Gli occhi dei pesci

di goldenfish
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-Qwerty-

Ero a casa da solo.
Il campanello non lo sentivo. Mentivo.

Quell'odioso "drin" stonato si sentiva da in fondo alla via.

Peggio di un coro di gatti in amore.

Il mio gatto era castrato. Che cattiveria.

"Dopo scappa" diceva mia madre.
Così decidemmo di castrarlo.
Che bel futuro per un gatto. No, non è un gatto di appartamento. Lui esce e viene umiliato dagli altri gatti.
Lo mordono. Se avesse ancora le palle magari sarebbe lui ad umiliarli.
Ma non le ha.
Perchè se no scappa.

E' buio fuori. Il campanello continua a suonare, ma io non lo sento.

Arriva il mio gatto senza palle. Letteralmente.
Mi fa le fusa.
Carino.

Il campanello continua a suonare.
Saranno stati i ragazzi a bloccare il campanello con un rametto.

Quel rumore gracchiante mi è entrato nella testa.

Che stano presente e passato si sono accavallati.
Errori di ortografia? Forse. Non sono bravo in italiano.
Cosa c'entra l'ortografia con i tempi verbali?
Niente.
L'ho detto che non sono bravo in italiano.

Il campanello suona ancora.
Maledetti.
Apro la porta.

"Finalmente".
"Entra".
"Ti offro da bere?"
"Si, grazie."

Prendo due bicchieri. Perchè?
Tanto sono da solo.



N.D.A. : Ok ho dato il meglio/peggio di me in questo racconto. Non ha un filo logico.
              Mi piace! La logica non fa per me :B
              Bene. I miei pareri non contano.
              Lascio a voi i commenti per distruggermi.





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