Daniele Ghirelli, quel bambino strano dai capelli ricci

di M4RT1
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 Daniele non correva mai.
 
Non correva, non saltava, non urlava, né faceva niente di tutte le cose che invece facevano i suoi compagni di classe.
La maestra, in prima elementare, diceva che era ‘’un bambino particolare’’.
 
Daniele era in quarta D quell’anno.
 
Era inverno e faceva freddo, ma se ne stava seduto all’esterno della scuola insieme agli altri.
Seduto, immobile, il grembiulino che gli ricadeva sulle ginocchia.
 
-Cosa fai lì da solo, Ghirelli?
 
La voce del suo compagno di banco, Roberto Stincone, lo fece sobbalzare: Daniele odiava il caos. O meglio, odiava il rumore.
Per quanto gli riguardava, avrebbe potuto vivere in silenzio assoluto per i cento anni a venire.
Era per questo che lo chiamavano ‘’Ghiro’’.
 
-Niente… sto pensando, perché?
-Perché noi stiamo andando a giocare a calcio, vieni anche tu?
 
Il bambino scosse la testa:
-No, non credo… mi piace stare seduto.- rispose semplicemente, e il suo amico si allontanò, scuotendo la testa.
 
Il piccolo Ghiro sospirò: già, tutti lo consideravano strano, ma lui era così, non poteva farci niente! Non era colpa sua se aveva i capelli troppo ricci e strani, o se non sapeva giocare a calcio e a pallavolo, no?
 
Sospirando, si alzò e tornò in classe.


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Daniele Ghirelli non aveva mai toccato un pallone.
 
Sedici anni, il viso magro e i capelli ricci troppo lunghi, quel giorno gelido di Gennaio sedeva sulle scale dell'edificio scolastico.
 
-Cosa fai lì da solo, Ghiro?
-Niente, Stinco…. Sto pensando, perché?
-Stiamo andando a bere una birra, vieni anche tu?
-No, grazie… resto qui.
 
L’amico sorrise sotto i baffi e si allontanò.
 
Erano cambiate tante cose da quel giorno di sette anni prima.
Per esempio, Ghiro era diventato un ‘’tipo apposto‘’, come lo definivano i compagni.
 
Aveva saputo fare del suo difetto maggiore un pregio. Aveva saputo trovare un’occupazione anche restandosene lì seduto.
 
E ora nessuno diceva più che era strano.
Era per questo che voleva restare così per sempre: Ghiro l’hacker.

N.d.A.: chiedo scusa per questa... questa... questa cosa -?-
Sì, non so meglio come definirla, ma dovevo scriverla, perchè adoro Ghiro *_*
E ben presto ce ne saranno altre, quindi, beh... preparatevi >.<




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