Merry Christmas,Lisbon di LazyAryanne (/viewuser.php?uid=283597)
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mcl
Merry Christmas, Lisbon!
Firmò
le ultime carte e tirò un sospiro di solievo, quel giorno non
aveva fatto altro che compilare muduli e scusarsi con persone
importanti e perché?
Perché a quel genio del suo consulente era venuto in mente di
sedurre la moglie di un capo d'azienda, offenderle il marito e accusare
la figlia per poi farci sapere che nessuno dei tre era convolto con
l'omicidio, se non fosse stata una poliziotta lo avrebbe sicuramente
ucciso.
-Eddai Lisbon, sai bene che non lo faresti mai- alzò lo sguardo.
Patrick Jane la guardava sorridendo con in testa un cappellino rosso ,
uno di quelli che si comprano alle bancarelle di natale con le stelline
luminose sul davanti,pon-pon, pelo bianco e tutto il resto
-Che stai facendo?- chiese, osservando il groviglio di luci che aveva in mano
-Lisbon - le sventolò una mano di fronte al viso - Domani
è Natale!- le disse, sembrava stesse parlando con una bambina,
lei aggrottò le sopracciglia e s'imbronciò
-Lo so che domani è Natale- rimbeccò con tono offeso
-Ma cosa c'entra?- continuò
Lui allargò il sorriso e cominciò a girovagare per la
stanza, dovunque passava lasciava un po' di filo cosicchè alla
fine l'ufficio era riempito di luci
-Ma che cosa fai?- Teresa era allucinata, mai nessuno si era permesso
di invadere in quel modo il suo posto di lavoro, per quanto sembrasse
impossibile neanche Patrick...almeno fino a quel giorno
-Eddai Lisbon sono solo un po' di luci- inserì la spina nella
corrente e la stanza si riempì di piccole luci bianche, verdi e
rosse.
Parevano tante piccole stelline, non poteva mentire, le piacevano.
Lui la guardò -Carine eh?- chiese poi sempre sorridendole.
Teresa lo guardò - Bhè potrei accettarlo-
-è un modo per farmi perdonare-
Lei spalancò gli occhi:Patrick Jane stava, a suo modo ovviamente, chiedendo scusa?No, era impossibile.
-Hai capito di aver sbagliato?- tentò
-Non essere ridicola Lisbon, semplicemente non voglio un'altro pugno sul naso- rivelò lui uscendo dal suo ufficio
-Vieni ad aiutarmi- chiese poi ricomparendo solo con la testa
-A fare cosa?-
-Ma allora non vuoi propio capire,domani è Natale
bisognerà pure arredarlo questo posto!- alzò le braccia
al soffitto, fingendosi esasperato
-Jane questo posto è una centrale di polizia, non un parco giochi-
-Bhè magari i colpevoli confesseranno più facilmente con
l'aria natalizia- le prese la mano e la tirò nel bullpen, lei
arrossì leggermente, non era abituata a contatti così
ravvicinati con il suo consulente.
Si accorse solo in quel momento che ormai nell'edificio non c'era
più nessuno, anche la postazione di Van Pelt, abituata a restare
al lavoro fino a notte fonda per trovare degli indizi informatici, era
ormai vuota
-Ma che ore sono?- chiese disorientata
-Le otto Lisbon, non puoi pretendere che stiano qui fino a tardi il
giorno della vigilia, scommetto che se ne è andato anche
Wainwright-
-E perchè allora tu sei qui?- si pentì subito di averlo
detto, lui non aveva nessuno con cui festeggiare...come lei d'altronde,
con i suoi fratelli lontani e i genitori deceduti i suoi natali erano
sempre stati all'insegna della solitudine.
Ma lui la sorprese, non si rattristò come al soito, anzi le
regalò un sorriso dicendole : -Perché ci sei tu-
Lisbon arrossì e abbassò lo sguardo, decise per una volta, una sola, di accontentarlo
-Dammi queste luci- rantolò prendendole, non molto garbatamente
dalle sue mani, lui sorrise, ancora, e cominciò a seguirla
saltellando.
Appesero i festoni per tutto il bullpen, luci colorate, alberi e babbi natale di carta riscaldavano l'ambiente.
Come tocco finale Jane andò a pescare dalla sua macchina un
albero di natale con anessi scatole di palline e altre luci e festoni
oro e rossi.
-E questo da dove esce?-
-Oh ce l'ho da parecchio, lo usavo per la casa a Malibù quando
ancora c'erano Angela e Charlotte- si rattristò un poco
Teresa gli poggiò una mano sulla spalla e strofinò il tessuto del gilet -Mi dispiace tanto- disse
-Non preoccuparti, ormai è passato tanto tempo e loro sarebbero
felici di vedere che lo uso ancora e poi ora siete voi la mia famiglia,
no?-
Lei gli sorrise ed annui.
-Bene, ora è meglio darci da fare- sorrise nuovamente e
cominciò a montare l'albero,lo decorarono a lungo scegliendo
insieme che decorazioni appendere,dove e con quale sincronia di colori.
Alla fine mancava solo la punta -Questa la metti tu- le disse l'uomo
porgendole il puntale di vetro trsparente decorato con dei piccoli
fiocchi di neve.
Lo prese in mano delicatamenete, le erano sempre piaciuti i puntali fin
da piccola ma non aveva avuto molte occasioni per appoggiarli
sull'albero, dopo la morte di sua madre nessuno in casa sua aveva
più festeggiato il Natale, portava qualche cioccolatino ai suoi
fratelli ma nulla più e neanche ora che viveva da sola, si
limitava ad una ghirlanda fuori la porta, anche per questo era grata a
Patrick, le stava facendo riscoprire qualcosa che pensava di aver perso.
Cercò di raggiungere la punta ma non vi riuscì, era
troppo alto e lei non spiccava in altezza - Jane non ci arrivo- lo
informò
-No problem- rispose lui, la prese in braccio e l'alzò fino a
farle raggiungere la punta, lei arrossì...ancora, quella serata
si era rivelata in più momenti imbarazzante ma il suo consulente
emanava qualcosa che riusciva sempre a metterla a suo agio.
-Meglio?- chiese
-Si, grazie- sussurrò, poggiò la punta sul ramo e poi chiese di essere poggiata a terra.
Ammirarono la loro opera sorridendo
-Bhè siamo stati bravi- osservò Patrick
-Si- sorrise lei, le piaceva il Natale le era sempre piaciuto
Si sedettero sotto l'albero e aspettarono la mezzanotte chiacchierando
A un certo punto Patrick si alzò e prese un pacchetto dalla
scrivania, glielo porse, era una piccola scatolina quadrata coperta di
carta rossa arrichita con dei piccoli disegnini di renne che correvano,
sembravano quasi inseguirsi senza raggiungersi mai, un po' come me e
Jane
-Grazie...ma io non...- lo guardò colpevole, lei non aveva pensato a nessun regalo
-Non preoccuparti fa lo stesso- Lisbon si appuntò di comprare qualcosa al biondino il giorno dopo
-Bhè che aspetti?Aprilo su!-
Comiciò a togliere il rivestimento colorato e poi aprì il coperchio dalla scatolina di carta rigida.
Ne uscì una pallina di vetro, quelle che quando le scuoti fai
vorticare la neve di polistirolo, l'agitò e le piccole sfere
bianche cominciarono a volteggiare nel liquido cadendo poi e sullo
smeraldo verde posizionato all'interno.Gli occhi le brillarono
-Jane è davvero bellissima- lui sorrise
-Buon Natale, Teresa- l'abbracciò
Lei si bloccò un'attimo, l'aveva appena chiamata per nome o sbagliava?Ma ricambiò il gesto
-Buon Natale, Patrick- sorrisero.
Lì in mezzo a quella stanza illuminata dalle luci e dalle loro
decorazioni capirono di essere l'uno la famiglia dell'altro, una
famiglia che ci sarebbe sempre stata se avessero avuto bisogno e la
cosa li tranquillizzò.
Oltre tutte le aspettative, non erano soli al mondo.
Angolo autrice:
Sono
molto contenta di essere entrata a far parte di questo fandom, io adoro
The mentalist (Simon Baker =O__ ) e perchè non cominciare con
una piccola One-shot natalizia in pieno stile Jisbon, spero vi sia
piaciuta e buon Natale a tutti!
Aira_Chan
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