sasuhina
Salve a tutti e buon Natale, anche se leggermente in ritardo.
Che dire? Amo profondamente il Sasuhina, per quanto sappia che Hinata
non abbia occhi che per Naruto, e che Sasuke ha in mente solo la
vendetta, senza contare che, praticamente, non si sono mai rivolti
la parola. Eppure li trovo semplicemente adorabili insieme. Per quanto
riguarda le altre coppie invece non ho ancora deciso e mi piacerebbe
sentire un vostro parere.. bah
A parte questo ci tengo a precisare che ho provato a mantenere il
carattere dei personaggi il più possibile simile agli originali
ma, essendo in un altro universo, senza guerre e senza tutti i morti
che ne derivano, l'operazione potrebbe risultare pressoché
inutile. Tra l'altro penso che senza la morte del suo clan Sasuke
sarebbe diventato veramente un po'.. truzzo (?).. Non so, magari sono
troppo di parte..
Coooomunque, dopo questo sproloquio inutile vi lascio alla storia.
Premetto che questo è solo un prologo, ed anche piuttosto corto
ma spero lo stesso che vi piaccia.
Ovviamente, i personaggi non mi appartengono me sono esclusivamente di Kishimoto
-L'inizio di tutto-
Il viaggio in aereo era stato lungo e stancante. Trovarsi in un
aeroporto affollato come pochi era stato disorientante e snervante. Ma tutto ciò non
era niente in confronto a quello che stava passando in quel preciso istante.
Dopo essere stata sballottata per mezzo continente lei, Hinata Hyuga,
figlia di uno degli uomini più ricchi della nazione, si era
ritrovata in una casa praticamente sconosciuta abitata da persone
altrettanto sconosciute. In più, come se tutto ciò non fosse abbastanza, davanti lei c'era un
ragazzo con lo sguardo tutt'altro che amichevole che la guardava come
se fosse stata poco più di un insetto. Fortunatamente, o almeno credeva, accanto al suddetto si
trovava un ragazzo poco più alto che le sorrideva gentile e
pacato.
L'uomo che era venuto a prenderla in aeroporto, nonché padre
dei due giovani, le appoggiò con decisione una mano sulla spalla
risvegliandola dai propri pensieri e fece le presentazioni.
-Allora
Hinata, quello più grande è il mio primogenito, Itachi,
mentre l'altro è Sasuke. Ragazzi lei è Hinata, la ragazza
di cui vi ho parlato-
La ragazza accennò un lieve sorriso imbarazzato e fece un goffo inchino mormorando un lieve "piacere".
Il maggiore dei due rispose con sicurezza all'inchino allargando ulteriormente il suo sorriso.
Il minore invece l'aveva scrutata per attimi interminabili poi, con
sguardo di sufficienza aveva ghignato e dato mostra delle sue ottime capacità relazionali.
-Tsk, e così tu saresti
l'inetta ripudiata dal padre?-
Tutti i presenti in quella stanza spalancarono gli occhi sconcertati
aspettandosi uno spargimento di sangue ma la giovane, con sorpresa di
tutti, si limitò ad arrossire ulteriormente e a fare un altro
inchino.
-I-In realtà s-sono stata mandata qui p-per formarmi il
carattere in modo da poter prendere in mano l'azienda di famiglia i-in
futuro..-
Il
ragazzo alzò un sopracciglio seccato, quella tizia lo stava
decisamente seccando, non la voleva. Insomma, lei non era capace a
tirare fuori le palle e lui, povero cristo, doveva rimetterci? E
cchecazzo -Non ci ho
capito un "h". Non riesci ad alzare la voce?-
-Adesso basta. Sasuke smettila di fare il solito scorbutico-
Mikoto Uchiha, che fino ad allora era stata alle spalle della
ragazza, era intervenuta nella discussione e, con sguardo severo aveva
ripreso il secondogenito. Era mai possibile che suo figlio fosse
sempre così maleducato?
-Mpf-
-Vieni Hinata, ti mostro la tua camera-
Sorrise dolcemente alla
corvina cercando di incoraggiarla ma, come risposta, ottenne solo un
leggero sorriso di circostanza.
Appena le due donne si furono allontanate Itachi diede un coppino al
fratello
-Così rimarrai solo a vita Otouto-
-Tanto meglio-
E,
mentre anche i due ragazzi tornavano a svolgere le loro attività,
Fugaku sospirò pesantemente chiedendosi se, accettare la
richiesta dell'amico Hiashi, non fosse stato solo un enorme errore.
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