Aragorn salva Boromir

di Gabry Baggins
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Aragorn si diresse giù per la collina, e trovo Boromir che fronteggiava più dozzine di Orchi. Suonava disperatamente il suo bianco corno. Ad un certo punto un grande orco armato di arco si accinse a scoccare una freccia dalle piume nere: Aragorn lo attaccò, la freccia volò altrove, e dopo uno sfiancante duello l’Orco trovò la morte. Insieme i due Uomini finirono gli altri, ma tuttavia il figlio di Denethor recava una brutta ferita sul fianco. Fortunatamente Legolas aveva con se alcune medicine elfiche che gli avrebbero permesso di tornare a Minas Tirith. Più volte Aragorn gli chiese di rimanere con loro, ma Boromir gli rispose: “Ho tentato di prendere l’Anello a Frodo, sono pericoloso per voi e per me stesso”. Allora salì su una barca con delle provviste, e salutò la Compagnia, o ciò che ne restava. Fortunatamente non incontrò Orchi sul suo cammino, tornò a Lothlorien e vi rimase per molte lune. Ma il suo cuore sentiva che Gondor aveva bisogno del suo signore, sapeva che l’autorità di Denethor e il coraggio di Faramir sarebbero venuti meno. E così partì, seppur ancora dolorante per la ferita. Dopo un mese attraversò il fiume guarnito da Osghiliath e raggiunse le porte della Città Bianca. La Torre di Ecthelion luccicava al sole, le nere nuvole di Mordor sembrarono ritirarsi; trombe d’argento squillarono, le guardie abbandonarono i posti assegnati, la città era in festa per il ritorno del più nobile figlio di Gondor. 




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