La battaglia d'Azincourt

di ShessomaruJunior
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Galassia: Via Lattea
Sistema: solare
Pianeta: Terra
Continente: Europa
Stato: Francia
Dipartimento: dipartimento del fiume Marna
Luogo: sponda destra del fiume Marna
Anno: 1914


Cecilia camminava lentamente tra le trincee scavate di recente sulla sponda della Marna, cercando di rincuorare le truppe. Ma negli occhi dei soldati l'unica cosa che leggeva erano paura e disperazione.
“Forza e coraggio, signori. Siamo riusciti ad arrivare qui nonostante i “Fritz” ci abbiano dato la caccia fin da Mons. Non dobbiamo dargli la soddisfazione di vederci impauriti!”
“Sta zitta, donna!”
“Falla finita, che ne sai tu di quello che sentiamo?”
“Ma io...!”
“Sloggia, oppure ti spariamo!”
Alla vista delle facce inferocite e dei fucili puntati verso di lei, la rappresentante del Commonwealth fece dietrofront per tornare al quartier generale, dove sapeva di trovare Inghilterra, Francia e gli stati maggiori degli eserciti impegnati a studiare le mappe della zona per prepararsi meglio alla battaglia.
Se cinque secoli prima le avessero detto che suo marito e il suo peggior nemico si sarebbero alleati contro un nemico comune, sarebbe scoppiata a ridere. E invece eccoli lì, impegnati a studiare le mappe come studenti di Oxford che si devono preparare ad un esame definitivo.
“I tedeschi hanno sfondato le linee difensive qui, qui e qui!”
“Le truppe sono in ripiegamento qui e qui!”
“Il grosso delle forze tedesche stanno per arrivare da qui!”
“Quindi se non li fermiamo lì, la mia Parigi cadrà!” disse con fare melodrammatico Francis.
“Ehm ragazzi...”
“Cecilia, com'è andato il giro di ricognizione delle truppe?” le domandò Arthur, cercando di mantenersi il più distaccato possibile, per non far vedere quando fosse preoccupato per la presenza di sua moglie lì sul campo.
“Malissimo. Le truppe sono distrutte psicologicamente e fisicamente. Se ci attaccano a sorpresa, siamo rovinati”
“AAAALLLAAARRRMMMIII!”
“Io non centro niente su questo, giuro. Era un modo di dire.”
Tutti si precipitarono fuori per raggiungere un punto d'osservazione, per vedere l'esercito tedesco, imponente e minaccioso, avanzare come un rombo.
“Non finirà così, non deve finir così” pensò Inghilterra, guardando la nube di polvere sollevata dalle truppe nemiche, stringendo a se sua moglie, che osservava Belgio fissare con odio i Tedeschi dall'unico occhio rimastole. Aveva fatto il diavolo a quattro quando aveva scoperto che la sua amica era stata invasa, arrivando a buttare suo marito giù dal letto nel cuore della notte, non riusciva a tollerare una cosa del genere. Le era stata accanto quando era diventata un Nazione indipendente, con l'aiuto anche di Arthur, e non sarebbe di certo rimasta a guardare mentre subiva un invasione.
In quel momento il cielo nuvoloso si fece rosso e tra le nubi apparvero Iacopo e i suoi soldati.
“Uomini come il nostro re dobbiamo agire...arcieri pronti! Incoccate! Puntate! Mirate! Fuoco!”
E dal cielo i fantasmi degli arcieri morti ad Azincourt scagliarono una pioggia di frecce infuocate sulle truppe tedesche.
“Hai visto, Arthur? Iacopo è venuto ad aiutarci!” disse Commonwealth, guardando le truppe tedesche venire fermate!
 

Fine

 

Eccoci qua gente! Ho concluso la nostra storia con una leggenda che circolò tra le truppe francesi e inglesi (anche tra gli stati maggiori degli eserciti) durante la grande guerra!

 
Anche se questa ff è finita sto già lavorando ad un’altra grande battaglia!




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