Al TCATH.
Siete
meravigliose!
Buon
Natale belle bimbe... :)
Il portatile di John stava diffondendo della lieve musica, quella sera.
L'appartamento era particolarmente luminoso grazie alle molte lucine
lampeggianti piazzate in giro per la casa dalla padrona di casa, con
l'aiuto del dottore, e ai fili luminosi e scintillanti messi qui e
là.
Qualcuno però al 221b non era particolarmente felice di
tutto ciò, specialmente della musica.
“John... se non spegni questo strazio penso che
andrò a cercare il tuo revolver e inizierò a
sparare al tuo computer, tra 2 minuti.” borbottò
Sherlock dal bozzolo di coperte, sopra il divano, in cui si era
rinchiuso subito dopo cena.
John sbuffò “Sei la reincarnazione del
Grinch...” Sorseggiò il suo tea e voltò
la pagina del libro che stava leggendo. “È la
vigilia di Natale... non puoi ritrovare almeno un minimo del tuo
spirito natalizio?”
“Oh! Ti assicuro che sto dando tutto me stesso per non
sperimentare quanto ci mettono quelle lucine e quei disgustosi festoni
a prendere fuoco.”
“Non rovinare lo spirito natalizio solo perchè
non hai un caso su cui mettere le mani, per favore,
Sherlock.” disse esasperato il dottore.
“Ci sei già tu con quell'assurdo maglione ad
averne abbastanza per tutto l'isolato, John. Cos'è, una
renna con il naso rosso, quella?” sogghigno il detective
prendendo in giro il suo coinquilino.
“Cosa indosso non ti riguarda. È simpatico questo
maglione, comodo e caldo.”
“È orrendo.... e questa musica mi sta seriamente
facendo diventare nervoso.” ribatté
l’altro, piazzandosi un cuscino sulla testa.
John gli lanciò un'occhiata di sbieco e un sorrisino
divertito, chiudendo definitivamente il libro.
“Vuoi che venga a farti compagnia?”
Sherlock gli rispose con un mugugno come per dire “non mi
interessa” ma si rannicchiò per lasciargli spazio
sull'altro lato del divano.
Con un grosso sorriso sulle labbra il dottore si alzò dalla
sua poltrona per andarsi a gettare sui cuscini morbidi, accanto al
detective. “Vuoi toglierti quel cuscino?”
“Vuoi spegnere quello strazio?” disse il moro
facendo spuntare la faccia da sotto il suo nascondiglio.
“Andiamo.... sai che la sera della Vigila mi piace ascoltare
Christmas fm. Non ti chiedo di aiutarmi con la cena o le decorazioni ma
almeno di sopportare.”
“Ma Jawn...” si lamentò Sherlock tornado
in superficie. “Che senso ha? Sono cose inutili... neanche
sei cristiano. Tutte queste sciocche tradizioni... il Natale
è solo una brutta copia della celebrazione dei Saturnali
nell'antica Roma dove si scambiavano doni e...” [1]
“Perché ritieni il sistema solare inutile e poi
conosci alla perfezione queste cose?” lo interruppe il
dottore.
“Perché ho sempre ritenuto inutile questa festa e
ho voluto documentarmi.” rispose in un broncio
offeso.
“Non è inutile. Anche se non si è
credenti è un'occasione per stare con le persone che si ama.
Con la propria famiglia... e anche se non ti chiedo di partecipare in
queste assurde celebrazioni' almeno, per favore, non rovinarmi l'umore
nel nostro primo Natale come coppia.” disse John,
imporporandosi, un po' per la rabbia e un po' per la vergogna,
guardando i piedi di Sherlock che spuntavano dalla coperta.
Il detective lo studiò per un po', per poi decidere che
almeno un minimo - per John - avrebbe potuto sopportare quelle
fastidiosissime melodie e quelle inutili lucine. “Se domani
sento anche mezza nota di queste.... cose.... giuro che faccio crashare
il sito internet della radio.” disse in un bisbiglio,
portando le sue gambe sopra quelle del compagno.
Il dottore sorrise dolcemente, prendendo i piedi dell'altro tra le
mani, riscaldandoli e avvicinandosi ancora di più, facendosi
intrappolare dalle lunghissime gambe del detective.
Rimasero così per un po', a godere della vicinanza l'uno
dell'altro, finché l'orologio a cucù della
signora Hudson non annunciò la mezzanotte.
“Buon Natale, Sherlock.” sussurrò il
medico, sorridendo al compagno.
Il detective ricambiò il sorriso e si mise a sedere per
raggiungere le labbra di John e depositarvi un bacio leggero, appena
sfiorato. Era difficile che si lasciasse andare spontaneamente a gesti
come quello, nonostante fossero più di 3 mesi che erano una
coppia, e come ogni volta che lo faceva il cuore di John perse un
battito. “Buon Natale, John” aggiunse poi Sherlock
in un sussurro sulle labbra dell'altro. “.... è
quel libro sulle nuove droghe vero?”
“Come se non lo sapessi. Sei insopportabile.”
rispose John con un sorriso, sapendo bene che si riferiva al suo
regalo. “Mi hai praticamente chiesto
di comprarlo.”
“Sapevo che non avresti saputo cosa prendere. Almeno non hai
dovuto comprare quell'inutile pigiama che avevi intenzione di
regalarmi...”
“Tra poco dovrai buttar via questo! È tutto
rovinato...”
“Vorrà dire che quando succederà
dormirò nudo...” ribatté in voce
maliziosa all'orecchio del dottore, che arrossì fino alla
punta dei capelli pensando al corpo nudo del detective accanto al suo.
In un balzo, Sherlock si alzò dal divano, lasciando cadere
le coperte, per andare in camera sua e tornare con un pacchetto
incartato in una carta rossa costellata da fiocchi di neve bianchi.
“La commessa ha ritenuto opportuno incartarlo.”
disse, cercando di mantenere la sua facciata, mentre porgeva il regalo
a John.
“Mi hai fatto un regalo?” chiese John stupito
mentre prendeva il pacchetto, sapendo l'avversione del detective per
quelle occasioni.
“Ho dovuto. Quando sei entrato in casa con quel maglione
inguardabile, l'altro giorno, mi sono sentito in dovere di cercare un
sostituto.” disse, sedendosi di nuovo mentre il dottore
estraeva un maglione dalla carta rossa.
John sorrise guardandolo: era grigio, caldo e morbidissimo al tatto.
Subito decise di togliersi il suo per provarselo.
“È perfetto.” disse una volta che lo
ebbe indosso.
Sherlock prese il maglione con la renna e lo lanciò
dall'altra parte della stanza con un sorriso soddisfatto.
“Finalmente.”
“Non ti darò il tuo regalo fino a domani sera per
questo.” disse John, fingendosi offeso.
“Non importa, non ho intenzione di leggerlo per adesso.
Piuttosto, vorrei testare quanto bene riesco a toglierlo, questo
maglione.” sussurrò, ancora malizioso.
“Ok, ho capito l'antifona.” ribatté
ridacchiando il dottore.
Prese Sherlock per mano e lo guidò fino alla loro camera,
pregustandosi uno dei migliori Natali della sua vita.
Perché se si ha qualcuno che si ama accanto,
è un Natale più dolce.
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[1] Omaggio a The big bang theory.... perché
quella puntata is awesome. the end.
Bene se siete arrivate qui vuol dire che avete sopportato questa mia
cosa inutile, smielosa e Natalizia.... ma ascoltando Christmas fm
non sono riuscita a trattenermi dallo scrivere qualcosa a tema.
La mia prima Johnlock pubblicata.... ci voleva proprio il Natale!! XD
Grazie alla mia beta-amica-Sherlock-soul mate-compagna di role Yoko
Hogawa :) per sopportarmi ogni
santissimo giorno e per aver aggiustato la mia antipatia per le
maiuscole.... XD Love you girl! <3
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