diventare prima
tutte insieme e navigare verso il sole...
copyright
© 2007 suinogiallo
copyright
per i personaggi e l'ambientazione Kozue Amano
Note
e Glossario:
Ho
scelto di mantenere i suffissi -chan, -san, -kun, per una obiettiva
difficoltà nel rendere questi termini in italiano.
Per
gnomo si intendono le persone che lavorano nel sottosuolo di
Aqua e che si occupano di mantenere la gravità.
Le
undine sono le gondoliere, ovvero guide turistiche per la
città di Neo Venezia che accompagnano visitatori e turisti in
giro su di una gondola. Solo le donne possono svolgere questo lavoro.
Le
Fate dell'Acqua sono le undine più capaci nel loro
lavoro. Nell'universo di ARIA sono le tre sempai delle protagoniste,
ovvero Alicia, la sempai di Akari, Akira, la sempai di Aika e Athena,
la sempai di Alice.
Caith
Sith è un grosso gatto che veste abiti tipicamente
veneziani (simili a quelli indossati da Casanova per intenderci) che
è un po' il protettore di Aqua. Durante il Carnevale gira per
le strade di Neo Venezia vestito come Casanova, con una grossa
maschera. In un episodio lo troviamo invece vestito come il
bigliettaio di Galaxy Express.
La
festa del Boccolo è una festa di Neo Venezia in cui gli uomini
regalano un bocciolo di rosa rossa alle ragazze.
Man-Home
sarebbe la Terra.
Aqua
- si tratta del pianeta Marte che, durante il processo di
terraforming, forse per un errore è stato quasi ricoperto
completamente dall'acqua, da cui il suo nome.
Aria
Company - una delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. La
sua unica dipendente è Alicia, la sempai di Akari.
Hime-ya
- una della delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. Aika
è la figlia dei proprietari nonchè apprendista presso
di essa.
Orange
Planet - una delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. Vi
fa il suo praticantato Alice.
I
dialoghi all'inizio (quelli in corsivo) sono tratti dal finale
dell'episodio 26 di ARIA The Natural (ringrazio Crystal Nova), mentre
il titolo è tratto dall'episodio 24 di ARIA The Natural
(è il titolo dell'episodio).
Per
chi volesse approfondire consiglio wikipedia nella versione in lingua
inglese e, ancora di più, in quella giapponese, oltre che la
visione dell'anime attualmente alla sua seconda stagione.
Quattro
Chiacchiere Con L'autore
Ed eccoci alla terza storia dedicata ad ARIA.
Volevo intanto ringraziare chi ha
letto le mie due precedenti storie, ed in particolare Kurumi,
Gufo_Tave, Hinata_Chan, Ashley Ketchum, Dark Lucy, grazie di cuore,
spero che leggiate anche questa storia più che altro per poter
ricevere questi miei ringramenti. Un ringraziamento anche a Maki per
aver detto che il titolo che ho scelto va bene (non conosce la storia,
non sa neanche cosa sia ARIA, ma ha detto che va bene)
Anche questa è stata scritta
per il puro gusto di scrivere, senza nessuna necessità di
sbrigarsi (ci ho messo tre mesi), aggiungendo un giorno una riga,
un'altro giorno un paragrafo e cosi via, senza nessuna grande
velleità se non quella di scrivere su di un anime che mi piace
in una maniera un po' particolare.
E come per le altre due storie, anche
in questa voglio mettere una immagine tratta dall'anime e ridisegnata
da me, ed ovviamente questa volta non poteva che essere Alice.
E su questa immagine vi ringrazio di nuovo e vi saluto sperando, come
sempre, che vi sia piaciuto leggere questa storia almeno quanto a me
è piaciuto scriverla.
4 Luglio 2007
Suinogiallo
Disclaimer.
“Disclaimer:
I personaggi, i luoghi ecc. appartengono ai rispettivi ideatori e
detentori di Copyright.
I personaggi originali e le trame sono di proprietà degli scrittori del
sito; occorre il loro esplicito permesso per pubblicare altrove una
loro storia o una citazione da essa.
Gli scrittori del sito non
hanno niente a che vedere con chi detiene il copyright sui personaggi,
con il creatore di una determinata serie, con il produttore o con chi
si occupa del merchandise.
Non si vuole violare il Copyright in alcun modo.
L'autore deve essere contattato nel caso si vogliano citare stralci
dell'opera in sede esterna.”
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