Non so dirvi se la mia fosse
un’amicizia o un amore, ma era qualcosa di molto profondo, più profondo di una
semplice cotta d’età immatura e più profondo di una semplice amicizia destinata
a finire con gli anni e con le scelte.
Lei la conosco da quasi un anno
ormai e subito ho saputo che per me questa persona sarebbe diventata
importante.
Sono arrivato a capire che per vivere avevo bisogno di lei,
ed ecco in frantumi la mia ferrea volontà individualistica, distrutta da una
ragazza che mi ha incantato.
Ora dopo un periodo di incomprensioni
e di delusioni, siamo di nuovo amici.
E io credevo di amarla e mi ero
dichiarato, ma lei meglio di me aveva capito che l’amicizia era la scelta
giusta per noi.
Finalmente l’ho capito e dopo diversi pianti ho preso la decisione che ancora oggi reputo giusta.
Eppure non posso nascondere che i
miei sentimenti per lei superano l’amicizia, ma non sono amore.
Mi sono comportato male con lei in passato, ma lei mi ha
sempre perdonato.
Ho fatto di tutto per stare con lei: la venivo a cercare,
soltanto per vederla, per poi avvicinarmi piano e parlare.
Le ho dedicato le mie più intense
poesie, scritte in momenti di tristezza assoluta, in cui bastava che pensavo a
lei e il sorriso tornava nel mio cuore.
Ora sto morendo; sono varie le cause che mi uccideranno, e
se non saranno loro, allora sarò io stesso a farlo, perché il tempo è giunto,
la fine è prossima, la morte pure.
Per elevarmi all’estrema purezza devo morire prima che il
mio corpo sia corrotto dal male dell’età adulta.
Così il mio spirito potrà vagare libero
negli immensi cieli e osservare la gente che intanto nasce per poi morire.
E io sarò felice per la mia
superiorità rispetto a loro, per la mia eternità, per la mia purezza.
Chissà se sto impazzendo: magari sono l’alcol e la droga che
mi hanno distrutto il cervello, ma di sicuro un pazzo
non si rende conto di esserlo, quindi credo che questa sia la cosa giusta, il
che per la logica comune dimostra che sono pazzo.
E il vuoto che genererà la mia morte, si colmerà
quando i miei scritti verranno ritrovati.
E allora io vivrò nuovamente: il corpo ha poca importanza,
io rivivrò nei ricordi e nella mente di voi lettori, di voi ricercatori di emozioni, di voi creatori di parole.
Io lascio questo scritto per lei, per dirle quali erano i miei
sogni con lei, le emozioni che almeno una volta prima della morte avrei voluto condividere con lei, i bei momenti che si
ricordano per sempre.
Quando di sera spengo la luce, penso a lei.
Quando di mattina mi risveglio, penso a lei.
E sarebbe bello addormentarmi di sera,
vedendola qui accanto a me, osservando al buio il suo sorriso sincero e i suoi
splendidi occhi, a volte verdi a volte azzurri.
E sarebbe bello risvegliarmi di mattina,
tenendola tra le mie braccia, ancora addormentata e sentirmi felice, e sapere
che anche lei lo è, capendolo dalla sua espressione di tranquillità che solo
una notte con i più bei sogni può dare.
Non voglio spingermi
in nessun modo verso la sessualità, voglio solo tenerla tra le braccia e
guardarla negli occhi prima che si addormenti, con la
sua testa vicino al mio petto e le sue braccia attorno al mio bacino.
E io allora la
abbraccerei come un orso agguanta la sua preda, non per farle del male, ma per
proteggerla, per farla sentire sicura, per farle capire che anche quando non ci
sarò più, lei di notte, quando spegnerà la luce, mi vedrà di nuovo lì accanto a
lei, che le sorrido e la abbraccio e le auguro la
buona notte.
E non dovrà mica avere
paura, il mio fantasma sarà innocuo, perché mai farei
del male a lei, nemmeno da morto.
E poi una sera vorrei
anche uscire con lei, noi due soli, senza nessuno
attorno.
E vorrei che ci sedessimo su una panchina nel
buio della notte, di una notte senza luna.
E poi che lei mi abbracciasse, mi stringesse
forte a lei.
Insieme guarderemmo il mare, e sentiremmo il leggero fragore delle
onde che arrivano fin sulla spiaggia.
E il tempo passerebbe, noi sempre in
silenzio, a sentire soltanto i nostri cuori vicini e il nostro caldo respiro.
E come in un sogno,
sono convinto che il tempo si fermerebbe, perché il tempo è troppo debole per interrompere questo momento magico.
Il resto stellina mia, già te l’ho detto e sai quanto io ci tenga a te.
Ma il tempo è giunto, la fine è prossima, la morte pure.