Hate or Love? Ya, This is the problem.

di Clau_red
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CAPITOLO 1 .The first day


"Si, anche io ti amo" gli dissi
"Mi mancherai e prometto verrò da te il prima possibile"

Una lacrima scese e rigò il mio volto.
Il dorso della sua mano finì sulla mia guancia. Mi asciugò la lacrima e mi sorrise, come solo lui sapeva fare.
"Ti amo"

-Preghiamo i gentili passeggeri di dirigersi verso il Gate 9 per il volo per Los Angeles-

"Devi andare" mi disse Matt "Ti amo" continuò poii
"Anche io... beh, ci vediamo" dissi poi baciandolo a fior di labbra.
Mi diressi verso il Gate e non mi girai più, no. Avrebbe fatto troppo male, altrimenti.
La mia fantastica estate era finita. Ma con essa erano finiti anche i tempi da liceale.
Mi stavo per trasferire al college a Los Angeles.
Lontananza notevole dato che io, vivevo a New York.
Perchè Los Angeles?
Perchè era solo lì che potevo frequentare l'accademia di ballo che sognavo sin da bambina.
Ebbene si. Avevo fatto così tanti sforzi per convincere i miei che quello sarebbe stato il mio futuro, che solo quello lo sarebbe potuto essere.
Però avevo rinunciato a tante cose. Una fra queste, Matt, il mio ragazzo.
Aveva parlato di relazione a distanza.
Non so per quanto la cosa sarebbe durata.
Ma ci speravo sul serio, io credevo di insomma... di amarlo.
Cacciando via questi brutto pensieri.
Sapevo che l'accademia di ballo di Los Angeles era una delle più prestigiose del mondo ed ero anche a conoscenza del fatto che avrei potuto fare tanta strada. Avrei dovuto impegnarmi parecchio, però.
Imbarcai i miei bagagli e salii su quel dannatissimo aereo.
Un aereo che avrebbe cambiato la mia vita, per sempre.
Decisi di dormire un pò dato che il viaggio sarebbe stato lungo e non avevo neanche voglia di restare in silenzio. Il silenzio mi avrebbe fatto pensare che equivaleva a soffire.
Quindi meglio dormire. Eh poi il sonno non ha mai fatto male a nessuno.
Ma, a causa delle turbolenze, dopo un'ora mi svegliai svogliatamente.
Però finalmentearrivammo. Arrivai. Los Angeles, l'accademia. Tutto mi sembrava un sogno.
Presi un taxi e mi diressi vero il college dove avrei alloggiato.
"Scusi?" chiesi
"Si?"
"Potrei avere le chiavi della mia camera?"
"Nuova arrivata?"
"Si"
"Nome?"
"Hellen Peters"
"Oh, si! Ecco a te le chiavi. Condividerai la stanza con Joy Stevens"
"Grazie" dissi poi sorridendo cordialmente alla ragazza dell'ufficio segreteria del college.
"Ecco a te anche i tuoi orari"
"Okay, grazie" dissi prendendo poi il foglio.

Mi diressi verso la mia stanza. Camminavo e notavo un mondo diverso da quello che c'era a New York. Ero circondata da artisti ora mi sentivo più a casa mia di quando stavo a New York. Perchè io si, ero un'artista. Ballavo.
Aprii la porta della mia stanza e vidi che c'era già un letto occupato. Sicuramente la mia compagna di stanza, era già arrivata.
Infatti, appena entrai in camera, lei uscì da una porta che doveva dar accesso al bagno.
"Ciao, tu devi essere Hellen" disse
"Si, ciao.. e tu devi essere Joy"
"Si, quanto siamo perspicaci" e così dicendo scoppiammo entrambe a ridere.
"Allora.... quindi tu di dove sei?" chiesi io
"Io sono di Boston... tu?"
"New York"
"Ah, che bella. Non ci sono mai stata. Ma mi piacerebbe tanto andarci"
"Un giorno ti ci porterò"
Mi sorrise dolcemente..
"Allora? Hai sentito?" mi chiese
"Cosa?" chiesi io mentre sistemavo le mie cose nell'armadio
"Ma come... le voci di corridoio"
Scossi la testa negativamente. Non sapevo sul serio di cosa stesse parlando.
"Il figlio di Jack Sparks è qui"
"Quel Jack Sparks?" chiesi io
"Si"
"Beh, ma io non so chi sia suo figlio" dissi indifferente
"E' un gran pezzo di fusto e dicono sia un vero talento come il padre nel ballare"
"Quindi? Che è venuto a fare?" chiesi io infastidita
"Studierà qui. Ma perchè sembri infastidita?"
"Ma ti pare? Questo ora viene qui perchè è raccomandato e tutti dicono che sia bravissimo a ballare perchè? Perchè lo è anche suo padre? Non vanno così le cose..."
"Beh hai ragione. Ma ciò non toglie che è un gran pezzo di fusto"
"Ciò non cambia la mia opinione su di lui"
"Certo che sei cocciuta tu eh"
Le sorrisi.
"Comunque si dice che Hope McFly gli giri già in torno"
"Ecco un'altra montata del cazzo"
"Si...quanto hai ragione... ma cambiano discorso, hai lezione ora?"
"Si, tra mezz'ora"
"Anche io... sala?"
"n. 9 inizio con free-style"
"Vorrà dire che ci vedremo dopo se ti va. Io inizio con classica."
"Certo... a che ora?"
"Io dorei che alla mensa sarà perfetto"
"Certo... ecco il mio numero e fammi uno squillo dopo. Io vado."
"Certo"

Presi le mie cose e mi incamminai verso la sala n.9.
Ma caddi a terra perchè qualcuno venne a sbattere contro di me.




  SALVE RAGAZZE!  
Allora questo è il mio primo capitolo. Non è la mia prima storia però èwé. Comunque spero vi piaccia. Ho pensato a una storia completamente diversa dal solito e spero sarà di vostro gradimento.
Altra cosa da aggiungere: Spero che non ci siano molti errori di ortografia e ogni volta che recensite, cercherò di rispondere a tutte! Un bacio Clau_red




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