Questa storia nasce in una strana notte, forse un po' inquietante in
cui Miss Ispirazione mi ha fatto visita e ne è uscito
ciò che segue.
Un grazie specialee un bacio a Lorenzo, che ho assillato, sei un
fantastico beta!
Buona lettura!
Lacrime
Quanta gente che oggi
è venuta a trovarti, quanto
affetto, risate un po’ false sono risuonate nella stanza, ma
tu li capisci, sai
che non possono fare altro.
Adesso sta a te, devi
salutarli, devi dirgli addio.
Per cosa è giusto piangere?
Io piango per gli addii. Ho sempre
pianto al momento di
salutare qualcuno consapevole di rivederlo dopo mesi o magari anni.
È strano che tu
non pianga in questo momento.
È vero è strano
che io non stia piangendo, eppure dovrei,
sto per dire addio a molte persone importanti.
Anzi, addio non lo dice mai nessuno,
troppo forte, triste e
perenne, la gente saluta sempre con ciao, a presto, arrivederci.
Ma tu stai per dire addio
per sempre.
Si, è vero.
Allora perché non
piangi.
Non dovrei darti ascolto, le vocine
nella tesa sono cose da
pazzi ed io non lo sono.
Io non sono una vocina.
Cosa sei, se non sei una vocina?
Semplicemente sono te
stessa, quella dietro la maschera.
Io non porto una maschera.
Tutti portano una maschera.
Se è per questo Pirandello
diceva che ne portiamo molte.
Non cambiare discorso, non
centra nulla questo e poi, tu
odi Pirandello.
Odiare mi sembra esagerato
più che altro non amo molto…
Finiscila
Non dovrei farmi comandare da una
vocina.
Io non sono…
Sì lo so, lo so, sei me
stessa dietro la maschera.
Ora fai anche ironia, eh?
Se sei me stessa dovresti saperlo che
la amo.
Non è questo il
momento adatto per fare ironia, hai altro
da fare.
No, per oggi non ho più
impegni, ho finito.
È il momento di
piangere.
Ma allora sei fissata con queste
lacrime! Perché dovrei
piangere?
Perché tu piangi
sempre agli addii.
Si è vero, ma adesso
è completamente diverso.
Diverso in negativo
però.
Sì questa volta
è peggio.
Non parlerai mai
più con lui, non riderai mai più con
lei, non sorriderai mai più a loro.
Grazie tante di mettere il dito nella
piaga, ma come vedi
ancora niente lacrime.
Ti ho già detto
di non fare ironia.
Niente ironia, mi obblighi a
piangere, mia cara me stessa
non sapevo che fossimo così masochiste! Oppure dovrei dire
sono masochista? In
fondo sono una sola… sicura di non essere una vocina?
Sarebbe tutto più facile.
Sono certa di non essere una
vocina; inoltre non fare
questi discorsi sull’uso
del me oppure del
noi che tanto non capiresti nulla.
Cara, ti sei appena data
dell’ignorante.
Basta, quante volte devo
ripetertelo?
Va bene la smetto.
Cosa stai facendo? Hai la
faccia completamente rossa! Ti
senti male?
Tu mi vedi (oppure ci vedi), vedi la
mia anzi no la nostra
faccia, insomma vedi dall’esterno?
Certo ma ti ho detto che
è inutile cercare di capire,
impazziresti e basta.
Se lo dici tu, comunque mi sforzavo
di piangere.
Non è
così che funziona.
Come allora?
Comincio a pensare che non
sia il momento giusto, eppure…
…eppure io piango sempre
agli addii…
…ma questo non
è ancora un addio vero e proprio.
Io inizio a pensare che piangere mi
farebbe bene. Le parti
della discussione si sono scambiate.
Quando ne sentirai il
bisogno, allora piangi, sfogati.
Piangerò, io piango sempre
agli addii.
La malattia ti ha portata
via, dopo averti a lungo
logorata, ha vinto
lei.
Sei stata trovata morta nel
tuo letto, non hai voluto
nessuno affianco a te
questa notte,
sapevi che era l’ultima?
È per questo che
hai salutato tutti con un sorriso più
grande del solito nel pomeriggio?
Il
tuo volto era bagnato di lacrime, alla fine hai pianto, tu piangi
sempre agli
addii.
FINE
Lasciate un segno del vostro passaggio, una recensione non costa molto,
no?
Grazie di aver letto,
alla prossima,
nebula91
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