TRUST YOU
Cap.21
Un uomo aprì la porta ed entrò in casa.
Appoggiò la giacca all’ingresso e togliendosi le scarpe
si avviò per il corridoio, fino a passare davanti al soggiorno. Si fermò
notando un libro appoggiato sul tavolino della sala.
Era un album di fotografie.
Entrò in soggiorno e si sedette sul divano, mentre
prendeva in mano l’album.
Sfogliò le prime pagine.
Erano piene di persone, tutte sorridenti, chi
imbronciato, chi indispettito, chi lasciando qualche lacrima, chi scherzando…ma
erano tutti felici.
Si soffermò ad una fotografia…era stata scattata dopo
quell’episodio…
Ancora adesso ricordava gli avvenimenti che lo avevano
portato a quel giorno.
Riusciva anche a sentire le emozioni
provate…quell’angoscia e tristezza che lo svegliavano nella notte. Il ricordo
della morte di una persona importante…
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Una grande luce scaturì nello scontro delle due ragazze.
Nessuna delle due voleva cedere. Era in gioco il destino di molte persone.
E ora le due ragazze, una di fronte all’altra, si battevano
per ciò che credevano e lo facevano a colpi di magia con le formule magiche
prese dallo stesso libro diviso a metà.
Quell’enorme energia sprigionata dai loro corpi, che fu
raggruppata in un'unica sfera magica, stava proprio tra le due ragazze. Chi
delle due avrebbe ceduto per prima, la sfera l’avrebbe investita interamente
concludendo la battaglia.
-
Non puoi sperare di vincermi…io sono la più forte!- gridò Welly.
-
Io non spero…io ci credo! Così come sono sicura che le mie
amiche mi stiano sostenendo!
-
La tua convinzione ti porterà solo alla sconfitta!
Doremì cercò di sostenere il potere magico, ma era troppo
anche per lei che aveva consumato le sue energie.
-
Doremì, non arrenderti!- la ragazza si sentì chiamare e
girandosi vide tutte le sue compagne.
-
Amiche…c’è l’avete fatta…
-
Ne dubitavi?- disse Aiko trionfante, ma anche stanca. Così
come lo erano gli altri.
-
Forza!- incitò Momoko, seguita da tutti gli altri.
-
Noi siamo qui con te!
Doremì li guardò sorpresa. Poi fece cenno di sì con la
testa, sorridendo convinta.
-
Sì…- si girò per guardare la sua avversaria- Welly, io vincerò
e lo farò per tutte due…
Welly la guardò senza capire e la sfera magica iniziò ad
ingrandirsi, fino a che la luce emessa inondò il posto.
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Una signora dai capelli verdi, si affacciò alla finestra e
guardò il cielo.
-
Majorika?- la Regina si avvicinò a lei.
La donna non disse niente, ma si limitò a indicarle il
cielo. La Regina seguì l’esempio e sorrise.
-
Sembra che sia tornato il bel tempo…
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-
Cos’è successo?- chiese Hana.
-
Sembra che la luce ci abbia investito…- disse Fujio.
-
Non era la luce…era la magia di Doremì.
-
Ma ora dov’è?- chiese Hazuki guardandosi intorno.
Ben presto la luce si dissolse, facendo posto ad una figura
di una ragazza che se ne stava in piedi.
-
Chi avrà vinto?- chiese preoccupato Toru.
-
…Doremì- dissero insieme Kotake e Akatsuki.
-
Ma allora…ha vinto?- chiese speranzosa Hana.
Tutti guardarono la ragazza che ancora se ne stava in piedi
e non apriva bocca. Lentamente il suo corpo iniziò a barcollare, fino a cadere.
-
Doremì!- Kotake e
Akatsuki cercarono di prenderla prima che cadesse.
I due ragazzi si guardarono. Entrambi avevano avuto gli
stessi istinti.
Doremì pareva in apparenza priva di vita, ma poi aprì gli
occhi affaticata.
-
Doremì, come va?- chiese Kotake. Lei sembrò un po’ confusa, ma
poi abbozzò un sorriso.
I due tirarono un sospiro di sollievo. Stava bene.
-
Guardate, c’è qualcuno sdraiato per terra- disse Leon.
-
E’ Welly…- disse Akatsuki.
-
Questo significa…che Doremì c’è l’ha fatta!- esclamarono Aiko
e Momoko.
Il gruppetto iniziò a festeggiare. Avevano vinto la
battaglia.
-
Welly!- esclamarono un gruppetto di ragazze appena arrivate.
-
Ma loro sono…le nostre avversarie- disse Onpu, vedendo quel
gruppetto di ragazze avvicinarsi a Welly.
-
Sono riuscite a riprendersi dopo la battaglia- disse Leon
osservandole.
-
E pare che non siano sole…- Fujio guardò le altre figure di
persone che uscivano allo scoperto e guardavano dispiaciuti la ragazza che
stava per terra.
I ragazzi notarono la somiglianza con molte persone del
mondo della magia. A quanto pareva…erano in tanti.
-
E’ stata sconfitta…- disse una del gruppetto.
-
E’ stato tutto inutile…- un’altra si accasciò a terra.
Doremì le guardò poi cercò di alzarsi in piedi.
-
Aspetta…sei ancora debole…- disse Kotake.
-
Voglio solo…avvicinarmi a Welly.
Kotake e Akatsuki si guardarono e poi lasciarono andare la
ragazza.
-
Welly…- Doremì la guardava.
-
Che vuoi adesso? Hai chiaramente vinto tu, mi hai sconfitto su
tutta la linea. Tu sei più forte di me.
-
La verità è che il mio potere deriva dai miei amici…loro
credono in me e questo mi da una forza incredibile. Ed è una cosa che mi ero
scordata, da quando mi sono allontanata dalle mie amiche. Ho creduto di non
potercela fare da sola e questo mi ha reso debole. Se i miei amici non mi
avessero aperto gli occhi, tu mi avresti sicuramente battuta.
-
A che serve ora? Non ho ottenuto il mio scopo. Non sono stata
in grado di eliminarti. Non sono stata in grado di cambiare il mio destino.
-
Ti sbagli…tu puoi cambiare il tuo destino. Le tue intenzioni
erano giuste, ma le hai attuate a discapito degli altri.
-
Tsk, che vuoi capirne tu.
-
Ti dovrei odiare per quello che ci hai fatto e la sofferenza
arrecata…ma non posso. Tu sei parte di me e quei sentimenti che provi sono gli
stessi che io ho provato. Sembrava che il mio destino fosse già segnato, quando
ho creduto di perdere le persone importanti per me. Non voglio che questo
capiti anche ad altre persone, non voglio che si ripeta la stessa sofferenza.
-
Neanche tu puoi cambiare il destino di noi…saremmo costrette
per altre decine di anni a soffrire in questa dimensione e sperare inutilmente
un giorno di potercene andare.
Doremì guardò la ragazza che era accasciata al suolo, poi
guardò triste il libro.
-
Io forse…posso fare qualcosa…con l’energia che mi è rimasta,
posso cambiare il vostro destino.
-
E’ inutile. Hai esaurito tutte le energie, per potermi
battere. E comunque, perché vorresti aiutarci?
-
Perché tu…perché tutte voi siete parte di noi…se dovessi
lasciare le cose come stanno, questa battaglia sarà stata inutile, per
entrambe.
-
E come credi di fare? Non pensi che ci abbia già tentato
anch’io? Solo l’energia al massimo potere poteva cambiare le cose.
-
Io posso provarci.
-
Non c’è ne sarà bisogno- disse una signora avanzando
lentamente.
-
M- ma lei è…?!- esclamarono Doremì e Kotake stupiti.
-
Sì, voi mi avete conosciuto come una semplice veggente…ma in
realtà io sono Katerine Junta.
-
Eh?- Doremì ci pensò su- Curioso…avete lo stesso cognome di…
-
Sì, in effetti io sono la sua antenata.
-
Antenata?- chiese confusa Doremì- Com’è possibile? Pensavo che
dopo tanti anni…
-
Sì, il mio corpo è morto, ma la mia anima è rimasta viva e mi
sono spostata nei corpi dei miei discendenti, generazione dopo generazione,
grazie a un incantesimo che mi era stato fatto dalla Regina.
-
Ma perché?
-
Passando in corpo in corpo, cercavo di trasmettere un po’
delle capacità che possedevo in modo che un giorno sarebbero stati in grado di
tramandare e proteggere il libro. Le ho indotte anche a credere nelle streghe,
perché i ricordi del mondo magico non venisse cancellato del tutto. L’ultimo
corpo dove riposavo, era appunto quello di Moyra.
-
Moyra…ma lei lo sa?
-
No, non del tutto almeno. Sono stata a lungo nel suo corpo,
pensando che ormai non ci fosse più pericolo…finché la tua presenza mi ha messo
in allerta. Ho percepito la tua energia…sapevo che un giorno ci saremmo riviste
di persona e che la persona che poteva sistemare questo problema, eri proprio
tu.
-
Aspetta...- pensò perplesso Kotake- Ma se riposavi nel corpo
di Moyra, com'è che io ti ho visto di persona?
-
Già...- Doremì ci pensò su- Ricordo che c'era con me Moyra,
quando siamo andate dalla veggente.
-
Non è impossibile se esiste la magia- disse la signora
sorridendo- In realtà io non mi sono mai mossa dal corpo di Moyra, quella che
avete visto non era altro che la mia immagine, resa concreta con la magia. Ma
l'incantesimo aveva breve durata, così che la magia scompariva dopo qualche
minuto.
-
Ma ora Moyra, dov’è?
-
Quando ho percepito nuovi cambiamenti nell’aria, ho lasciato
il suo corpo e mi sono recata qui. Ora lei sta dormendo nell’albergo…
-
Perché non ci ha detto subito quello che stava per accadere?-
chiese Kotake.
-
Non potevo intromettermi in questa battaglia…Doremì aveva
bisogno di affrontare se stessa e le sue paure, così come le sue compagne. Il
mio unico aiuto, potevo darlo attraverso dei consigli che prima o poi avreste
compreso- la signora guardò i due ragazzi- E così è stato…
Doremì e Kotake si guardarono, poi sviarono il loro sguardo
imbarazzati.
-
Ehhh, l’amore…non trovate che sia un sentimento molto confuso?
Ma allo stesso tempo è così immenso e dolce. Una volta che si impara a
comprenderlo, tutto sembra più facile- Katerine guardò la ragazza stesa a
terra- In quanto a voi…è da tempo che vi tengo d’occhio…tu e le tue compagne
avete dato non pochi problemi a Doremì e i suoi amici.
-
E allora?- disse Moyra girandosi dall’altra parte- L’ho fatto
solo per la nostra salvezza.
-
La regina precedente aveva predetto che sarebbe accaduto
questo…è per questo che ha fatto in modo che io rimanessi in vita e che potessi
reincarnarmi nei miei discendenti …io sono l’unica umana che era a conoscenza
del libro nero, perché ero presente quando fu scritto dalla Regina. Ma con il
tempo e le guerre tra i due mondi, il libro fu andato disperso, ma
fortunatamente sono riuscita a recuperare una parte del libro prima di tornare
nel mondo umano. L’altra metà rimase nel mondo magico. Ho tenuto quella metà
nascosta, nell’attesa che un giorno le guerre cessassero e che si ristabilisse
l’armonia tra i due mondi…purtroppo ci vorrà più tempo del previsto. Ma almeno,
grazie al libro, io posso sistemare uno degli errori della Regina.
-
Tu puoi fare qualcosa?- chiese sorpresa Onpu.
-
Certo…ma servirà la collaborazione di tutti, una volta
terminato. Vi chiedo solo di lasciarle andare…so che hanno commesso molti
errori…però possono cambiare.
Doremì guardò le sue amiche. Fecero cenno di sì…anche loro
avevano capito che in fondo non erano cattive, dopotutto erano pur sempre parte
di loro.
-
Va bene…- disse Doremì, poi guardò Welly- Ora hai l’opportunità
per cambiare il tuo destino. Non sprecarlo.
-
Sì…- disse Welly- Lo stesso vale per te- le sorrise. Un
sorriso sincero per la prima volta.
Doremì la guardò contenta. Dentro di sé aveva capito che
qualcosa era cambiato anche in lei.
-
Ora noi andiamo…- Welly si voltò, seguita dalle altre- La
prossima volta che c’incontreremo…sarà quando saremo una il riflesso
dell’altra, come una volta.
-
Certo.
Le giovani apprendiste salutarono gli altri, ripensando agli
ultimi istanti dei loro combattimenti. A modo loro, le persone dell’altra
dimensione erano riuscite a farle affrontare i loro lati oscuri e a renderle
più sicure.
-
Bene, è ora di salutarsi giovani stregoni…- disse Katerine- Ci
sono persone che aspettano ansiosi il ritorno degli eroi.
-
E lei?- chiese Doremì. La signora scosse la testa.
-
Io rimarrò qui- disse lei - Ora che il mio compito è
terminato…non c’è più bisogno che torni nel corpo di Moyra.
-
M- ma…
-
Queste persone hanno più bisogno di me e io di un posto dove
stare tranquilla…la nuova dimensione sarà il posto giusto…una volta che
l’avremmo reso un posto migliore, non ci saranno più barriere a dividerle.
-
Io mi impegnerò che questo accada il più presto possibile-
disse Hana decisa- Una volta diventata la nuova Regina, mi impegnerò affinché
voi possiate avere la vostra libertà.
-
Bene, sono sicura che c’è la farai…- Katerine sorrise alla
piccola Hana, poi guardò tutto il gruppetto- Ricordate…ognuno di noi nasconde
una parte oscura, a volte lo vediamo e altre volte no. Però…non bisogna
scappare…è parte dell’essere umano avere delle debolezze. L’importante è non
arrendersi mai…questa è la battaglia più faticosa e interminabile che vi
aspetta nel corso della vostra vita- guardò le due parti del libro che aveva in
mano- Vorrei vedere una nuova generazione, che non ha più paura di mostrarsi
per così com’è. Una generazione che sia fiera dei suoi lati positivi che
negativi…perché questo è parte della vita.
La signora si voltò per andarsene con le altre persone
nell’altra dimensione, poi prima di scomparire guardò Doremì.
-
Salutami Moyra…un giorno ci riuniremo.
-
Sì…
Il portale si chiuse dietro di loro.
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Silenzio. Una donna dai lunghi capelli biondi e ondulati si
diresse sul palco. Dietro di lei le streghe della Congrega.
-
Vi ringrazio di essere tutti qui presenti- disse la donna
rivolta a quella folla di persone, streghe, stregoni e abitanti del mondo della
magia- Colgo questo momento per ringraziare le persone che ci hanno salvati da
un imminente fine.
Tutti diressero i loro sguardi a quei ragazzi vicino alla
donna.
-
Questi ragazzi sono stati in grado di compiere una missione di
vitale importanza…il problema legato all’altra dimensione…con un potere che
neanche io sarei riuscita a superare- sorrise, mentre guardava i ragazzi che
erano rimasti imbarazzati dalla folla che li osservava- Ora non sussiste più
quel problema con l’altra dimensione e siamo fuori pericolo. Oggi questi
ragazzi sono qui tra noi dopo che hanno compiuto un miracolo. Ed è a loro che è
dedicata questa festa. Per ringraziarli per quello che hanno fatto per noi.
I presenti iniziarono ad applaudire e sorridere contenti.
Essi erano salvi grazie a dei ragazzi formidabili.
Il gruppetto dei ragazzi si guardò tra di loro, poi ognuno
di loro accolse l’applauso a modo loro. Hana saltellava contenta, Leon faceva
qualche acrobazia, mentre Aiko cercava di trattenerlo da ulteriori imbarazzi.
Toru si alzò con grazia una ciocca di capelli dal viso e Onpu esibiva un
grazioso sorriso. Alexander e i fans dei due esultarono contenti. Momoko
sventolava la mano con allegria, mentre Hazuki con più discrezione salutava.
Fujio avrebbe volentieri suonato la sua trombetta, ma Leon gliel’aveva
sequestrata. Ed infine gli ultimi tre, Doremì ridacchiava imbarazzata ma
contenta, per Kotake era ancora un mondo così strano ma ricambiò gli applausi e
per Akatsuki che non era la prima volta, salutò con inchino.
La donna si girò per guardare Majorika. Le sorrise. Aveva
fatto bene a fidarsi dei consigli di Majorika, lei conosceva bene il potenziale
delle ragazzine.
-
E ora…si dia inizio ai festeggiamenti!- disse la Regina e
iniziò la musica.
Tutti esultarono, per poi darsi alle danze.
-
Wow…che emozione- disse Momoko contenta.
-
Mi tremavano le ginocchia- disse Hazuki.
-
Io mi sono divertita- disse Hana.
-
Se solo qualcuno non si mettesse come al solito in mostra…-
disse Aiko guardando Leon.
-
Ehi, non è vero.
La Regina e Majorika si avvicinarono a loro.
-
Ragazzi, siete stati bravissimi- disse Majorika.
-
Già…il mondo della magia vi è debitori.
-
Per così poco? Eh eh- ridacchiò Doremì.
-
Ma se ci hai quasi rimesso la vita- la rimbeccò Kotake.
-
Uhhh, è vero, eh eh.
-
Ma ora che fine farà quella dimensione?- chiese Onpu.
-
La signora Katerine, insieme alle altre streghette, si occuperanno
di rendere quella dimensione migliore. Noi poi impareremo a non nascondere i
nostri lati oscuri.
-
Ora che non esiste più alcun sigillo alla porta dimensionale è
solo questione di tempo…- disse Majorika- Le persone potranno iniziare ad avere
una nuova vita.
-
Meno male- disse sollevata Doremì.
Majorika la guardò, poi appoggiò una mano sulla sua spalla.
-
Doremì…ogni giorno tu mi sorprendi. Sei stata in grado di
salvarci un’altra volta …
-
Beh, ecco…è grazie al sostegno dei miei amici.
-
Mi dispiace di averti messo in pericolo…ma ero certa che prima
o poi te ne saresti accorta da sola.
-
Come?
-
Per poter sconfiggere il tuo alter-ego hai utilizzato un
potere nuovo. E questo potere è migliore di qualsiasi magia.
-
Tu lo sapevi?
-
Certo…da quando ci siamo conosciuti. All’inizio non me n’ero
accorta, dovuto alla tua inesperienza. Credevo che il motivo per cui facevi
fatica ad apprendere la magia, era perché ne eri negata, ma solo con il tempo
ho appreso che tu avevi già un potere dentro di te.
-
Già…- ripensò alla battaglia.
-
Prima non potevo parlartene, ma ora che ne hai preso
padronanza…hai pensato a concludere il tuo apprendistato da strega?
Doremì aprì gli occhi sorpresa.
-
Vuoi dire…strega per sempre?
-
So che la Regina te l’aveva proposto tempo fa e che avevi
rifiutato…ma è come se questo mondo continuasse ad aver bisogno di te.
-
Rimanere qui per sempre…
-
Potrai anche tornare nel tuo mondo un giorno…- disse la Regina
ascoltando i loro discorsi- Non subito, però.
Doremì si girò per guardare Kotake, poi guardò le due donne.
-
Vi ringrazio Regina, Majorika…ma io ho già tutto quello che
basta per essere felice. Ho imparato ad apprezzare quel che mi circonda e sono
ansiosa di andare avanti con le mie forze.
-
Comprendo la tua decisione Doremì…spero comunque che un giorno
tu possa tornare nel mondo della magia.
-
Certamente- disse Doremì e guardò Hana- Io sono sicura che un
giorno tra i due mondi non ci saranno più barriere, così come nell’altra
dimensione.
Majorika e la Regina sorrisero. Doremì era fiduciosa dei
grandi progressi che avrebbe portato Hana e anche se era consapevole di non
poter assistere, sapeva che la ragazza avrebbe fatto del suo meglio.
-
E’ giunto il momento di salutarci- disse Alexander triste.
-
Già, è ora di tornare nel nostro mondo- disse Hazuki.
-
Di già?- disse delusa Hana.
-
Si preoccuperanno se non torniamo subito- disse Aiko.
-
Sì…
Seguì qualche minuto di silenzio, mentre le ragazze si
guardavano senza saper cosa dire.
Era venuto il momento di salutarsi per sempre, sia dal mondo
della magia, che dagli amici.
Le sette ragazze erano tristi, ma sapevano che quel momento
sarebbe arrivato.
-
Amiche…- disse Doremì- prima di salutarvi, volevo ringraziarvi
per quello che avete fatto per me…la vostra amicizia, il vostro sostegno, il
vostro credere in me…mi hanno aiutato sempre ad andare avanti. E mi dispiace di
aver dubitato di voi, di aver creduto che mi avevate lasciata indietro.
Quest’avventura mi ha aiutato a guardarmi dentro e ora non ho paura di
salutarvi…perché voi ci sarete sempre con me, anche fra mille anni.
-
Lo stesso vale per noi- disse Onpu, seguita da gesti di
consenso da parte delle altre amiche.
-
Noi resteremo amiche, perché ci unisce la fiducia che abbiamo
tra di noi- disse Momoko.
-
E un giorno ci rincontreremo sicuramente- disse Aiko.
-
E io farò del mio meglio per che quel giorno sia
indimenticabile- disse Hana.
Le ragazze si strinsero in un abbraccio di gruppo. I
presenti li guardavano dolcemente. Sapevano che la loro amicizia era sincera.
-
Unite per sempre…- sussurrò Doremì.
-
Ehi, che ne dite di una foto?- propose Alexander.
-
Già, hai ragione…- disse Momoko- così conserveremo il ricordo
della nostra ultima avventura.
-
Bene, allora mettetevi in posa…- Alexander fece comparire un
omino a forma di macchina fotografica, poi si affrettò a raggiungere gli altri
per la foto.
Doremì guardò quella piccola luce che emetteva la lente
della macchina fotografica e ricordò l’ultima foto fatta con le sue amiche.
-
E ora sorridete- disse la macchinetta.
Le ragazze si guardarono tra di loro con un sorriso e
abbracciandosi tra di loro, gridarono insieme.
-
Amiche per sempre!
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-
Bene, siamo arrivati- disse Aiko. I due ragazzi erano davanti
al hotel dove erano alloggiati.
-
Sì…possiamo tornarcene alle nostre stanze. I nostri compagni
staranno ancora dormendo.
-
Mh…ci vediamo a colazione.
-
A presto- Leon si allontanò, verso l’altro lato del hotel.
Aiko si arrampicò sul muro e pian piano si avvicinò alla
finestra. Fuori era ancora buio, ma presto sarebbe giunta la mattina.
Finalmente raggiunse la finestra e con sua sorpresa la trovò
aperta.
“Maria…”
Vide la ragazza sdraiata vicino alla finestra.
“Mi ha aspettata…”
Aiko sorrise ed entrò in stanza.
Il rumore dei passi svegliò Maria, che aprendo gli occhi si
ritrovò Aiko vicino a lei.
-
Aiko!- esclamò contenta, correndo ad abbracciarla- Sapevo che
saresti tornata!
-
Okey, okey, sto bene, ma non alzare la voce o svegli tutti.
-
D’accordo…- disse lei contenta- Allora, è andato tutto bene?
Aiko la guardò, poi sorrise.
-
Tutto bene.
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“Piano…piano…piano”
Doremì avanzò con adagio nel corridoio, fino a giungere alla
porta. La aprì cautamente e cercando di non fare rumore.
Vide all’interno della stanza, delle ragazze che stavano
dormendo tranquillamente nei loro letti.
“Per fortuna non si sono accorte della mia assenza…”
Fece per entrare, ma si sentì appoggiare una mano sulla
spalla. L’impulso fu quello di sussultare e mettersi ad urlare, ma una mano
sulla bocca le impedì di fiatare.
-
Shh! Hai intenzione di svegliare l’intera classe?
Doremì si girò di scatto.
-
Moyra! Ma che ti salta in mente!
-
Abbassa la voce o l’insegnante ci scoprirà.
Doremì cercò di calmarsi e guardò la compagna che le faceva
segno di seguirla.
-
Dove stiamo andando?- chiese Doremì.
-
Fuori. C’è un bel panorama di notte, sai?
-
Ma non possiamo uscire.
-
Non ci scoprirà nessuno.
Le due ragazze uscirono fuori e si sedettero per terra.
-
Bello vero?- disse Moyra guardando il cielo.
-
Mh, sì hai ragione- assentì Doremì, poi guardò incerta Moyra-
Come mai eri sveglia?
-
Non riuscivo a dormire…- disse lei- Sai, mi è capitato di
sognarti…
-
Oh.
-
Ho sognato che lottavi con una persona…per la precisione, con
la tua ombra. E poi…era come se l’ombra ti avesse inghiottito.
Doremì guardò sbalordita la ragazza. Sembrava come se avesse
realmente assistito al combattimento.
-
Ma poi…una luce ti ha tirato fuori…e sei diventata poi tu
stessa quella luce- disse Moyra sorridendo- Sei riuscita a sconfiggere le ombre
che ti perseguitavano…
-
Moyra…tu…
-
Una volta mia nonna mi ha detto che avevo delle capacità
particolari e per questo mi aveva affidato il compito di cercare la verità sul
libro…io a lungo mi sono rifiutata di crederle, anche se dentro di me sentivo
una strana energia. Ma non ci ho mai fatto caso…fino a quando ti ho conosciuto.
Sentivo che eri diversa da tutti gli altri.
La ragazza la guardò preoccupata.
-
Ed ho percepito la stessa sensazione, quando è arrivato
Akatsuki…sapevo che voi due eravate particolari…come dire magici…
Doremì sentì il suo cuore battere forte. Che avesse scoperto
il suo segreto?
-
E tutti quei misteri che giravano intorno a te, ne erano la
prova. E’ per questo che ti ho parlato del libro e te l’ho dato…qualcuno in
sogno mi ha detto di fidarmi di te.
-
Ricordi chi era?
-
No…so solo che è dentro di me da tanto tempo…o meglio, lo era-
disse un po’ triste e si toccò il petto- Credo che se ne sia andata…Non so lo
dire con certezza, ma tutte quelle sensazioni che percepivo prima, ora non le
sento più.
L’amica abbassò lo sguardo. Sapeva bene chi era quella
persona di cui parlava e che se n’era andata perché aveva terminato la sua
missione.
-
E’ così, vero?- chiese Moyra senza guardare Doremì.
-
…sì- rispose debolmente.
-
Suppongo che abbia terminato quello che doveva fare…tu credi
che tornerà?- Moyra si girò per guardare Doremì, aspettandosi una risposta.
Doremì la guardò incerta e poi sorrise.
-
Certo…un giorno, molto lontano…la rincontrerai.
Moyra sorrise sollevata dalle sue parole.
-
Per quanto riguarda il libro…
-
Ah, dunque…il libro…- Doremì non sapeva che scusa inventarsi.
Il libro era stato dato a Katerine.
-
Non fa niente- scosse la testa- Sono sicura che ora sia in
buone mani.
-
…sì.
-
E poi, credo che come investigatrice facessi pena, eh eh- rise
imbarazzata- Non ho fatto che causarti grattacapi.
-
No, ti sbagli- Doremì scosse la testa- Il tuo aiuto mi è stato
utile. Grazie alla tua proverbiale insistenza, ora riesco a vedere dentro di me
senza timore…ed accettare i miei sentimenti.
-
Davvero?- disse lei contenta- Pensavo solo che la mia presenza
ti fosse di peso…- abbassò lo sguardo un po’ triste- è solo che sentivo che
qualcosa stava accadendo…ma non sapevo come aiutarti. Solo ora capisco il
perché dei tuoi timori…ed è per questo che io non ti chiederò altro su questa
faccenda. Anzi, credo che con il tempo il ricordo di questo sogno si cancellerà
…- alzò lo sguardo per vederla- solo ti chiedo una cosa…
-
Dimmi…
-
Ora che non ho più le mie capacità particolari…rimarrai
comunque mia amica, nonostante io ora sia diversa?
Doremì la guardò sorpresa, poi le appoggiò una mano sulla
spalla.
-
Ehi, tu rimarrai la solita Moyra, con o senza capacità
particolari. E noi rimarremo amiche…anche se le nostre strade si divideranno un
giorno. Perché ho capito quanto sia importante questo nostro processo di
crescita e che questo non potrà cambiare ciò che siamo.
-
Doremì- Moyra la guardò sorpresa per un istante, poi sorrise-
Sembra proprio che tu abbia superato le tue difficoltà…
-
Sì…per questo volevo chiederti scusa…- Doremì abbassò lo
sguardo- Io volevo scappare da una realtà che non mi piaceva e questo ha solo
portato a dei sentimenti negativi…ho iniziato ad essere invidiosa di te e
gelosa di Kotake…temevo che Kotake avrebbe finito per odiarmi e quindi
preferire te, perché sembravi avere ben in chiaro le tue idee, mentre io ancora
vagavo nell’ignoto. Mi sono comportata proprio come una sciocca.
-
Già, hai ragione, sei proprio una sciocca- disse Moyra
sorridendo- Kotake è un ragazzo in gamba, premuroso e gentile, ed è per questo
che mi è simpatico…ma fin dall’inizio ho capito che lui non aveva occhi che per
te. Più volte sono rimasta sorpresa come il suo atteggiamento cambiava quando
si trattava di te…lui ti vuole molto bene e anche se ti può essere sembrato che
volessi approfittare della situazione, io speravo davvero che un giorno ti
saresti accorta dei suoi sentimenti. Per questo non facevo che stuzzicarti-
ridacchiò.
Doremì era rossa in viso, un po’ per quello che aveva detto
su Kotake e un po’ perché si sentiva davvero sciocca a non essersene accorta.
-
Grazie Moyra- disse Doremì.
-
Di niente, amica. Domani torneremo a Misora…alla nostra
normale vita scolastica…
-
…già, la solita routine…di cui non mi stancherò mai- disse
Doremì ridacchiando.
Continua…
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Fine! The end!
Eh eh, scherzavo. Che dire…sì, lo so, doveva essere l’ultimo
capitolo…e in effetti lo era…finché non ho visto la lunghezza delle pagine. Ero
costretta a dividerlo in due…comunque non temete che il seguito è già pronto.
Al prossimo capitolo!
By Ya-chan