Michele

di Nanae
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1^ capitolo
IL FUTURO MICHAEL JACKSON
Era lì, su quel grandissimo palco nero, illuminato dai riflettori, vestito alla Michael Jackson in Billie Jean: canottiera bianca, pantaloni neri,  giacca nera che brillava in tutto il suo splendore e i tre indumenti, simboli di Michael Jackson: i mocassini neri, il cappello nero e il guanto bianco con le paiate.
 Ed io ero lì, seduta sul divano del soggiorno di casa mia, illuminato da una lampadario attaccato al muro, con gli occhi incollati alla televisione, che ascoltavo la sua voce soave e osservavo i suoi movimenti sciolti ed energici, incantata dal suo volto, un volto che era come se parlasse da solo.
 Anche se lui si trovava in quello studio di Roma e io a Trapani, mi sentivo come se mi trovassi lì, riusciva a farmi provare emozioni incredibili, sensazionali, tanta era la passione per Michael Jackson (iniziata a 4 anni), che è riuscito ad arrivare fin qui, ammirato e amato da migliaia di fan (e in special modo da una ragazza di nome “Mariasole Martignoni”, sorella di Matteo Martignoni, un altro partecipante di Ti lascio una canzone, la quale dopo sarebbe diventata la sua ragazza), oltre che per la sua bellezza, anche per la sua bravura nel “rendere onore” al re del pop. Mai avrei immaginato che esistesse una persona in grado di cantare e ballare le sue canzoni alla perfezione, mi sembrava di vedere proprio lui su quel palco, infatti già dall’inizio avevo capito che avevamo trovato il discendente di Michael Jackson.
Ogni puntata mi sorprendeva sempre di più, non me ne perdevo mai una, poteva accadere qualsiasi cosa, io non mi sarei “mai” persa nemmeno una esibizione del “Michael Jackson di Palagiano” (la città in cui viveva), ormai era conosciuto così: il nostro MJ di Palagiano, la “reincarnazione” di MJ, alcune volte anche “il futuro MJ”, “il nuovo MJ”.
Mentre pensavo tutto questo, pensavo anche che la possibilità di incontrarlo o di poterci parlare, era una su un milione… (e anche se lo avessi incontrato nn avrei avuto possibilità).
 




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