fifteen years, David.

di sat4na
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fifteen years,david.
 
David,è così che si chiama il ragazzo che sorride ogni giorno nascondendo le lacrime. David,è quello che viene sempre lasciato in disparte. David è quello che è vittima di bullismo, David è l'autolesionista malato di depressione, David è anoressico. David ha tentato il suicidio ,ora è in ospedale in fin di vita.
 
4 anni prima.
 
David ha 10 anni,è un ragazzino con i capelli scuri e che ama lo stile rock.Ama disegnare,è dolce, e il bambino più buono che si possa immaginare.Ha sempre il sorriso in faccia,è felice,è simpatico e scherza sempre con tutti,oggi è il suo primo giorno di scuola.
Cammino con di fianco mia madre,sto andando alle scuole medie,è il mio primo giorno e non vedo l'ora di entrare.Mentre camminiamo gia mi immagino gl'anni della mia adolescenza che passerò qui dentro,anni felici  ,anni pieni di gioia con i miei nuovi amici.
Entrai in classe,tutti stavano parlando,tutti scherzavano ed erano seduti.Cercai un volto familiare...eccolo!Charlie! Mi avviai verso di lui ma qualcosa mi fermò ,o meglio qualcuno.
 
un ragazzo mi spinsè contro il muro e io caddi a terra.
 
"cosa stavi facendo?" disse lui con aria minacciosa.
 
"io volevo sedermi.." non mi lasciò neanche il tempo di finire che iniziò subito ad alterarsi.
 
"No!Tu devi sederti lì,da solo!" disse indicando un banco in fondo alla classe,tutto isolato.
 
"ma io.."
 
"Tu niente,vai lì,le femminuccie devono stare lì" disse dandomi un altro spintone e senza esitare io ubbidì.
 
il banco era pieno di scritte,ed ero solo.Un nodo alla gola mi bloccò.Questa sensazione l'ho gia provata,questa sensazione non mi piace!Mi ricorda quando i miei genitori hanno divorziato.Mi ricorda quel senso di inferiorità.
Entrò la nuova professoressa che subito mi indicò chiedendomi quale fosse il mio nome.
"David Desrosiers" risposi io.
 
mi guardava strano,forse si chiedeva perchè fossi solo.
 
All'intervallo stessa cosa,nessuno mi parlò,come primo giorno faceva davvero schifo.
 
La campanella finalmente suonò,e io potei uscire da quell'inferno.
 
Nel cortile tutti risero di me,non so perchè.Mi insultavano,mi dicevano che avevo gambe da femmina.
 
Cominciai ad incamminarmi e cominciai a pensare,poi arrivò un messaggio.
 
"Sei trans?Perchè hai quelle gambe da femmina?dio fai schifo!Emo!"
 
non era colpa mia se le mie gambe avevano delle curve,purtroppo ero molto magro per  via di tutto lo sport e l'alimentazione che facevo.
tornai a casa,non mi volevo abbattere,mi feci forza,sarebbe andato tutto meglio,tutti si sarebbero scordati di me.
i giorni a venire furono gli stessi,ma io non mi abbattevo,no,avrei vinto,ne ero più che certo.
Ogni giorno stessi insulti,ogni giorno stesse spinte e nessuno con cui parlarne,dovevo tenere tutto dentro e il mio cuore stava per scoppiare.
Un altro giorno era passato,come quelli precedenti.
 
Un altro messaggio era arrivato ,uno dei tanti,con la stessa scritta.
"EMO,GAMBE DA FEMMINA!"
 
Andai in bagno,mi spogliai e rimasi in boxer.Guardai il mio riflesso dal grande specchio che copriva tutta la parete e finì con una conclusione,ho davvero le gambe da femmina.
 
faccio schifo.
 
quello che dicono su di me è vero.
 
mi sedetti a terra e cominciai a piangere,non ne potevo più.Guardai per l'ultima volta le mie gambe e senza pensarci presi una forbice.
"perchè ho le gambe da femmina? perchè? fate schifo!" 
presi la lama e cominciai a tagliare le mie cosce,quasi come se tagliarle potesse cambiarle.
Mi sentivo realizato ,vedere quei graffi mi facevano sentire meglio,come se stessi scaricando quel dolore.




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