il mio peggior nemico

di AstridxAndros
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Attimi di terrore: La tranquillità non dura mai per sempre
Durante una noiosa lezione di matematica un bidello spalancò la porta.
-la signorina Fabiani deve venire con me…- disse, il professore si alzò perplesso,
-cosa è successo?- chiese,l’uomo tentennò indeciso,
-il signor Fabiani è stato portato d’urgenza in ospedale, c’è stato un incidente. Una macchina aspetta lei e suo fratello- non lasciai il tempo di finire la frase che ero già fuori dalla classe. Mi ero alzata così velocemente da far cadere la sedia dietro di me. Entrai in macchina dove mi aspettava mio fratello, era pallido.
*********
-no, non possiamo rimanere soli…- dissi con la voce spezzata, trattenevo a stento le lacrime abbracciata a mio fratello, di fronte alla porta della sala operatoria.
-non può lasciarci anche lui…- mio fratello era con un filo di voce. Tutta la sua sicurezza l’aveva abbandonato.
*****
Poco a poco molti colleghi di mio padre ci affiancarono, chi con la propria famiglia, chi da solo. Tutti aspettavamo il verdetto finale. Ognuno ci sorreggeva come poteva. Chi con gesti, chi con semplici parole. Con mia grande sorpresa dopo qualche ora tutti i nostri compagni di classe e tutti i nostri amici a turno ci raggiunsero. Non piangevamo, ma dentro stavamo morendo poco a poco.
-i parenti del signor Fabiani?- chiese un dottore, io e mio fratello ci avvicinammo velocemente, avidi di sapere.
-non c’è un adulto con cui possa parlare?- ci chiese, mio fratello si arrabbiò,
-no, mi dica subito cos’è successo a mio padre!- rispose freddo stringendomi a se. L’uomo parve spaventarsi.
-ecco… si è stancato troppo… e in seguito ad un ipossia celebrale… ecco… fortunatamente l’abbiamo preso in tempo però…- mio fratello non capì.
-ipossia? Ma che cosa?!- lo bloccai, lo guardai fisso negli occhi, così si calmò.
-sai cosa significa ipossia celebrale… e sai quali sono le sue cause ed anche cosa provoca- dissi. Mio padre era appena entrato in coma.
********
-mi spiace per prima…- sussurrò, sorrisi mesta,
-non preoccuparti… se non l’avessi fatto tu, l’avrei fatto io…-.
Secondo il parere dei medici mio padre si sarebbe risvegliato dopo circa una settimana. Il coma non era profondo.
*****
-c’è un adulto con cui potete stare in questo periodo?- ci chiese gentilmente una dottoressa, io scossi la testa.
-oltre nostro padre non abbiamo parenti… - sospirai,
-potete stare da noi!- il migliore amico di mio fratello si era avvicinato a noi di soppiatto. In verità non lo conoscevo molto bene, ansi, non lo conoscevo affatto. Ma mi sembrava troppo familiare…
-Lucas, non ce ne bisogno…- disse mio fratello, non avremmo dato disturbo a nessuno.
-insisto! Tu e tua sorella potete dormire nella camera degli ospiti! È un po’ piccola, però ci si sta’- quel tono non ammetteva repliche.
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ed ecco il secondo!!! 




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