La Contrada dei
Ganzi
Meridian Hoole vive nella contrada
dei ganzi.
Non c’è nulla di bello nel vivere lasciando che le cose
accadano senza opporre resistenza, perché non si lascerà mai nemmeno l’impronta
di noi stessi nel fluire della vita.
C’è chi paragona la vita ad un fiume che scorre, mentre
Meridian pensa che sia più simile ad un treno. Cioè, scorre pure quello, no?
Però il fiume non trattiene orme, né tracce, mentre sul treno tu puoi vedere le
scritte degli innamorati e degli amici, le incisioni trasgressive e i disegni
impresentabili di dodicenni in piena crisi ormonale. Nella vita puoi decidere di
essere un passeggero che nessuno ricorderà, di quelli che si sparano musica
commerciale a tutto volume nei padiglioni auricolari estraniandosi dalla realtà,
senza nemmeno accorgersi di essere arrivati all’ultima fermata – detta anche
Sonno Eterno, ma pure Morte. Altrimenti, scegliti un percorso già tracciato e
ripassalo col pennarello per renderlo più evidente, oppure traccialo da te e
aspetta che qualcuno ti venga dietro, che tanto è sempre così.
Per principio non fuma e dice di odiare la puzza di fumo.
Balle, perché non ha mai provato, e l’odore del fumo non le fa né caldo né
freddo.
Per lo stesso principio non si droga, né beve, tranne a
capodanno, quando si concede una bella bottiglia di spumante dolce. E vaffanculo
al suo moralismo.
Cassandra Beamount vive nella contrada dei ganzi.
Ingerisce in una giornata più nicotina e sostanze
allucinogene varie che ossigeno. Nel suo caso, niente polverine magiche,
solo "mamma" e "canapa". Decisamente convinta di essere nata nell’epoca
sbagliata, Cassandra si veste sempre e solo con magliette batik e gonne lunghe e
larghe del peggiore stile hippy. Dove vive lei non è una cosa strana.
E lei dipinge il camioncino di arancione e verde e giallo,
ha un tatuaggio sul polso col segno della pace e un anello all’orecchio
sinistro. E i pianti e le risate sono figlie di emozioni gemelle: gioia e
dolore, uguali, ma rivolte in versi opposti.
Percival Steiner vive nella contrada dei ganzi.
I gay sono da crocifiggere, fanno schifo, i cinesi se ne
dovrebbero stare in Cina, Dio non esiste e chi ci crede è un demente. Bestemmia
liberamente, pur dichiarandosi ateo.
Il giorno della memoria va in chiesa a pregare con sua
mamma.
“La vita va vissuta” dice, mentre si spara una pera. E va
pure a puttane.
Ci prova con tutte quelle che hanno una scollatura sotto le
clavicole e una terza di reggiseno. Poi, che loro lo rifiutino o meno è
superfluo. Di solito lo rifiutano. E’ un bambino, ma si crede grande.
Il suo pensiero più profondo non và al di là della tavoletta
del cesso, eppure ai tempi della seconda media poteva essere considerato un tipo
maturo, alternativo, persino forte.
E’ solo un riccastro viziato che predica il comunismo
spendendo milioni in vestiti di marca.
E i soldi li guadagna il padre direttore di azienda, che
sottopaga gli impiegati e abusa delle impiegate. Moglie e figlio
complici.
Calvin Lanegan vive nella contrada dei ganzi.
Anche lui odia i gay, anche lui i cinesi li manderebbe in
Cina, ma preferisce fare il razzista a bassa voce. Non va a puttane né si droga,
ma beve litri di birra davanti alla televisione quando trasmettono il calcio, e
pure mentre gioca alla play. Assassin’s Creed e Call of Duty. Violenza e sangue
con sottofondo hard rock e metal.
Al contrario di Percy, Calvin non è un morto di figa e se
gli piace una tipa non si fa troppi problemi.
Di solito, perlomeno.
E’ il classico ragazzo drogato di calcio e birra.
Tremendamente, noiosamente normale.
Mangia più grasso e olio fritto di Homer Simpson tra panini,
patatine, frittura, pollo, cotolette e merendine di tutti i tipi.
E, maledetto, non ingrassa di un chilo.
Non conosce problemi, né pretende di conoscerne, non fa il
presuntuoso su argomenti che non ha mai affrontato. Non fa altro che seguire gli
amici, dopo essere sfuggito dalle grinfie dei genitori asfissianti, e non ama
essere al centro dell’attenzione.
Chissà che ci fa nella contrada.
Meridian e Cassandra sono coinquiline e abitano nello stesso
palazzo di Percy e Calvin – anche loro coinquilini. Meridian e Calvin si
conoscono dai tempi del liceo, quando erano compagni di classe e di sogni. Hanno
conosciuto Cass e Percy quando li cacciarono da un pub insieme a Calvin perché,
ubriachi fradici, avevano preso a spaccare le sedie in testa al barista.
Meridian li aveva portati tutti a casa sua col furgoncino hippy di Cass e mentre
lei sosteneva Percy in balia della nausea post-sbronza, Cass e Calvin erano
finiti a letto insieme, nella camera di Meridian.
Da allora, Cass si era trasferita dal suo appartamento – un
buco in città – a quello di Meridian. Dividevano l’affitto e Cass dormiva nella
camera di Meridian, dove aveva fatto sesso con Calvin. Meridian non aveva più
voluto metterci piede in quella stanza, dormiva sul divano. Con Calvin non aveva
più parlato per circa uno, due mesi, poi avevano riallacciato i rapporti, ma non
era la stessa cosa.
Meridian non aveva cancellato il ricordo del suo ex migliore
amico che, contro tutti i principi che erano stati alla base della loro
amicizia, se la faceva con una sconosciuta mentre era ubriaco fradicio nel
suo letto.
Cass ora è la sua migliore amica, mentre Percy – nella
speranza che una delle due vicine si conceda – si è trasferito dal compagno di
sbronza, col quale è molto amico.
Sono un gruppo, li chiamano gli Strafatti, anche se in
realtà né Meridian né Calvin sono drogati.
Vanno in giro per la contrada e per la Città, dicendo
stupidaggini o filosofeggiando sull’importanza del coltellino per il
parmigiano.
Calvin ha una cotta per Cass. Meridian lo sa, aiuta il suo
amico, ma sa già che Cass non può ricambiare. Forse lo spera.
Cass è innamorata, e non di Calvin, né di Percy.
L’amore di Cass si chiama Trevor. E’ stato suo compagno sin
dalle medie, fino a quando lui non si è iscritto all’università, mentre Cass ha
cominciato a lavorare in un fast food. Sono stati migliori amici, poi però
Trevor si è innamorato e il cuore di Cass si è spezzato. Per un po’, anche
quando Cass si è trasferita da Meridian nella contrada dei ganzi, hanno
continuato a vedersi.
Poi però…
Trevor ora è sposato. Sua moglie si chiama Diana. Lui fa
l’ingegnere, lei è medico. Hanno una figlia di sette mesi che si chiama
Flavia.
Cass l’ha saputo quando un giorno Trevor l’è venuta a
trovare nella contrada. Le ha detto che non possono più vedersi, che lui ha una
reputazione, una famiglia.
Non può andare in giro con una che si fa chiamare Strafatta
e si veste come una barbona di mezzo secolo fa.
Quel giorno Cass ha fumato cinque canne, si è presa una
pasticca di felicità e ha bevuto una bottiglia intera di Amaro del Carabiniere,
sentendo il giorno dopo meno male nel corpo che nel cuore. E a bersi una
bottiglia di Amaro del Carabiniere si dev'essere proprio disperati.
Questa storia la conosce solo Meridian, Percy e Calvin non
ne sanno niente, così come non sanno di quei giorni neri che Cass passa a
rimirare le sue vecchie foto con Trevor, e piange tra le braccia della
coinquilina.
E’ una storia triste e strana, quella degli Strafatti della
contrada dei ganzi.
E’ la storia di chi deve scegliere, di chi vuole realizzare
i propri sogni, di chi ha perso la strada di casa e di chi una strada non l’ha
mai veramente cercata.
E la contrada è nella Città e i ganzi sono i giovani, sono i
deboli, sono gli incerti.