- Sai, l’altro giorno sono stato al funerale di Dio. -
- Ma dai? L’ho sentito al telegiornale… avrei voluto esserci
anche io. –
- E’ stato straordinario! C’era gente da ogni dove: non sai
quante lacrime! Quanta disperazione! Lucifero stesso si sarebbe commosso. –
- Magari c’era pure lui –
- Chissà… qualche diavolo c’era di sicuro. Li ho visti mentre accendevano e spegnevano candele con le dita.
Alcuni invece se ne andavano in giro a consolare le persone. Pensa che ne ho visto uno piangere quando ha visto la bara. –
- Che scena, ragazzi… che scena… -
- Già: c’era perfino qualche divinità greca! Afrodite se ne
stava in un angolo a chiacchierare con Venere su qualcosa che pareva
irrigidirla parecchio. –
- Eh beh ci credo… è morto Dio! –
- Mah… che storia… se anche fossi venuto non ci saresti
stato. Eravamo tutti pressati come sardine là dentro! Una
suora mi ha inondato la tunica di lacrime. –
- Sai… ha perso il marito. –
- Già. Qualcuno sfruttava l’occasione per diffondere l’uso
di parole strane: Duhkha, Samudaya, Nirodha e … Marga? E’ possibile? Conosci? Boh… io no, chissà che c’entravano con Dio. –
- Ma sì, le nobili
verità del Buddismo. Sofferenza esistenziale, ottuplice pensiero … roba così. –
- Ah ecco, mi
sembrava strano. Certo che ne sai! -
- Un poco… mi diletto. –
- C’erano perfino certi arabi col turbante. Se ne stavano lì
a piangere e a invocare Allah, stringendosi addosso il
Corano. Che disperazione ragazzi… che disperazione. –
- Eh immagino… e poi? Chi c’era? –
- Ma sì, mi pare… anche gli Indù, già. Oh loro erano
veramente un temporale di lacrime. Tra Trimurti, Avatar
e Visnù non ci capivo più niente, ma che fossero
parecchio addolorati si vedeva. –
- Ne son
sicuro! E’ una religione antica quella. Hanno più secoli di obbedienza alle
spalle. Poveracci. –
- Ma dovevi vedere la bara! Una roba impressionante:
probabilmente è stata quella a sconvolgerci di più. Chissà chi l’ha fatta. –
- Perché? Com’era? –
- Nera! Da cima a fondo! Una macchia nerissima, come nuvoloni di pioggia. E lo sai quant’era grande? Lo sai? –
- Quanto? –
- Quanto una bara per un bambino. Piccolissima ti dico! Là
dentro ci starà sì e no mio figlio, che ha 7 anni! Oh Dio santo, che brutta
visione. –
- Non mi sembra il caso di usare un’espressione simile in un’occasione
del genere. –
- Giusto, hai ragione… per carità, bisogna portargli
rispetto. Tu che dici, andrà in paradiso? –
- Mm… è un bel dilemma sai? Ma del resto se l’è creato lui,
non è tanto stupido da mandarsi da solo all’inferno. –
- Anche qui hai ragione. Credi che verrà un sostituto? –
- Mah… forse. Di certo la gente lo desidera. Magari quello
nuovo potrà finalmente dirci come si chiama. Ne ha talmente tanti di nomi… -
- Davvero! Non so come abbiano fatto con la lapide. Dev’essere stato un bel garbuglio di pensieri. –
- Infatti. Chissà chi tra noi ha ragione. Sarei curioso
davvero. –
- Già… pensa Dio quanto si è divertito a guardarci
mentre cerchiamo di scoprire chi è. Io sarei andato in brodo di
giuggiole. –
- Tu… figuriamoci Dio. Metti il caso: la religione giusta è
l’islamismo. Tu come ti comporti? –
- Ah non lo so… del resto mica è
colpa mia se son nato qui. E’ stato Dio a mettermi in
pancia a mia madre… più o meno. –
- Mah… forse hai ragione. E pensa se la religione giusta fosse nessuna religione! –
- Come? –
- Ma sì! Immagina: Dio ha sparso per il mondo qualche
religione a casaccio per metterci alla prova… e noi in realtà dobbiamo solo
vivere la nostra vita, senza nessun rito o generis. Potrebbe anche essere, no? –
- Mah… mi sembra strano. –
- Forse. Chissà. –
- E’ stato davvero un gran funerale. Commovente sul serio. –
- E i sacerdoti? C’erano dei sacerdoti? Chi ha recitato il
rito? –
- Ce n’era uno per ogni religione. Uno per ognuna. Capito quanta gente c’era ora? –
- Già… e tu quale hai seguito? –
- Quello cristiano, ovvio. Era l’unico che capivo, più o
meno. –
- Giusto. E l’omelia? E’ stata bella la sua omelia? –
- Ah non ne ha pronunciata nessuna…
poveretto: troppo timore di Dio. -