Do They Know
It’s Christmas On Raxacoricofallapatorius?
L’ennesima astronave sfrecciò nel cielo di Londra,
tutta brillanti luci fosforescenti e scintillii metallici contro il
nero della notte, e sparì all’orizzonte proprio
mentre il terzo buco nero della giornata scompariva con un cupo rumore
di risucchio. Se si ascoltava bene, si poteva quasi sentire
l’eco dei bizzarri suoni delle armi aliene e degli sterminare! che
avevano riempito tutto il pomeriggio e gran parte della sera.
Una strana
polvere bianca cominciò a cadere dal cielo, sommergendo
rapidamente le strade. Qualche ingenuo turista, deliziato,
iniziò a scattare foto, ignaro del fatto che a Londra
ormai non nevicasse più da anni.
John Smith
– l’unico autentico John Smith in tutto il Regno
Unito, diffidare delle imitazioni, dei luoghi comuni e soprattutto
delle antiquate cabine blu della polizia – si
calcò meglio il cappello sulla testa. Odiava ritrovarsi con
le ceneri di chissà quale forma di vita extraterrestre nei
capelli.
O rimasugli di
astronavi. O minuscoli pezzetti di Realtà cancellati e
restaurati e cambiati e chissà cos’altro. O
briciole di continuum spazio – temporale. O qualsiasi altra
cosa sgradevole e potenzialmente pericolosa potesse finirgli tra i
capelli a Natale.
John era un
uomo che amava e rispettava i propri capelli, e gli sembrava che il
miglior modo di dimostrarlo fosse evitare di ritrovarsi calvo per via
di un’infezione del ventitreesimo secolo o di un team di nano
- parrucchieri impazziti.
Accanto a lui,
sua moglie ricominciò a lamentarsi: - Sempre
così, a Natale! Mai che gli alieni portino qualcosa di
innocuo come, che ne so, una nuova ricetta per il pudding! -. Zia Mary,
venuta dal Galles per le feste e per un po’ di
tranquillità, come lei stessa aveva gracchiato
al telefono informandoli che aveva accettato l’invito che
loro non le avevano mai rivolto, si strinse nelle spalle e
borbottò qualcosa sulle righe di maledetto Torchwood,
scommetto che
è colpa loro anche stavolta.
John
sospirò, osservando la Luna ingrandirsi lentamente e
colorarsi di un minaccioso rosa pastello: gli alieni non davano tregua
nemmeno a Natale, e così faceva anche l’adorabile
zietta di Cardiff. Come se un pesce-palla alla guida di
un’automobile fosse un evento tanto eccezionale!
Almeno gli
alieni avevano una scusa: probabilmente non sapevano nemmeno cosa
fosse, il Natale. Anche se, a pensarci bene, era strano che non
l’avessero ancora capito dopo tutte quelle invasioni proprio
in quel periodo dell’anno.
L’anno prossimo,
si disse John Smith scuotendo la testa, andiamo dai cugini
irlandesi.
Ignorò
con una nonchalance dettata dall’abitudine che faceva quel
proposito ogni Vigilia, ogni Natale e ogni Capodanno.
Qualche sana
vecchia tradizione natalizia, in fondo, non ha mai fatto male a nessuno.
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