You Belong With Me

di HazzaandTommo
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Capitolo 1,So This Is The End

Ero rinchiusa nel bagno della mia stanza,sentivo i passi delle anziane signore che facevano avanti e indietro con i loro bastoni per i piani della casa,alcune risate mentre giocavano a scopa,alcune preghiere dalle terrazze vicine  di chi ormai sapeva che la loro ora era vicina:presi la lametta,come ogni giorno insomma e iniziai a fare una leggera pressione sulla mia pallidissima pelle,poi sempre più forte fino a sostituire il dolore col piacere,si,mi autolesionavo,era la mia soluzione a tutto...intanto il sangue colava dal mio polso sul pavimento grigio di ceramica un po vecchiotta e sulle mie ginocchia lisce,la mia bocca tremolante emettè un suono,un risolino,un miscuglio di dolore,ironia e rabbia,le lacrime iniziarono a rigare il mio viso,era un vizio,una dipendenza,vedere il sangue che colava dai miei polsi mi rendeva libera...anche se per poco,e poi subito il dolore tornava.
mi pulì le mani e mi sciacqauai il viso,presi la lametta e la nascosi sotto il mobile,mi disinfettai e bendai il polso e allungai la manica per coprire del tutto la mano mentre mi fissavo con aria dispregiativa allo specchio,era sempre così ogni giorno,era mezzanotte,chiusi tutte le luci,poi mi specchiai,alzai la maglietta e guardai la mia pancia,feci un respiro enorme gonfiando il petto e rimpicciolendo la mia pancia,mi piaceva,poi lasciai che l'aria uscisse dai miei polmoni e mi sedetti sul mio letto,presi il mio diario e iniziai a scrivere:
"48 chili,no,non va bene"
lo chiusi e lo misi dentro il mio zaino,lì nessuno lo poteva prendere.
spensi la luce e lasciai che la mia mente si liberasse,chiusi gli occhi:
-Buonanotte Janet...buonanotte-

*giorno dopo*

mi alzai dal letto,uno sguardo triste alla mia pancia allo specchio e poi scesi le scale,c'era Mrs. Harrison.
-Janet,buongiorno,non ti ho visto ieri sera alla partita di carte,perchè non sei venuta?-
tutte le anziane signore mi guardarono con aria interrogativa,mentre mescolavano lo zucchero nelle loro tazze di latte e orzo,una di loro mi passò una tazza,ma rifiutai
-Andiamo Janet,ieri non hai cenato,avrai fame!-
scossi la testa e presi una tazza pulita
-Mi faccio un Tè verde..-
-ok-
così feci e me lo bevetti lentamente,finito di berlo,tornai di sopra e mi cambiai,ero in intimo;
mi guardai schifata,avevo le lacrime agli occhi,mi vestì del tutto e andai a scuola,odiavo quello schifo,ma ero obbligata ad andarci...

*a Scuola*

entrai e andai verso il mio posto,mi levai lo zaino di spalle e feci per sedermi finchè non mi levarono la sedia,e naturalmente caddi come un salame per terra,mi cercai di rialzare,poi vidi una mano tendersi verso di me
-vieni che ti aiuto..-
-grazie- la afferrai e fui subito in piedi,restai imbambolata davanti a due occhi azzurri,quasi del colore dell'oceano,avevo davanti a me un biondino,mai visto in vita mia,doveva essere nuovo,feci un risolino timido e imbarazzato
-tutto bene?-
-ehm..s-si-
sorririsi,stavo per chiedergli il suo nome quando in urlo sovrastò la mia voce
-HEY GUARDATE! IL DIARIO DI JANET AHAHAHAHAHAHAH!-
il mio viso si trasformò in una espressione cupa e adirata,feci una corsa e balzai davanti a quella cretinetta che stava per aprirlo e glielo strappai di mano
-NON.TOCCARLO-
-hey calmina eh..che caratterino...-
tornai al mio posto,l'angelo biondo mi sorrise e mi venne accanto
-non prendertela,è solo un diario..-
-no,non è solo un diario,credimi..-
mi accarezzò la mano
sentì una strana pressione nello stomaco erano le farfalle..beh,in quel caso erano elefanti o zoo interi!
-stai tranquilla,so cosa provi...-
"no,non lo sai",pensai,ma non lo dissi,mi limitai a sorridere,
-comunque il mio nome è Niall-
mi tese la mano,la strinsi
-Janet-
sorrise e ci sedemmo
Niall....che nome fantastico,lo guardai di sottechi per tutta la lezione,mi ero presa una bella cotta..




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